"La bici aero è morta, evviva la bici aero". Non c'è mantra migliore per introdurre la nuova Lapierre Xelius DRS. Versatilità, peso contenuto, comfort e aerodinamica sono i pilastri che delineano il carattere della "bicicletta più veloce mai progettata per le corse su strada" dal marchio francese, fondato a Digione nel 1946.
A quasi tre anni dalla presentazione della piattaforma SL3 la Xelius cambia abito dopo aver conquistato il titolo olimpico nel triathlon grazie a Cassandre Beaugrand (foto sotto) e l'approvazione delle Atlete del team UCI Women's World Tour FDJ-Suez.
Il design 3D Tubular del carro e del nodo di sella continua ad essere una costante dal 2016.
Un vero e proprio fil rouge che rende unico e riconoscibile questo questo modello, da oggi ancora di più votato all'aerodinamica.
La nuova Lapierre Xelius DRS sembra ribadire che basta una bici unica per ogni terreno e per ogni tipologia di ciclista...
Meglio di Aircode DRS e della "vecchia" SL3
Lapierre ha messo un'evidenza scientifica mutuata dal passato alla base di questo nuovo progetto: le prestazioni aerodinamiche iniziano ad essere efficaci a partire da una velocità di 15 km/h.
Le analisi di fluidodinamica computazionale (CFD) in ambiente Ansys Fluent hanno permesso così di liberare il campo dalle ipotesi grazie a nuove forme, sezioni alari ed ellittiche.
Una rivisitazione che in questa generazione prodotto diventa evidente in almeno sei aree: forcella, tubo di sterzo, tubo obliquo, pintone (ora D-Shape), foderi del carro, nodo 3D Tubular (foto sotto).
Le osservazioni maturate in fase avanzata presso la galleria del vento dell'HEPIA di Ginerva hanno portato a certificare un guadagno di tempo ed un risparmio energetico per il ciclista superiore a quello messo in atto dai modelli Aircode DRS e Xelius SL3.
Le analisi sono state condotte prendendo a modello un ciclista-tipo di 70 kg, forte di una potenza pari a 4,28 W/kg.
La nuova Lapierre Xelius DRS è 15% più aerodinamica rispetto a Xelius SL3 e Aircode DRS. Un guadagno che in termini pratici equivale a:
- - 7'' ogni 10 km (14 watt in più a 50 km/h);
- - 10'' ogni 10 km (5 watt in più a 35 km/h).
Spalmando l'efficienza aerodinamica in un rapporto pendenza/ora di guida (vedi grafico sotto) emergono altre considerazioni interessanti che mettono in evidenza l'influenza dell'aerodinamica al crescere della prestazione.
- - La nuova Xelius DRS è più veloce della "vecchia" Xelius SL3 fino al 10% di pendenza per un ciclista di buon livello (70 kg, potenza media di 300 W, 4,28 W/kg).
- - Un ciclista amatoriale (180 W) avrà un vantaggio aerodinamico fino al 7,5% di pendenza media.
In termini concreti la nuova bici arriva a far guadagnare:
- - 14,6 secondi/ora su una salita fino al 4%;
- - 34 secondi/ora (38,4 km/h di velocità media) su strada pianeggiante (0% di pendenza);
- - 48 secondi/ora su una discesa dell’8%.
Nuova Lapierre Xelius DRS: un telaio, due laminazioni
I tessuti compositi prodotti da Toray incontrano il polipropilene PP (bobina PP), un materiale utilizzato per la costruzione di diversi oggetti d'uso comune che viene considerato "l'acciaio delle plastiche" per via dell'elevata resistenza alla trazione.
La differente combinazione dei materiali dà vita a due laminazioni: UD SLI e UD SLI Team.
Il primo schema di costruzione, utilizzato su dieci modelli (dalla Xelius DRS 5.0 fino alla Xelius DRS 9.0) vede l'impiego per l'80% di carbonio a modulo intermedio (IM) Torayca T800 che viene combinato alla fibra T700S (HS, modulo standard) che offre elasticità e comfort in aree come il 3D Tubular e i foderi della carro.
La laminazione UD SLI Team, utilizzata su Xelius DRS 10.0 e i kit telaio SO e SE, mette a disposizione il miglior rapporto prestazioni/reattività/leggerezza e vede l'impiego per quasi il 30% di fibre ad alto modulo (HM) Torayca M40J e YS60 associate a tessuti Torayca T800 (oltre il 50% del totale) e T700S.
Sei le taglie telaio per entrambe le versioni: XS, S, M, L, XL e XXL.
32 mm (700x32c) la sezione massima consentita per gli pneumatici.
Rispetto alla Xelius SL3 e alle Aircode DRS non ci sono cambiamenti per quanto riguarda le geometrie.
Lapierre sta pensando ad un ritorno nel ciclismo maschile che conta e questa continuità potrebbe agevolare l'approccio al nuovo modello del marchio transalpino.
Pesa di più ma...
Sempre a proposito di telaio una considerazione va fatta sul peso.
La nuova Lapierre Xelius DRS pesa di più rispetto alla SL3. Il telaio grezzo in tg. M UD SLI Team fuori dallo stampo ferma l'ago della bilancia sui 790 gr (+/- 2,5%): 45 gr in più rispetto alla precedente generazione, 185 gr in meno rispetto al telaio Aircode DRS.
Una lieve maggiorazione che si riflette anche sul peso totale della bici a parità di allestimento (Xelius DRS 10.0 vs SL3 10.0, vedi tabella sotto).
Una decina di anni fa questo confronto avrebbe decisamente fatto storcere il naso. Ora il paradigma è cambiato.
Meglio una bici leggermente più pesante, ma aerodinamicamente efficiente anche su pendenze a doppia cifra (vedi dati esposti in precedenza). Un concetto quest'ultimo che avevamo sviscerato anche in occasione della presentazione della nuova Pinarello Dogma F.
Dal manubrio al reggisella: tutto nuovo
Lapierre ha modificato non solo il kit telaio, ma anche ai componenti proprietari.
Debutta così il nuovo manubrio integrato in fibra di carbonio Lapierre Semi-integrated Combo UD carbon con passaggio cavi a vista sotto l'attacco per semplificare assemblaggio e manutenzione.
La piega proposta in tre larghezze (370, 390 e 410 mm) ed è più stretta di un centimetro rispetto al recente passato. Viene associata a quattro differenti lunghezze per quanto riguarda l'attacco: 90, 100, 110 e 120 mm.
Reach: 72 mm. Drop: 125 mm. Il peso del manubrio 100-390 mm è pari a 325 gr.
Cambiano anche i set manubrio tradizionali in lega di alluminio e carbonio utilizzati nelle versioni 5.0, 6.0 e 7.0.
A variare è l'angolo dell'attacco che passa da -5,7° a -10° e lo stack (maggiore) che richiede l'impiego di un minor numero di spessori.
La nuova piega Lapierre Carbon Aero presenta anch'esso un design rinnovato, angolo d'apertura (flare) di 5° con un peso di 240 gr nella versione da 400 mm di larghezza che contempla anche le misure da 380, 420 e 440 mm.
Drop: 130 mm. Reach: 70 mm. Diametro standard da 31,8 mm che vede una nuova forma per assecondare le linee dell'attacco.
Il tubo piantone D-Shape fa da invito al nuovo reggisella che replica la medesima sezione.
Due le lunghezze disponibili: 350 mm (dalla tg. XS alla tg. M) e 400 mm (dalla tg. L alla tg. XXL) con un arretramento (offset) pari a 0 per tutti i montaggi di serie. Peso: 128 gr (350 mm/0 mm offset).
Disponibili in regime di vendita di aggiornamento (aftermarket) i reggisella da 350 mm e 400 mm con arretramento pari a 15 mm.
Nuova Lapierre Xelius DRS: allestimenti, pesi e prezzi
La gamma è composta da 11 bici complete e tre kit telaio.
Si parte con la Xelius DRS 5.0 (peso non comunicato, foto sotto), unico allestimento ad adottare il gruppo trasmissione meccanico: Shimano 105 R7100 12v. A completare il quadro le ruote in alluminio Lapierre Road Alloy Disc con canale interno da 21 mm e la laminazione UD SLI.
Laminazione che viene replicata anche sugli allestimenti 6.0 C1, 6.0 C2, 6.0 AXS, 7.0 C1, 7.0 C2, 8.0 C1, 8.0 C2 e 8.0 AXS.
La nomencalture C1 e C2 identificano le diverse opzioni colore a parità di gruppo trasmissione Shimano (105 R7100 Di2, Ultegra R8100 Di2) mentre gli allestimenti AXS definiscono i montaggi Sram (Rival eTap AXS, Force AXS) oltre ad una differente variante cromatica.
Da notare che la versione 8.0 AXS è l'unica che propone di serie il misuratore di potenza (su guarnitura Force AXS).
L'intero parco ruote è tubeless ready ed affidato a DT Swiss:
- - DT Swiss E 1800 Spline (canale da 22 mm),
- - DT Swiss E 1600 Spline (canale da 22 mm),
- - DT Swiss ERC 1600 Spline 45 mm (esclusiva Lapierre DRS,
mozzi DT 350 Spline e canale da 22 mm), - - DT Swiss ERC 1400 Spline 35 mm ant. / 45 mm post. (canale da 22 mm),
- - DT Swiss ERC 1100 Spline 35 mm ant. / 45 mm post. (canale da 22 mm).
Tutti gli allestimenti vengono proposti con camera d'aria per ragioni logistiche e adottano coperture Continental o Schwalbe tubeless ready. La conversione sarà così semplice ed immediata.
Peso
La forbice è piuttosto ampia: si va dagli 8,5 kg del modello 6.0 AXS ai 6,8 kg della Xelius DRS 10.0.
Prezzo
Si parte con la Xelius DRS 5.0 che viene proposta a 2.899 euro. Si passa poi attraverso alcuni scaglioni fino al punto prezzo intermedio di 4.799 euro (DRS 7.0 C1 e C2) per finire con la versione 10.0 proposta a 10.000 euro.
Una condizione, quest'ultima, certamente importante che però pone la nuova Lapierre Xelius DRS a metà strada tra i listini dei grandi marchi e i prezzi più aggressivi ad oggi sul mercato per quanto riguarda l'alto di gamma (vedi ad esempio Cube e Van Rysel).
Disponibili anche tre kit telaio SO e SE per altrettante opzioni colore a 3.999 euro.
I kit sono pronti per essere montati (telaio, forcella, manubrio integrato Lapierre Semi-integrated Combo UD, serie sterzo, supporto ciclocomputer, reggisella, collarino, forcellino e perni passanti).
Per maggiori informazioni su allestimenti e opzioni colore: lapierrebikes.com/it
QUI tutte le news e gli approfondimenti sulle novità 2025.
Qui sotto i dettagli della Xelius DRS con livrea speciale dedicata alla campionessa olimpica Cassandre Beaugrand.
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Sull'autore
Giovanni Bettini
"I poveri sono matti" diceva Zavattini. Anche i ciclisti oserei dire. Sono diventato "pazzo" guardando Marco Pantani al Tour de France 1997 anche se a dire il vero qualcosa dentro si era già mosso con la mitica tappa di Chiappucci al Sestriere. Prima le gare poi le esperienze in alcune aziende del settore e le collaborazioni con le testate specializzate. La bici da strada è passione. E attenzione: passione deriva dal greco pathos, sofferenza e grande emozione.
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