Il team Uno-X Mobility in questo avvio di Tour de France si sta facendo notare grazie a Jonas Abrahamsen (foto sotto). Il norvegese, grazie a due fughe nelle prime due tappe, ha indossato la Maglia Verde e la Maglia a Pois oltre a sfoggiare una nuova bicicletta: si tratta della Dare VA-AFO.
![Dare VA-AFO](https://www.bicidastrada.it/wp-content/uploads/2024/07/449682443_998539671676112_2553908189782072119_n.jpg)
L’ultima creazione del marchio taiwanese, fondato nel 2012 da Jerry Chen, era già stata utilizzata con successo da Alexander Kristoff alla Parigi-Roubaix (foto sotto) e da Magnus Cort al Giro del Delfinato (foto di seguito).
Per il danese vittoria nella 2° tappa: prima vittoria nel World Tour per la formazione Professional che da sempre pedala su bici Dare.
![](https://www.bicidastrada.it/wp-content/uploads/2024/07/436253596_18291320551092434_1625660583189482873_n.jpg)
La collaborazione tra le due realtà, avviata nel 2017, sembra però essere arrivata ai titoli di coda. Secondo voci di corridoio, il team Uno-X Mobility avrebbe firmato un accordo decennale con il marchio belga Ridley.
Un cambio di passo che ha portato Dare ad entrare a piè pari nel mercato europeo con interessanti novità…
![](https://www.bicidastrada.it/wp-content/uploads/2024/07/20240604CDD0050-A.S.O._Billy_Ceusters.jpeg)
Velocità e passione: la nuova bici aero
A Dare piace giocare con gli acronimi.
La VA-AFO (Velocity Ace–Aficionado) raccoglie lo scettro dalla VSRu 2.0 (Vetox Speed Race Ultra) svelata ad inizio 2023.
Nell’articolo qui sotto tutti i dettagli.
Nuova Dare VSRu. La terza generazione sfida il mercato europeo
Il restyling della VSRu aveva creato una nuova piattaforma, senza però stravolgere i canoni della precedente generazione.
La nuova Dare VA-AFO, invece, mette a segno un cambio di passo piuttosto deciso sempre e comune in “stile aero”.
Il telaio utilizza un mix di fibra di carbonio Torayca T1100G e M46X, ma ciò che colpisce di più sono le forme.
La sezione alare del tubo di sterzo, piuttosto abbondante, non passa inosservata così come gli steli forcella e il retrotreno: dal piantone fino ai foderi del carro.
Nuovo anche il manubrio contraddistinto da un suggestivo design ad arco.
Innovazioni che sono state messe a punto a seguito di diversi test nella galleria del vento GST di Immenstaad (Germania). Un luogo frequentato da note aziende del settore: Canyon, Giant, Specialized, DT Swiss, Hunt…
Dare debutta a Eurobike con la VA-AFO e non solo…
Fino ad oggi la gestione commerciale del marchio nel Vecchio Continente e l’assistenza tecnica faceva capo direttamente al team Uno-X.
Ora il vento, alla luce degli sviluppi sopracitati, è cambiato.
Le dichiarazioni dell’azienda taiwanese lasciano poco spazio all’interpretazione: “Il debutto di Dare a Eurobike significa che stiamo ufficialmente entrando nel mercato europeo”.
L’intenzione sembra essere quella di proseguire con la vendita via internet (B2C) con bici assemblate al 95% e una gamma rinnovata.
Non è un caso se ad Eurobike verrà presentata ufficialmente anche la nuova Dare GA (Gravel–Aficionado, foto sotto).
La svolta però potrebbe essere più corposa perché il marchio tra Asia e Oceania è già abituata a lavorare con i rivenditori distribuiti in 12 stati.
In tutto questo la questione prezzo gioca un ruolo tutt’altro che marginale: l’alta gamma si assesta ben al di sotto dei 10.000 euro.
Un esempio?
La VSRu utilizzata fino ad oggi dal team Uno-X Mobility allestita con gruppo Shimano Dura-Ace R9200 Di2, ruote DT Swiss ARC 1400 DICUT DB da 50 mm e manubrio integrato Aero1v costa 6.990 euro (foto sotto).
Oggi a questa cifra bisogna aggiungere 179 euro di spese di spedizione verso l’Italia. Nessun altro costo aggiuntivo, nessun onere doganale.
L’obiettivo è dichiarato: staremo a vedere.
Per maggiori informazioni:
darebikes.eu
dare-bikes.com
Foto in apertura: @szymon_gruchalski_sports
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Nell’articolo qui sotto trovate la storia del marchio Dare e i dettagli della collaborazione con il team Uno-X.