Nei prossimi mesi vedremo arrivare sul mercato una nuova Cannondale Synapse? Non abbiamo informazioni certe a riguardo, ma di sicuro in casa Cannondale qualcosa bolle in pentola.
Ce ne siamo accorti seguendo l’ultima, folle impresa di Lachlan Morton, professionista australiano della EF Education-Easy Post.
Morton sta tentando di battere il record di circumnavigazione dell’Australia in bici, in solitaria. Attualmente il record appartiene a Dave Alley, che nel 2011 ha impiegato 37 giorni, 20 ore e 45 minuti per percorrere 14.200 km. Per fare meglio Morton dovrà pedalare per almeno 400 km al giorno. Qui sotto trovate la mappa del percorso:
Morton e la EF Education-Easy Post stanno raccontando passo dopo passo la sua impresa su Instagram e sul web. E’ proprio dalle foto e dai video condivisi in rete che ci siamo accorti di quella che potrebbe essere una nuova Cannondale Synapse...
A proposito, se siete curiosi, a questo link potete seguire i suoi progressi in tempo reale.
Nuova Cannondale Synapse, un ritorno al passato?
E’ una nuova Synapse? Oppure una nuova SuperSix? La cosa certa è che Morton sta pedalando (o almeno lo ha fatto per i primi 14 giorni) su una Cannondale che attualmente non è sul mercato.
L’avantreno con forme molto aerodinamiche potrebbe far pensare anche ad una bici da gara, ma il disegno del carro posteriore ci fa orientare in modo più deciso verso una bici endurance.
Bici endurance che, tra l’altro, ben si sposa con un’impresa così estrema come quella che sta tentando Morton.
La Synapse attualmente in gamma è stata lanciata a inizio 2022, dunque non molto tempo fa. La bici di Morton, però, allo stato attuale potrebbe essere un prototipo. Il tentativo di record non rientra sotto l’egida UCI, perciò non serve che la bici sia omologata o registrata nella lista dei prototipi, per il momento. Ciò significa che potrebbe arrivare sul mercato anche nella seconda parte del 2025. Con in tempi, dunque, ci potremmo stare.
Se prendiamo per buona l’ipotesi che la bici di Morton sia una nuova Cannondale Synapse, l’impressione è che la casa americana abbia completamente cambiato filosofia sul concetto di bici endurance.
La Synapse attualmente in gamma, con il sistema SmartSense e le luci integrate, è un mezzo fortemente orientato al comfort, con pochissime concessioni a leggerezza e aerodinamica, quasi al limite del cicloturismo.
La bici di Morton, invece, sembra molto più racing. Comoda, ma comunque una bici da corsa “vera”. Un po’ come erano gli ultimi modelli Synapse prima dell’avvento del freno a disco. Se così fosse, potremmo considerarlo una sorta di ritorno al passato…
Avantreno aero
Anche se non abbiamo informazioni tecniche sulla Cannondale di Morton, i dettagli che possiamo ricavare da foto e video sono tanti.
La caratteristica più evidente è che la bici appare “divisa” in modo netto in due parti: l’avantreno è muscoloso e aerodinamico, la zona posteriore è invece orientata all’assorbimento delle vibrazioni.
Il tubo sterzo è profondo, molto simile all’attuale SuperSix. Così come simili sono i foderi della forcella. Il tubo obliquo sembra addirittura di dimensioni più generose di quello della SuperSix, con una forma altrettanto aerodinamica.
Il passaggio cavi è completamente integrato.
Da alcuni frame video si nota che il movimento centrale è filettato, soluzione che confermerebbe la strada intrapresa da qualche tempo dal marchio americano, che ha abbandonato il suo “storico” BB30.
Carro posteriore per il comfort
Sono proprio le forme del carro posteriore a renderci piuttosto sicuri che la bici di Morton sia una nuova Cannondale Synapse.
Le tubazioni sono molto sottili e i foderi alti presentano una curvatura che ricorda quella presente sul primo modello di Topstone, la gravel del marchio americano.
Rispetto alla Synapse attualmente in gamma è stato reintrodotto il serraggio sella nascosto, con un tubo sella a D che appare simile, se non identico, al Save usato sulla SuperSix di prima generazione.
La svasatura presente sotto l’attacco della sella serve proprio ad aumentare l’assorbimento delle vibrazioni.
Sulla parte alta del tubo piantone campeggia la scritta Lab71, che da qualche tempo identifica i telai Cannondale destinati alle competizioni, o comunque di altissima gamma. Un po' come i modelli S-Works per Specialized.
Un’impresa folle, per beneficenza
Nel momento in cui scriviamo Morton ha superato metà percorso.
Il giorno in cui ha pedalato di più, il 18 settembre, ha percorso 587 km alla media di 33,5 km/h. E’ vero, il dislivello era quasi assente, ma è sempre tanta roba.
Al di là del record e dell’operazione di marketing, vogliamo segnalare che l’impresa di Morton è legata anche ad un’iniziativa benefica, con l’obiettivo di raccogliere fondi per l'Indigenous Literacy Foundation, un'organizzazione che aiuta i bambini nelle comunità australiane remote ad avere accesso a storie e libri, specialmente quelli raccontati nelle loro lingue native. Per questi bambini, infatti, è spesso molto difficile trovare materiale di lettura, perché la libreria o la biblioteca più vicina potrebbe trovarsi a centinaia di chilometri di distanza.
Al momento le donazioni hanno superato i 50.000 dollari, ma l’obiettivo è di arrivare a 100.000 dollari. Se volete fare la vostra parte, si può donare QUI.
Per seguire l’avventura di Lachlan Morton potete fare riferimento al tracking in tempo reale, al suo profilo Strava o Instagram.
Foto instagram.com/lachlanmorton/ - EF PRoCycling - @kartermachen
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Sull'autore
Nicola Checcarelli
Passione infinita per la bici da strada. Il nostro claim rappresenta perfettamente il mio amore per le due ruote e, in particolare, per la bici da corsa. Ho iniziato a pedalare da bambino e non ho più smesso. Ho avuto la fortuna di fare della bici il mio lavoro, ricoprendo vari ruoli in testate di settore, in Regione Umbria per la promozione del turismo in bici, in negozi specializzati. Con BiciDaStrada.it voglio trasmettervi tutta la mia passione per le due ruote.