E’ meglio una scarpa da ciclismo con Boa o lacci?
Fino a qualche anno fa una domanda del genere sarebbe stata pura retorica, perché i lacci erano quasi scomparsi dalla circolazione, almeno per le scarpe da strada di media-alta gamma.
Oggi invece è tornata d’attualità, vuoi per moda, vuoi perché le tecnologie produttive si sono evolute. Molte aziende hanno reintrodotto in catalogo scarpe da ciclismo con i lacci, ma è innegabile che una forte spinta in questo senso è stata data dal signore che vedete nella foto qui sotto, che utilizza abitualmente una versione DMT con i lacci.
Anche Evenepoel, a volte, non disdegna di usare le S-Works Torch Lace.
Ma al di là dell’aspetto estetico, quali sono le differenze tecniche e di sensazioni tra i due sistemi di chiusura? Perché alcuni Pro’ le usano e molti altri no? Di seguito abbiamo evidenziato in modo sintetico pregi e difetti del Boa e dei lacci. Anzi, sarebbe più corretto dire del rotore e dei lacci, perché Boa non è altro che il nome di un’azienda leader, che per antonomasia viene spesso utilizzato per indicare qualsiasi sistema di chiusura, anche se la cosa non è del tutto corretta…
I vantaggi della scarpa da ciclismo con i lacci
Peso
Dal punto di vista tecnico il vantaggio più evidente delle scarpe da ciclismo con i lacci rispetto a quelle con rotore è la leggerezza. I rotori, per quanto ormai siano molto leggeri, pesano più dei lacci. Anche perché per avere un serraggio davvero saldo e ben distribuito è necessario scegliere il doppio rotore.
In media il peso cambia di circa 15-20 grammi a scarpa.
Non è un dettaglio determinante, ma c’è chi guarda anche questo.
Serraggio uniforme
Un altro vantaggio riguarda la distribuzione del serraggio, che anche quando si tirano molto i lacci, se la scarpa è ben fatta, rimane molto uniforme. Il piede all’interno è stabile, avvolto quasi come un guanto, ma senza punti di pressione.
E’ una sensazione che può cambiare da modello a modello e da atleta ad atleta, ma è uno dei punti di forza di questo sistema di chiusura.
Di contro, i tempi di allacciatura sono più lunghi, non si possono effettuare modifiche in corsa (se non fermandosi) e difficilmente si può ottenere il livello di tenuta massima possibile col doppio rotore.
Stile
L’appassionato sceglie bici e accessori guardando gli aspetti tecnici, ma anche quelli estetici. La scarpa coi lacci è stilosa, è tornata di moda, rappresenta qualcosa di fuori dagli schemi e per questo piace, soprattutto in ambito gravel.
I vantaggi della scarpa con rotore
Regolazioni in corsa
La velocità di chiusura e la possibilità di regolazione in corsa sono i due punti di forza del sistema di chiusura con rotore. La grande differenza con i lacci è che il rotore può essere tirato o allentato senza problemi anche mentre si pedala, senza doversi fermare, cosa impossibile con i lacci.
Se avete in programma una gara o un allenamento tirato, la scarpa con i lacci andrà tirata “alla morte” già prima di partire, pensando anche ad un eventuale piede che si “sgonfia” durante l’attività, mentre quella con il rotore permette modifiche in corsa, magari ricercando una chiusura più salda in vista dei momenti “decisivi”.
Tadej utilizza la scarpa con i lacci anche in gara, ma a mio avviso quella con doppio rotore è la soluzione più pratica per chi fa agonismo. Ovviamente a patto di trovarne una che calzi in modo perfetto sul vostro piede, senza creare punti di pressione. Per questo aspetto vi rimandiamo a questo articolo specifico.
Regolazioni micrometriche
E’ un aspetto strettamente collegato a quello precedente. I rotori di alta qualità consentono regolazioni micrometriche facili da effettuare, sia per stringere che per allentare.
Questo permette di modificare il serraggio durante una gara o un allenamento al bisogno, tenendo la scarpa leggermente più lenta nei momenti più tranquilli, in modo da far “respirare” il piede.
Il rotore è molto utile anche in estate, quando il piede può essere più gonfio in partenza per poi sgonfiarsi durante l’attività e quindi richiedere un cambiamento del serraggio…
Scarpe da ciclismo con Boa o lacci? In conclusione
Pogacar e altri Pro’ utilizzano scarpe con i lacci, ma in onestà per chi fa agonismo credo sia difficile rinunciare alla velocità e alla praticità della regolazione in corsa offerta dai rotori.
Per quanto mi riguarda, la soluzione ideale è sempre quella del doppio rotore, che permette serraggi differenziati tra collo e avampiede.
I lacci sono stilosi, leggeri e possono essere una soluzione fantastica per chi ha piedi con forme particolari e necessita di una chiusura salda, ma distribuita in modo uniforme su tutta la zona anteriore della scarpa. In questo i lacci sono quasi imbattibili…
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Sull'autore
Nicola Checcarelli
Passione infinita per la bici da strada. Il nostro claim rappresenta perfettamente il mio amore per le due ruote e, in particolare, per la bici da corsa. Ho iniziato a pedalare da bambino e non ho più smesso. Ho avuto la fortuna di fare della bici il mio lavoro, ricoprendo vari ruoli in testate di settore, in Regione Umbria per la promozione del turismo in bici, in negozi specializzati. Con BiciDaStrada.it voglio trasmettervi tutta la mia passione per le due ruote.