Mondiali Glasgow 2023: le impressioni di Bennati dopo la prova del percorso
Redazione BiciDaStrada.it
Mondiali Glasgow 2023: le impressioni di Bennati dopo la prova del percorso
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Ieri sono stati presentati ufficialmente i percorsi dei mondiali di Glasgow 2023, che si terranno dal 3 al 13 agosto e che per la prima volta racchiuderanno in un unico evento tutte le specialità del ciclismo.
Il 29 e 30 marzo scorsi i CT delle nostre nazionali Daniele Bennati, Marco Velo, Paolo Sangalli e Marino Amadori hanno svolto un sopralluogo in Scozia per studiare da vicino i percorsi delle prove su strada e a cronometro.
Daniele Bennati, CT della nazionale professionisti maschile, nella giornata di martedì l'ha pedalato sotto una fitta pioggia. Ecco le sue impressioni: "L'ho fatto in bicicletta perché alcuni tratti, nella viabilità ordinaria, sono a senso unico e pertanto l'unico modo per farli era in bici. La distanza (circa 274 km) è degna di un Campionato del Mondo. I primi 130 km in linea saranno in una zona aperta e il vento giocherà un ruolo fondamentale.
A livello altimetrico non ci sono grandi difficoltà, mentre il circuito (14 km da affrontare 10 volte) è molto nervoso. Tanti piccoli strappi che renderanno la corsa veloce e impegnativa, soprattutto nella parte finale. Le tantissime curve, ben 42, che si dovranno affrontare costringeranno a rilanciare la velocità. Non è un percorso da scalatori; ricorda una classica del Nord. Serviranno passisti veloci, gente capace di cambiare ritmo e andare forte sulla distanza".
Marco Velo, CT Crono: "Per quanto riguarda le prove individuali, il percorso è da specialisti, molto lineare, leggermente mosso nel finale con lo strappo al Castello di Stirling sul pavé (circa 900 metri) che sarà probabilmente decisivo. Le distanze sono esigenti: 48 km per i pro, 36 per U23 e donne, 23 km per juniores maschile e 13 per juniores femminile.
Discorso diverso per quanto riguarda la staffetta mista. Ci sono troppe curve e non esalta l'attitudine degli specialisti. Sarà molto fisico: bisognerà studiarlo bene e sfruttare al meglio la possibilità che avremo di provarlo nei giorni precedenti".
Paolo Sangalli, CT donne: "Un circuito adatto a cicliste complete e veloci, come ad esempio Elisa Balsamo. Fortunatamente di atlete con simili caratteristiche in Italia ne abbiamo diverse. Elisa Longo Borghini potrebbe fare bene: la sua qualità è imprescindibile per la Nazionale. Il tratto in linea di 62 km presenta molti saliscendi, anche se il fondo stradale è brutto. Sarà importante farsi trovare sempre nelle prime posizioni del gruppo, perché ci saranno numerosi rilanci a causa delle tantissime curve e degli strappi corti ma esplosivi. Senza contare l'incognita vento, che avrà meno importanza nella parte cittadina ma nei chilometri iniziali potrebbe mettere in difficoltà. Il circuito non è adatto ai recuperi."
Marino Amadori, CT Under 23: "Sembra un labirinto con tutte queste curve; molto tecnico, un susseguirsi di ondulazioni, con strappi brevi e tanti rilanci. Occhio al clima: lo considero particolare già senza pioggia, figuriamoci con il maltempo".
Per gli Under 23 il percorso sarà lo stesso delle donne, ma con un giro finale in più.
Dalle prime parole rilasciate dai CT la sensazione è che, soprattutto se dovesse essere brutto tempo, potremmo essere di fronte ad un mondiale simile a quello di Harrogate 2019 vinto da Pedersen, anche se forse un po' meno impegnativo...
Per maggiori informazioni: cyclingworldchamps.com
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