La Magma è stata la prima bici prodotta dal marchio iberico fondato nell'estate del 2020 da Alberto Contador e Ivan Basso. A distanza di quattro anni la gamma è cresciuta ed è pronta ad accogliere la seconda generazione prodotto: Aurum Magma.
Si tratta della bici ufficiale del Team Polti Kometa, vista per la prima volta alla Corsa Rosa in quattro colorazioni differenti messe a punto dall'azienda italiana Lechler.
Una "bici unica"
Aurum, come altri noti marchi, rimane fedele alla tradizione che vede una bici unica per affrontare ogni tipo di percorso.
Le geometrie della nuova Magma non potevano che essere votate alla competizione.
Cinque le taglie di telaio (48, 51, 54, 56 e 58 cm), 15 le combinazioni attacco-piega per il manubrio integrato monoscocca, due gli arretramenti per il reggisella (0 e 21 mm), due le opzioni per l’offset forcella (50 e 44 mm) per uno sviluppo taglie ancora più progressivo.
Nuova Aurum Magma: aerodinamica e integrazione
Sono questi i tre pilastri del progetto Aurum Magma: aerodinamica, integrazione e costruzione ECT-10.
Le sezioni aeronautiche NACA a coda tronca "influenzano" ora ogni porzione del telaio: dall'avantreno al reggisella fino ai foderi alti del carro posteriore.
Aurum è entrata nella galleria del vento dell'Università di Valencia (foto sotto) ed ha svolto diversi cicli di fluidodinamica computazionale (CFD) ad angoli d'imbardata compresi tra i -10° ed i 10° per individuare la miglior configurazione sulla base degli standard più recenti.
Il tubo di sterzo è più profondo rispetto al passato e accoglie una serie sterzo 1.5"/1-3/8" così come l'obliquo.
Due sezioni che adottano un profilo NACA 0024 (vedi sotto). La forcella mette in risalto una campanatura più abbondante.
Il risultato è un telaio che a 45 km/h permette un risparmio di 7 watt rispetto alla generazione precedente.
Un vantaggio che aumenta considerevolmente grazie all'impiego del manubrio integrato proprietario che agevola il passaggio interno dei cavi.
Questa soluzione porta il vantaggio totale a 17 watt a 45 km/h rispetto alla "vecchia" Magma a parità di taglia, ruote e componenti.
Costruzione ECT-10
La laminazione vede l'impiego di sei tipologie differenti di tessuti di fibra di carbonio Toray che vengono applicati su anime in EPS (polistirene espanso sinterizzato) rivestite in lattice.
Le forme vengono poi stese su stampi in acciaio P20 appositamente studiati per la polimerizzazione dei compositi termoplastici.
Il processo "comandato" da un'Analisi degli Elementi Finiti (FEA) dà vita alla costruzione ECT (Experience Carbon Technology) di livello 10.
Ne consegue una miglior rigidità torsionale del nodo del movimento centrale T47, del tubo obliquo e della forcella ed una flessibilità verticale, garantita anche dai foderi lunghi e sottili del carro, che non perde di vista il comfort.
Il telaio in taglia 54 cm pesa 780 gr.
375 i grammi per la forcella. Reggisella da 170 gr con il manubrio che ferma l'ago della bilancia a 320 gr.
La nuova piattaforma è compatibile solo con gruppi trasmissione elettromeccanici ed accoglie un forcellino UDH (QUI tutte le informazioni su questo standard).
700x35c la misura massima consentita per gli pneumatici.
Aurum Magma: allestimenti e prezzi
La nuova Aurum Magma viene proposta in quattro allestimenti d'alta gamma che vengono declinati in due opzioni colore (Arctic White e Carbon Gloss).
Gruppi trasmissione Shimano Dura-Ace R9200, Ultegra R8100 con la proposta Sram capitanata dal nuovo Red AXS con a seguire il Force AXS.
Aurum dà la possibilità di scegliere le ruote (Enve, Princeton o Lightweight) su ogni versione.
Peso
La bici completa in taglia 54, senza pedali, allestita con gruppo Shimano Dura-Ace e ruote Lightweight Obermayer pesa 6,5 kg.
La bici completa utilizzata da Davide Piganzoli al Giro d'Italia (taglia 51) con ruote Enve SES 2.3 pesa 6,9 kg.
Prezzo
Si va dai 14.999 euro della versione Dura-Ace con ruote Lightweight Obermayer agli 8.099 euro dell'allestimento Force AXS con ruote Enve Foundation 45.
Per maggiori informazioni: aurumbikes.com/it
QUI tutte le news e gli approfondimenti riguardanti Aurum.
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Sull'autore
Giovanni Bettini
"I poveri sono matti" diceva Zavattini. Anche i ciclisti oserei dire. Sono diventato "pazzo" guardando Marco Pantani al Tour de France 1997 anche se a dire il vero qualcosa dentro si era già mosso con la mitica tappa di Chiappucci al Sestriere. Prima le gare poi le esperienze in alcune aziende del settore e le collaborazioni con le testate specializzate. La bici da strada è passione. E attenzione: passione deriva dal greco pathos, sofferenza e grande emozione.