E’ stata lanciata oggi la nuova BMC Teammachine SLR01, forse il modello più iconico del marchio svizzero.
La prima versione della Teammachine SLR01, infatti, risale esattamente a 10 anni fa e viene ricordata per l'introduzione del design con i foderi del carro ribassati.
Una soluzione tecnica che negli anni è stata adottata da molti competitor e che troviamo ancora oggi sulla SLR01 2021.
La nuova Teammachine SLR01 è una bici dal carattere forte, progettata per ottenere il massimo delle prestazioni, senza tanti compromessi, che rappresenta in modo perfetto la filosofia BMC.
Ad un primo colpo d’occhio la linea non è cambiata molto, ma in realtà le novità tecniche sono tante.
Nel video qui sotto vi parliamo delle principali differenze rispetto alla versione precedente e vi raccontiamo le prime impressioni su strada, frutto di due settimane di test effettuate prima del lancio ufficiale.
Nel resto dell’articolo scenderemo ancora più nei dettagli e vi mostreremo tutti gli allestimenti e i prezzi.
Il cuore della nuova BMC Teammachine SLR01, che sarà disponibile solo in versione disc, è costituito dalla tecnologia ACE+, ovvero un’evoluzione del sistema ACE introdotto già nel 2014.
In pratica, si tratta di un software di simulazione con il metodo degli elementi finiti (FEM), che tramite dei modelli di calcolo dà la possibilità di analizzare, valutare e collaudare migliaia di prototipi, prima ancora di avviare la produzione dei prodotti finiti.
Il software ACE permette di variare laminazione del carbonio, forme dei tubi, geometrie per trovare il migliore equilibrio possibile tra leggerezza, rigidità torsionale e comfort.
La tecnologia ACE+ tiene conto di un’ulteriore caratteristica: il +, infatti, rappresenta l’aerodinamica, un fattore oggi imprescindibile anche sulle bici non specificatamente aero.
MIGLIORAMENTI AERODINAMICI
L’attenzione alle prestazioni aerodinamiche rappresenta una delle principali novità della Teammachine SLR01 2021.
L’utilizzo della tecnologia ACE+ ha portato ad una revisione della forma dei tubi, più evidente nella zona di sterzo, sul tubo obliquo e sulla forcella.
La forcella è la parte del telaio che è cambiata di più.
I foderi, anche se con profili meno estremi, ricordano quelli della TMR01, ovvero la bici aero di BMC.
Inoltre, l’utilizzo di nuovi materiali ha permesso di risparmiare ben 50 grammi, pur mantenendo steli asimmetrici, con il fodero sinistro più “massiccio” rispetto al destro, per far fronte alle maggiori torsioni generate dalla pinza del freno.
Completamente riprogettati anche il tubo sterzo e il tubo obliquo, che ora presentano profili a forma tronca, per ridurre le turbolenze.
Continuando a parlare di aerodinamica, Bmc ha introdotto altre due novità importanti sulla nuova SLR01: il cockpit ICS carbon integrato e l’Aerocore.
Il manubrio ICS in carbonio permette una completa integrazione dei cavi ed elimina le viti a vista, garantendo un miglioramento aerodinamico, una maggiore rigidità laterale, ma anche una linea decisamente più pulita.
Oltre che un notevole risparmio di peso, visto che in media (in base alla misura) parliamo di circa 300 grammi.
Prevede l’utilizzo di staffe di montaggio dedicate, compatibili con strumenti Garmin e Wahoo.
Per garantire integrazione e prestazioni aerodinamiche simili, ma con un prezzo più contenuto, Bmc mette a disposizione anche l’ICS2, ovvero un sistema di manubrio e attacco semintegrato completamente rivisto.
Che in più offre la versatilità di poter cambiare, nel tempo, la misura dell’uno o dell’altro componente.
L’Aerocore, sebbene in maniera meno estrema, riprende il concetto di Aeromodule introdotto sulla Timemachine Road: l’aerodinamica del tubo obliquo non è fine a se stessa, ma sviluppata insieme a due portaborraccia e a due borracce, ovvero in condizioni di utilizzo reali.
I portaborraccia in carbonio sono specifici, ma possono ospitare qualsiasi tipo di borraccia.
LEGGEREZZA E RIGIDITA’
Leggerezza e rigidità sono le altre due caratteristiche distintive della nuova Teammachine SLR01.
Partiamo dai numeri forniti da BMC, che parla di un kit frame del 9% più leggero e del 20% più rigido rispetto alla versione precedente.
Il risparmio di peso non riguarda tanto il telaio (sappiamo che migliorare l’aerodinamica e ridurre il peso sono due risultati difficili da coniugare), ma l’insieme di tutti i componenti.
L’immagine qui sotto spiega in modo molto chiaro dove si è risparmiato più peso, per ottenere un kit da 1.655 grammi in taglia 54.
Nella versione che abbiamo avuto in test, con ruote DT Swiss Mon Chasseral e gruppo Sram Red eTap AXS, il peso rilevato in taglia 56 è di 6,890 kg (senza pedali, ma con due portaborraccia e supporto Garmin inclusi).
La rigidità è da sempre una delle caratteristiche distintive di BMC e in base ai dati forniti (e anche alle impressioni su strada) è stata ulteriormente migliorata, specie nella zona di sterzo e in quella del movimento centrale.
A guadagnarne sono la precisione di guida in discesa e la rigidità torsionale, che si apprezza soprattutto in fase di rilancio e massimo sforzo.
PICCOLI DETTAGLI CHE FANNO LA DIFFERENZA
Ad impreziosire la nuova BMC Teammachine SLR01 ci sono tante altre piccole novità, sia tecniche sia estetiche.
Abbiamo già parlato del passaggio interno dei cavi, che rende la linea molto più pulita e filante.
Ma degna di nota è l’introduzione della sede dei perni a scomparsa, completamente invisibile se si guarda il lato destro della bici (vedi foto sotto), così come la possibilità di avere degli spacers manubrio in tinta con il manubrio ICS carbon di colore rosso.
Dal punto di vista tecnico, è stato irrobustito il forcellino del cambio, migliorata la chiusura del reggisella e facilitata la regolazione della pinza anteriore del freno.
Il telaio è stato sviluppato “intorno” a pneumatici da 25 mm, ma il passaggio ruota permette di montare gomme fino a 700x30.
Il movimento centrale è PF86, mentre lo standard delle pinze è Flat Mount, predisposto per dischi da 140 o 160 mm sul posteriore ed esclusivamente da 160 mm sull’anteriore.
GEOMETRIE E MODELLI
La nuova Teammachine è disponibile in due versioni: la più pregiata SLR01 e la SLR (che sostituisce la "vecchia" SLR02), sempre di ottimo livello, ma dal prezzo più accessibile, con un peso del telaio sempre inferiore ai 1.000 grammi.
Ricordiamo che la SLR01 è compatibile solo con gruppi elettronici.
Nell’immagine in basso sono evidenziate le principali differenze.
Per entrambe le versioni sono previste 6 taglie, dalla 47 alla 61.
Nelle misure 47 e 51 cambiano le caratteristiche della forcella, che ha un rake da 48 mm anziché da 43, per mantenere invariato il trail a 63 mm.
Il cockpit ICS Carbon (che ho trovato veramente molto comodo) ha un reach di 67 mm e un drop di 127 mm. L'attacco ha un'inclinazione di -15°.
E’ disponibile nelle larghezze da 400 o 420 mm, mentre la lunghezza dell’attacco va da 90 a 140 mm (da 90 a 120 mm sulle bici allestite).
Il cockpit ICS2 ha un reach di 70 mm e un drop di 125 mm.
L’angolo dell’attacco, anche in questo caso, è di -15°.
Le misure disponibili vanno da 90 a 140 mm.
Qui sotto trovate il dettaglio delle geometrie, mentre di seguito riportiamo le foto e i prezzi di tutti gli allestimenti disponibili.
Per la gamma completa di colori vi invitiamo a visitare il sito Bmc.
PRIME IMPRESSIONI SU STRADA
La bici che ho avuto modo di testare per un paio di settimane prima del lancio ufficiale è una misura 56.
Una delle cose che mi ha sorpreso di più è stata la comodità e l’ergonomia dell’attacco ICS carbon e la facilità con cui sono riuscito a trovare un assetto in sella ottimale (sono 183 cm, con altezza sella di 77,5 cm).
Delle impressioni su strada vi ho già parlato in modo approfondito nel video di presentazione, ma qui sintetizzo gli elementi chiave.
La nuova Teammachine SLR01 è una bici aggressiva, con un’anima corsaiola, ancor più spinta rispetto al modello attuale.
In salita è reattiva e scattante, invita spesso a rilanciare l’andatura e ad alzarsi sui pedali, soprattuto sul ripido. E' facile da manovrare e la sensazione che mi ha trasmesso in fuorisella è stata simile a quella di una bici rim brake, ma con la rigidità aggiuntiva dei perni passanti.
In pianura, nonostante le ruote a basso profilo, mi è piaciuta la straordinaria rigidità del movimento centrale, che abbinata alla rigidità torsionale del manubrio ICS Carbon la rende veramente esplosiva.
In discesa è agile e maneggevole.
Cambia direzione con estrema facilità, aspetto che fa la differenza nelle discese tortuose, ma mi è sembrata un po’ più nervosa rispetto alla versione precedente.
Per portarla al limite serve prenderci un po’ di confidenza, ma d’altronde parliamo pur sempre di una bici da gara.
Il comfort è buono, ma non è il suo punto di forza.
Sotto questo aspetto, però, va fatto notare che l’ho utilizzata con camera d’aria e che le ruote DT Swiss Monchasseral hanno un canale interno da 18 mm, cioè più stretto rispetto alla maggior parte delle ruote attuali.
L’utilizzo di una configurazione tubeless e altri allestimenti con ruote dal canale più largo, quasi sicuramente risulteranno anche più comode.
Per maggiori informazioni: bmc-switzerland.com
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Sull'autore
Nicola Checcarelli
Passione infinita per la bici da strada. Il nostro claim rappresenta perfettamente il mio amore per le due ruote e, in particolare, per la bici da corsa. Ho iniziato a pedalare da bambino e non ho più smesso. Ho avuto la fortuna di fare della bici il mio lavoro, ricoprendo vari ruoli in testate di settore, in Regione Umbria per la promozione del turismo in bici, in negozi specializzati. Con BiciDaStrada.it voglio trasmettervi tutta la mia passione per le due ruote.