I Campionati Nazionali australiani hanno aperto la stagione ed il ritorno del Santos Tour Down Under (17-22 gennaio) dopo due anni di stop inaugurerà il calendario della massima serie del ciclismo professionistico.
Il tempo delle anteprime è finito. Qui vi presentiamo le maglie delle squadre World Tour 2023.
Non ci sono grosse novità.
Quasi tutti i team hanno confermato i loro partner tecnici. Le uniche eccezioni riguardano il Movistar Team e l'UAE Team Emirates che hanno rispettivamente messo nell'armadio i completi La Passione e Gobik.
Ben 10 delle 18 squadre World Tour vestono capi d'abbigliamento confezionati in Italia ed il conteggio potrebbe essere ben più ricco perché dietro le divise del Team Arkea Samsic e Bora-Hansgrohe c'è sempre la manifattura di casa nostra.
Il dominio tricolore sulle maglie delle squadre World Tour 2023 potrebbe essere quasi assoluto perché noti marchi, come ad esempio Bioracer, utilizzano tessuti prodotti da aziende italiane.
Un po' dispiace... Vestiamo i migliori atleti al mondo (in certi casi letteralmente da capo a piedi), ma non abbiamo una squadra World Tour italiana.
Ah, un'ultima cosa prima di iniziare con questa rassegna.
Aspettiamoci più di qualche giro di valzer in questa stagione. L'UCI dal 1 novembre ha reso esecutivo l'emendamento all'articolo 1.3.036 che consente alle squadre affiliate del settore strada di cambiare temporaneamente la maglia fino a tre volte nell'arco di una stagione per l'intera durata di un evento.
Un cambio che deve essere essere comunicato all'UCI entro 60 giorni dall'inizio della competizione di riferimento.
Qualcuno ha già una nuova maglia pronta nel cassetto?
AG2R Citroën Team
La compagine transalpina vestita dal marchio bergamasco Rosti gestito dai fratelli Alborghetti mantiene inalterata la sua divisa. I cambiamenti non riguardano la grafica, ma i tessuti ed i tagli dei pannelli che vanno a comporre maglie e pantaloncini.
Le lettere maiuscole continuano a dominare la scena. Può piacere o no, ma intanto questa squadra francese è sempre sulla breccia e non molla.
Alpecin Deceuninck
La truppa belga capitanata da Van der Poel sbarca nel World Tour assieme a Kalas, marchio ceco fondato nel 1995 a Tábor da Čestmír Kalaš, uomo di ciclismo, grande appassionato di ciclocross, prima che imprenditore.
Il percorso di Kalaš e della sua azienda è intrecciato a quello di Assos. Nel 1991 Toni Maier-Moussa (fondatore di Assos) è alla ricerca di una realtà in grado di assemblare e rifinire le proprie maglie. Dietro alle prime creazioni del marchio svizzero ci sono la mente e le mani di Kalaš che di li a poco decide di mettersi in proprio...
Il kit Alpecin Deceuninck dopo il "cambio pelle" in corsa della scorsa stagione (da Alpecin-Fenix ad Alpecin Deceuninck pochi giorni prima del Tour) è rimasto praticamente invariato con le modifiche riservate al nuovo sponsor (Brustor) ed all'aggiunta del payoff "hair booster" che ora accompagna il marchio Alpecin.
Astana Qazaqstan Team
Il "vecchio" Vinokurov conferma lo stile 2022 con qualche aggiustatina "alla Alpecin".
Il logo ERG (Eurasian Resources Group) scompare dalle spalle anche se il marchio fa sempre parte di quel "pacchetto Kazakistan" che sostiene la squadra asiatica fin dalla sua fondazione.
Design pulito ed essenziale. Pochi marchi, ma buoni come si suol dire.
La maglia indossata da Gianni Moscon nella foto sotto fa parte della linea FR-C Pro del marchio del sagittario fondato da Giorgio Andretta nel 1979.
La storia di Giordana merita un capitolo a parte...
BORA–Hansgrohe
Il concetto grafico riprende quanto già visto nel 2022, ma per questa stagione il team teutonico ha scelto, in accordo con il marchio britannico LeCol, di rendere la divisa ancora più vivace aumentando la presenza del rosso.
Il logo dell'ente turistico austriaco della valle Ötztal trova maggior spazio. Una semplice coincidenza?
Questa maglia sarà da tener d'occhio nelle corse a tappe: Jai Hindley, Lennard Kämna, Aleksandr Vlasov, Patrick Konrad...
EF Education–EasyPost
La squadra diretta da Jonathan Vaughters quest'anno arriva puntuale.
L'anticipazione di inizio anno offerta su Instagram dal neoacquisto Andrey Amador (la storia qui sotto è stata poi rimossa dopo un paio d'ore dalla pubblicazione) ha rivelato un design più classico, ma sempre e comunque appariscente.
Il pantaloncino nero abbinato alla maglia Rapha composta da due gradazioni differenti di rosa per noi italiani è un richiamo al Giro d'Italia anni '80 ed i tempi di Moser e Saronni.
Il kit riservato al Campione Olimpico Richard Carapaz è impreziosito da dettagli color oro.
Quella fascia nera posta sulla manica sinistra, non so voi, ma a me sa molto di lutto al braccio.
Una maglia che non sarà possibile vedere al Giro per via della somiglianza marcata con la vera Maglia Rosa.
Tra le maglie delle squadre World Tour 2023 quella EF è forse una tra le più originali.
Groupama–FDJ
Thibaut Pinot ha annunciato che questa sarà la sua ultima stagione e forse per un francese non c'è modo migliore di arrivare ai titoli di coda.
Chiudere il sipario sulla propria carriera indossando una maglia bleu ha un certo fascino.
Una tonalità che accosta le maglie Alé di questa formazione fondata nel 1997 a quelle indossate abitualmente dalle Nazionali francesi in altri sport di squadra.
Ineos Grenadiers
La corazzata britannica mette un po' in disparte la tonalità navy blue della maglia 2022 per far spazio al rosso fuoco.
Il kit prodotto dall'azienda belga Bioracer da sempre attenta alla prestazione ed all'aerodinamica gioca su più livelli proponendo lo slogan visibly fast, visibilmente veloce.
La maglia 2023 richiama una i colori indossati fino allo scorso anno solo in allenamento e diventa portatrice di un messaggio di tendenza.
Essere visibili e riconoscibili su strada è meglio. Se poi si va veloci e si vince si fa bingo.
Intermarché-Circus-Wanty
I colori in movimento donano un tocco di originalità al kit Nalini della squadra rivelazione della passata stagione che inizia ad essere un'osservata speciale sotto tutti i punti di vista.
Nuovi sponsor e nuovi innesti a partire dall'ex Campione del Mondo Rui Costa.
A cambiare è la tonalità giallo fluo oggi meno vivida che esce, quindi, dallo schema tradizionale delle ultime stagioni.
Da segnalare il ritorno nel World Tour di Gaerne.
Jumbo-Visma
La campagna Root to Rise, dalle radici per crescere, accompagna la maglia dello squadrone olandese che quest'anno celebra i 10 anni d'attività.
Van Aert, Vingegaard e Roglič e soci (squadra femminile inclusa) indosseranno così un kit speciale confezionato da AGU. Due bande colorate progressive richiamano i colori ed i nomi delle varie formazioni dal 2013 ad oggi: Blanco, Belkin, Team LottoNL-Jumbo e Team Jumbo-Visma.
Sul retro trova spazio il logo celebrativo.
Partire da zero, o meglio, dalle ceneri della Rabobank per arrivare meno di dieci anni ad "ammazzare la concorrenza" con arrivi in parata. Un bel traguardo. Da celebrare.
Movistar Team
La squadra spagnola diretta da Eusebio Unzué saluta La Passione dopo una sola stagione e si lega al marchio iberico Gobik fondato nel 2010 a Yecla (Regione di Murcia) da José Ramón (Koke) Ortín e Alberto Garcia Cantero.
I due ragazzi sono partiti da zero in un'area della Spagna che è votata alla produzione di mobili, materassi ed imbottiti che poco ha da spartire quindi con la moda e l'abbigliamento.
"Linee pulite e colori vivaci" sono parte della missione e della visione di Gobik.
Una filosofia che si riflette sulla nuova maglia che torna a vestire il caratteristico blu con sfumature su fine manica, colletto e fine busto per accompagnare al meglio la tonalità Movistar Blue applicata sulle bicicletta da Canyon.
L'essenziale si ritrova sulla maglia iridata della van Vleuten.
P.s. Siamo proprio sicuri che Valverde smette?
Soudal Quick-Step
Il Wolfpack si aggiorna e le divise griffate Castelli assumono motivi più moderni ed accattivanti.
Bianco e blu continuano a dominare la scena con una nota in più di rosso, colore che domina il logo Soudal.
Al contrario della van Vleuten, la maglia di Evenepoel è popolata da diversi marchi...
Le bande iridate sulla maglia riservata ad Alaphilippe donano una marcia in più in tutti i sensi anche se è roba per pochi eletti.
Team Arkea-Samsic
Assieme alla Alpecin fa il suo ingresso nel World Tour. Squadra francese, ma con marcato accento italiano per via delle bici Bianchi e dell'abbigliamento firmato Ekoi 100% Made in Italy.
Il corpo maglia riprende una texture messa a punto nel corso della stagione 2022 mentre le maniche adottano un'inedita trama ispirata al triscele bretone, antico simbolo le cui origini sono ancora oggi avvolte nel mistero.
Fine manica dedicato al mitico celeste Bianchi.
Team Bahrain Victorius
Un 2023 all'insegna di un maggior impatto visivo per il team del Golfo. I colori sono un po' più caldi e saturi con un'impronta di nero più accentuata: una colore che nel mondo arabo è simbolo di prestigio e regalità.
Cambia il motivo geometrico che rimane sempre fedele al concetto grafico proposto per la prima volta da Alé alla vigilia del Giro d'Italia 2021 che ha segnato il cambio in corsa del partner tecnico.
Team Cofidis
Ispirata al metaverso la nuova maglia del team transalpino propone un corpo maglia con nuove sfumature (sempre più di moda) ed un motivo che richiama l'elaborazione 3D.
Un ecosistema che ha permesso a Van Rysel di "giocare" (e osare) un po' di più con la comunicazione alla luce del nuovo logo più semplice ed immediato.
Maniche e collo puntano sul bianco.
Team DSM
"Niente di nuovo sul fronte occidentale". La squadra olandese rimane legata a Nalini e ripropone le ben note strisce celesti.
Team Jayco AlUla
La squadra australiana da quest'anno è ancora più legata al Medio Oriente e più di preciso all'universo saudita per via della collaborazione con la RCU (Royal Commission for AlUla) che gestisce i progetti di promozione e sviluppo di quest'area della regione di Medina. Non è un caso se il Saudi Tour 2023 si svolgerà proprio in questa regione.
Al di là del nuovo logo che dalle maniche passa al corpo centrale con Jayco che sostituisce BikeExchange i colori rimangono fedeli alla scorsa stagione anche se c'è una nuova veste grafica.
Trek-Segafredo
Ricca di connotazioni simboliche la maglia del team statunitense che richiama il design della versione indossata dalla squadra maschile nel 2021.
Un progetto coordinato da Brian Lindstrom, Trek Global Product Art Director, e confezionato da Santini che per il sesto anno firma i kit gara.
Tutto ha inizio a fine primavera 2022. Il team progettazione elabora 30 modelli. Le valutazioni a seguire portano l'attenzione su dieci bozzetti.
A luglio il design 2023 diventa realtà.
Se il fronte è all'insegna della tradizione, il retro a cattura l'attenzione.
Qui il pannello è stato riempito di barre parallele che creano il simbolo uguale a testimonianza dell'impegno incondizionato di Trek nei confronti dell'universo femminile e maschile.
Ad intervallare questo carattere ecco un motivo a scacchiera che richiama la celebre bandiera sventolata al termine delle competizioni automobilistiche e motociclistiche.
Un concetto che è stato sottoposto alcune simulazioni con lo scopo di verificare la visibilità della maglia dall'alto (visuale elicottero) e dal punto di vista del corridore in gruppo.
UAE Team Emirates
È la novità principale per quanto riguarda le maglie delle squadre World Tour 2023. L'azienda toscana Pissei attiva dal 1978 (in origine il nome era Ellegi, il cambio è stato operato nel 2006) entra senza mezze misure nel grande ciclismo.
QUI la nostra news.
La nuova versione è stata elaborata seguendo lo schema classico: maniche nere e corpo maglia bianco. Eliminate le sfumature rosse.
Una maglia che ci auguriamo di vedere sul gradino più alto del podio assieme a tutte le altre creazioni Made in Italy.
Perché ok i ciclisti sono tutti belli, ma se vestono italiano hanno qualcosa in più. Non è patriottismo, ma la realtà se guardiamo le maglie delle squadre World Tour 2023.
Qui tutte le news e gli approfondimenti riguardanti il mondo dei professionisti.
Se volete fare un passo indietro qui sotto tutte le maglie della passata stagione.
Tutte le maglie delle squadre World Tour 2022. In attesa della EF...
Condividi con
Tags
Sull'autore
Giovanni Bettini
"I poveri sono matti" diceva Zavattini. Anche i ciclisti oserei dire. Sono diventato "pazzo" guardando Marco Pantani al Tour de France 1997 anche se a dire il vero qualcosa dentro si era già mosso con la mitica tappa di Chiappucci al Sestriere. Prima le gare poi le esperienze in alcune aziende del settore e le collaborazioni con le testate specializzate. La bici da strada è passione. E attenzione: passione deriva dal greco pathos, sofferenza e grande emozione.