L'indiscrezione diventa ufficiale. A poco più di una settimana dalla fuga di notizie sul forum di settore Weight Weenies (QUI la nostra news) ecco la Colnago Y1Rs. Si tratta di una bici aero dotata di forme avveniristiche e piuttosto insolite per il marchio dell'Asso di Fiori, sicuramente destinate a far discutere.
Abbiamo avuto l'opportunità di vedere da vicino questo nuovo modello visitando il quartier generale di Cambiago (MI), che sorge proprio di fronte all'abitazione del padre fondatore dell'Azienda. Qui 70 anni fa Ernesto Colnago, da una piccola bottega in via Garibaldi 10, diede il La a quello che oggi è uno dei marchi di biciclette più riconosciuti al mondo.
La Colnago Y1Rs è figlia del nuovo corso che dal 2020 unisce Cambiago agli Emirati Arabi Uniti attraverso il fondo Chimera Investment LLC, riconducibile allo Sceicco Mohamed bin Zayed Al Nahyan, sovrano dello stato del Golfo.
Non c'è da sorprendersi, quindi, se il modello aerodinamico della nuova bici è stato messo a punto da Colnago in collaborazione con la Khalifa University di Abu Dhabi e il Politecnico di Milano...
Ne abbiamo parlato, insieme ad altri dettagli, nel video che trovate qui sotto.
70 fori sul telaio, oltre 30 prototipi
Il nuovo progetto è figlio di un input arrivato direttamente dalle squadre World Tour maschili e femminili UAE. Obiettivo: elevare la resa aerodinamica, la reattività tenendo sotto controllo il peso.
In linea temporale mentre il progetto V4Rs veniva svelato al pubblico (2022), Colnago stava lavorando da più di 12 mesi allo sviluppo della Y1Rs anche alla luce di una normativa UCI meno stringente.
Il team di sviluppo coordinato dall'ingegner Filippo Galli, responsabile Ricerca & Sviluppo Colnago (foto sotto), ha fatto un uso massiccio della galleria del vento virtuale (CFD) per individuare e mettere a punto in una prima fase i modelli più efficienti.
Successivamente i prototipi 3D sono entrati nella Galleria del Vento del Politecnico di Milano con una veste insolita: non uno stampo unico, ma un kit telaio modulare meccanizzato con 70 fori distribuiti su forcella e tubo obliquo.
Per ogni foro un rilevatore di pressione in grado di mappare i comportamenti del flusso d'aria lungo lo strato limite, ovvero, quella zona dove il flusso incontra il corpo solido (bicicletta) generando attrito laminare e progressivamente regime turbolento.
Questo metodo di lavoro ha permesso di raccogliere dati ancora più precisi che di fatto hanno elevato qualità e peso specifico di ogni ciclo di simulazione.
Le forme di partenza in certi casi sono state così ulteriormente ottimizzate per rendere al meglio nelle condizioni più comuni affrontate su strada dai ciclisti (angolo d'imbardata compreso tra 0° e 12,5°).
Il tubo obliquo scavato, al limite del regolamento UCI, unito ad un l'impatto frontale ridotto del 19% rispetto alla V4Rs sono soluzioni figlie di questo approccio.
A chiudere la fase di test le simulazioni reali in galleria del vento con manichino.
Due le configurazioni finite sotto esame:
- • bicicletta indipendente (bici + due portaborracce con una borraccia, velocità 50km/h, imbardata 0°÷15°);
- • configurazione gara (bici + manichino + due portaborracce con una borraccia, velocità 50km/h, imbardata 0°÷10°).
Qui ad emergere è un'interessante dinamica.
Secondo quanto riportato da Colnago la differenza con la miglior bici aero della concorrenza è piutosto sottile in assenza di vento. All'aumentare dell'intensità del vento frontale e laterale, però, la Y1Rs inizia a costruire il suo vantaggio rispetto ai competitor e anche sulla V4Rs, come emerge dai grafici qui sotto.
Pensate che servono 20 watt in meno per spingere la Colnago Y1Rs a 50 km/h rispetto alla V4Rs!
Numeri che saranno oggetto di una tesi di laurea che verrà discussa a breve...
A completare il quadro, gli studi effettuati sulla distribuzione dei carichi (sprint di 1500 W con un peso medio del ciclista di 75 kg, ciclista di 60 kg, in salita in posizione seduta a 390 W).
Le verifiche eseguite hanno dimostrato valori allineati alla V4Rs in fase di scalata con un incremento della prestazione complessiva della struttura pari al 3,5% in fase di sprint.
Nodo di sella DEFY: il cuore pulsante della Colnago Y1Rs
Due Y rovesciate.
La nuova bicicletta colpisce a primo impatto per questo design funzionale con il reggisella completamente disassato rispetto al tubo piantone.
Una soluzione che dovrebbe innescare due effetti:
- • il reggisella più inclinato diventa una sorta di balestra una volta sottoposto alle forze impresse dal ciclista, migliorando l'assorbimento delle vibrazioni;
- • la porzione principale del tubo piantone praticamente incollata alla ruota posteriore accompagna al meglio il flusso d'aria.
Un esercizio estetico inedito per Colnago che ha colpito e spiazzato pure noi.
Se vi state chiedendo se questa geometria è consentita dall'UCI vi diciamo che la risposta è sì.
Se da un lato il massimo organo del ciclismo si rifà ai principi varati nel 1996 nel Lugano Charter - [...] il telaio della bicicletta deve seguire un modello tradizionale, costruito cioè attorno ad un triangolo principale" - dall'altro consente di sviluppare telai le cui forme sono racchiuse in un perimetro descritto da sagome di 80 cm di larghezza (in rosso nell'immagine sotto) e da triangoli di compensazione (in azzurro).
Ciò è permesso per consentire di lavorare al meglio la fibra di carbonio nelle zone cruciali della struttura.
Ne scaturisce un altro particolare importante.
L'innesto del reggisella può essere ricavato in qualsiasi punto della linea verde passante per il tubo superiore.
La combinazione dei vari elementi hanno portato così alla creazione del nodo DEFY.
Nuovo manubrio CC.Y1: dall'anima al carattere
Il design DEFY conquista fin da subito l'occhio, ma c'è da dire che anche il nuovo manubrio integrato CC.Y1 con attacco a Y e lavorazione della curva ad ala di gabbiano non è da meno.
Un aspetto che spicca in maniera importante se si osserva la bici sul piano frontale e superiore.
A differenza della concorrenza (vedi Cervélo o Bianchi) Colnago non ha scelto un ponte superiore per non ostacolare il passaggio dell'aria in un'area piuttosto critica.
Ne consegue un impatto frontale ridotto rispetto alla V4Rs (vedi comparativa sopra) con prestazioni che secondo i test interni rendono la struttura più rigida del 16% rispetto al manubrio concorrente di riferimento.
Dieci in tutto le combinazioni attacco-piega previste con la curva dotata di angolo d'apertura (flare) che genera una differenza tra la zona delle leve e i terminali pari a 23 mm.
In sostanza le cinque misure dell'attacco (95, 105, 115, 125 e 135 mm) vengono associate a due differenti larghezze del manubrio 400 o 420 mm (centro-centro).
Reach 79 mm, drop 130 mm.
Il CC.Y1 una volta montato sulla bici presenta un solo foro posizionato sul lato inferiore della porzione centrale. Qui un inserto filettato accoglie lo snodo per il supporto ciclocomputer stampato 3D.
In arrivo anche una cover per coprire la piastra superiore dell'attacco che ora presenta le viti a vista.
25 i millimetri di regolazione in altezza grazie a spessori a V che possono essere inseriti o sfilati dalla zona anteriore della serie sterzo.
Colnago Y1Rs: anche i dettagli vengono stravolti
Il nodo di sella DEFY finisce per influenzare inevitabilmente il comportamento del reggisella proposto di serie in due arretramenti: 0 e 15 mm.
Qui il margine di regolazione in altezza è piuttosto risicato: 15 mm.
Se da un lato la borraccia è indispensabile, allo stesso tempo non si può dire che sia aerodinamica.
Difficile però immaginare soluzioni alternative al di fuori di questo standard. Largo, quindi, a soluzioni anche qui derivate da stampa 3D per dare continuità alle forme delle tubazioni.
Da sottolineare la duplice funzione del portaborraccia sul tubo obliquo: una volta liberata la classica coppia di viti è possibile accedere all'inserto che ospita la batteria dedicata alle trasmissioni Shimano Di2.
A chiudere questa carrellata di dettagli il perno passante chiuso, presente solo sulla forcella, con il carro posteriore che ospita per la prima volta un forcellino UDH (Universal Derailleur Hanger) stampato in nylon caricato alluminio.
La Y1Rs è la primi bici Colnago ad adottare questo standard.
Geometrie, Tadej ha scelto la M
Le taglie telaio sono in tutto cinque (XS, S, M, L, XL) e presentano alcune caratteristiche che distinguono la bici dalla V4Rs.
In particolare:
- • l'angolo di sterzo e l'angolo piantone sono leggermente più dritti e portano il ciclista ad essere orientato in avanti;
- • l'avancorsa (trail) forcella è ora progressivo e su misura per ogni singola taglia;
- • la curva del rapporto stack-to-reach è maggiormente "spalmata" lungo l'asse delle ascisse (assetto più aggressivo).
I passaggi ruota supportano coperture con sezione massima pari a 32 mm (700x32c).
Il movimento centrale è BSA.
Se la messa in sella vi spaventa tenete presente che Colnago sta mettendo a punto un configuratore online in grado di rivelare l'assetto corretto dopo aver assorbito le specifiche della vostra bici.
Il tutto sarà disponibile a partire da fine marzo.
Tenete presente che Pogačar, da sempre su V4Rs taglia 48,5 cm, ha optato per una Colnago Y1Rs taglia M (idem Almeida) abbinata ad un attacco che molto probabilmente sarà anche qui da 125 mm.
Prove e verifiche mirate su lunghezza e altezza dell'avantreno sono previsti in questi giorni in occasione del training camp di Benidorm (Spagna).
Colnago Y1Rs: allestimenti, pesi e prezzi
Le varianti cromatiche, al momento, ricalcano le opzioni colore dedicate ai Pro': UAE Team Emirates, UAE Team ADQ e la versione iridata destinata a Pogačar, che presenta un fondo bianco perla con dettagli iridati (quella che vedete nel nostro video).
Cinque gli allestimenti, tutti ovviamente d'alta gamma.
I gruppi trasmissione Campagnolo Super Record Wireless, Shimano Dura-Ace R9200 Di2 e Sram Red AXS sono abbinati rispettivamente a ruote Bora Ultra WTO, Enve SES 4.5 e Vision Metron 45 SL.
La nuova Colnago Y1Rs sarà disponibile presso i rivenditori Colnago a partire da fine marzo 2025. Cliccando QUI è possibile accedere al preordine immediato e non vincolante.
Nota importante! Oltre al reggisella, in fase d'ordine sarà possibile variare il manubrio e la lunghezza della pedivella rispetto al montaggio di serie proposto.
Peso
La nuova Colnago Y1Rs in taglia M con gruppo Dura-Ace R9200 Di2, manubrio CC.Y1 135-400, ruote Enve SES 4.5, portaborracce e pedali Dura-Ace PD-R9100 pesa 7,51 kg.
Nella tabella qui sotto la comparativa con la Colnago V4Rs. La differenza tra i due telai grezzi fuori dallo stampo è pari a 167 gr.
Prezzo
Il kit frame (telaio, forcella, serie sterzo, reggisella, manubrio e due portaborraccia) pronto per essere montato viene proposto a 6.710 euro.
Per maggiori informazioni: colnago.com/premium-bikes/y1rs
Qui sotto tutti i dettagli della V4Rs utilizzata dal Giro d'Italia dal Campione del Mondo in carica.
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Sull'autore
Giovanni Bettini
"I poveri sono matti" diceva Zavattini. Anche i ciclisti oserei dire. Sono diventato "pazzo" guardando Marco Pantani al Tour de France 1997 anche se a dire il vero qualcosa dentro si era già mosso con la mitica tappa di Chiappucci al Sestriere. Prima le gare poi le esperienze in alcune aziende del settore e le collaborazioni con le testate specializzate. La bici da strada è passione. E attenzione: passione deriva dal greco pathos, sofferenza e grande emozione.
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