Nuova Lapierre Xelius DRS: un po’ di foto di una bici che ancora non esiste
Nicola Checcarelli
Nuova Lapierre Xelius DRS: un po’ di foto di una bici che ancora non esiste
Nicola Checcarelli
Lapierre celebra la campionessa olimpica di triathlon Cassandre Beaugrand con una bicicletta personalizzata con foglie d'oro, verniciata in Italia da Lumar Colors. E nel farlo anticipa l’uscita di un nuovo modello che ancora ufficialmente non esiste in catalogo: la Lapierre Xelius DRS.
La bici è caratterizzata da un’elegante colorazione che combina marmo e foglie d’oro, con la scritta “Queen Cass” sul tubo orizzontale.
A parte la verniciatura esclusiva, i dettagli del telaio e le forme dei tubi ci permettono di immaginare le caratteristiche di una bici che sembra essere una via di mezzo tra la Xelius SL e l’Aircode DRS.
Il nome Xelius DRS ne è un’ulteriore conferma.
A ben guardare le ragazze della FDJ - Suez la stanno usando con regolarità già da questa estate (foto in basso). Aver pubblicato foto così dettagliate ci fa pensare che il lancio ufficiale sia ormai questione di poche settimane.
Nuova Lapierre Xelius DRS: una bici sola per fare tutto?
La Lapierre Xelius DRS sembra a tutti gli effetti un punto di incontro tra la Xelius SL e la Aircode DRS. Ricordiamo che l’acronimo DRS in casa Lapierre sta per Drag Reduction System, ovvero riduzione delle resistenze aerodinamiche.
Seguendo le orme di Specialized, Trek e diverse altre aziende, anche Lapierre sembra dunque essersi indirizzata verso una bici all-round buona per fare tutto. Aerodinamica, ma leggera quanto basta per affrontare anche le gare con tanto dislivello.
L’avantreno ricorda molto quello dell’attuale Aircode DRS, con tubo sterzo a clessidra e foderi della forcella larghi, ma non larghissimi.
L’obliquo è generoso e a coda tronca, mentre l’orizzontale è schiacciato, ma rispetto ad altri competitor mantiene una dimensione piuttosto massiccia.
La parte posteriore somiglia ad una Xelius più muscolosa.
L’elemento caratterizzante rimane il carro con tecnologia 3D Tubular, cioè con i foderi alti che si innestano direttamente sul tubo orizzontale, rimanendo separati dal tubo piantone, in modo da facilitarne la flessione e garantire maggiore comfort.
Le dimensioni, però, sono molto più generose rispetto a quelle dell’attuale Xelius SL.
Il piantone ha un profilo leggermente aerodinamico, con la parte bassa che presenta una svasatura per ospitare la ruota posteriore e, immaginiamo, gomme di sezione più abbondante rispetto alla versione precedente. Anche il tubo sella è nuovo, con forma aerodinamica e non più tondo come sulla Xelius SL, pur senza eccessi.
Passaggio cavi interno e chiusura sella nascosta sono ormai quasi d’obbligo. In più si nota come il supporto del deragliatore sia smontabile per l’uso di gruppi monocorona.
A completare la Lapierre Xelius DRS c’è un manubrio integrato in fibra di carbonio dotato di appositi incavi per ospitare i comandi satellite di Shimano Di2, azienda con cui Lapierre da anni lavora a stretto contatto.
Dal punto di vista estetico il progetto ci sembra veramente ben riuscito. A questo punto non ci resta che attendere i dettagli e capire quali saranno i montaggi ed i prezzi.
Per maggiori informazioni su Lapierre: lapierrebikes.com/it-it/
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Sull'autore
Nicola Checcarelli
Passione infinita per la bici da strada. Il nostro claim rappresenta perfettamente il mio amore per le due ruote e, in particolare, per la bici da corsa. Ho iniziato a pedalare da bambino e non ho più smesso. Ho avuto la fortuna di fare della bici il mio lavoro, ricoprendo vari ruoli in testate di settore, in Regione Umbria per la promozione del turismo in bici, in negozi specializzati. Con BiciDaStrada.it voglio trasmettervi tutta la mia passione per le due ruote.