La nuova Pinarello Dogma F è l’evoluzione della plurivittoriosa Dogma F12.
E’ stata rinnovata, ma non rivoluzionata, e rimane una bici da gara, pensata per soddisfare ogni ciclista su ogni tipo di percorso.
Di tutti i dettagli e delle prime impressioni in sella vi abbiamo parlato in modo approfondito nell’articolo di presentazione che trovate poco più in basso.
Ora, dopo oltre un mese di utilizzo, abbiamo potuto farci un’idea più precisa e dunque di seguito ecco il consueto format dei nostri test di lunga durata.
Prima di entrare nel vivo della prova, vi ricordiamo alcune delle prerogative e delle novità principali della Dogma F:
- peso del kit frame (telaio, forcella, reggisella e manubrio integrato) in taglia 53 ridotto di 265 grammi rispetto alla F12;
- completa integrazione dei cavi e revisione delle forme di forcella, tubo obliquo e carro posteriore per ottimizzare le performance aerodinamiche (+4,8% rispetto alla F12);
- bici disponibile sia in versione disc, sia rim brake, con due forcelle progettate in modo specifico per entrambi i sistemi frenanti.
1- DETTAGLI TECNICI TELAIO
– Geometrie: 10
Le geometrie della nuova Pinarello Dogma F sono quelle di una bici da gara, senza tuttavia essere troppo estreme.
Nella misura 55 che abbiamo avuto in test il reach misura 388,8 mm, lo stack 561,6 mm.
Il tubo sterzo è lungo 14,2 cm.
L’angolo del tubo piantone è di 73,4°, quello dello sterzo di 72,8°.
Il carro è compatto e presenta misure che vanno dai 40,6 cm delle taglie più piccole ai 41,1 di quella più grande.
Al di là delle geometrie di ogni singola misura, il voto premia soprattutto la vasta scelta di taglie disponibili, decisamente più ampia rispetto alla maggior parte dei competitor.
Parliamo di 11 misure di telaio, a cui si aggiungono 16 combinazioni di manubrio e 2 arretramenti diversi per il reggisella.
E' importante sottolineare che nel passaggio da una taglia all’altra Pinarello non si limita ad allungare o accorciare i tubi, ma modifica anche angoli e sezioni, con l’obiettivo di trovare il migliore equilibrio possibile.
– Assetto in sella: 9
Sono alto 1,83 cm, pedalo a 77,5 cm e di solito utilizzo una L.
Per questo test era disponibile una misura 55, su cui mi sono trovato un po’ corto.
La taglia 56, che è quella che scelgo abitualmente, sarebbe stata perfetta.
Al di là della disponibilità, con 11 taglie è facile trovare quella più adatta alle proprie esigenze.
– Cura costruttiva: 10
La cura dei dettagli è uno dei punti di forza della nuova Pinarello Dogma F, che sa far convivere in maniera ottimale soluzioni tecniche finalizzate a ottenere il massimo delle prestazioni con la necessaria attenzione al design.
Telaio e forcella sono in carbonio Torayca T1100 1K con tecnologia Nanoalloy, ovvero una delle fibre più pregiate attualmente in commercio.
I piccoli componenti, come ad esempio la testa del reggisella, sono realizzati per lo più in titanio grazie alla stampa 3D, che permette di ridurre notevolmente i pesi.
Come vi abbiamo già anticipato, il kit frame per freno a disco pesa 265 grammi in meno rispetto alla versione precedente, ma garantisce un miglioramento aerodinamico del 4,8% e un aumento della rigidità torsionale nella zona del movimento centrale del 12%.
Degno di nota, a nostro avviso, anche il fatto che Pinarello ha progettato da zero due forcelle completamente diverse per il sistema disc e per quello rim brake, in modo da ottimizzarne la resa in base ai due diversi sistemi di frenata.
Tra gli altri dettagli, segnaliamo i cablaggi completamente interni e un passaggio ruota fino a 28 mm, un po’ inferiore rispetto agli standard attuali, ma che aiuta a comprendere l’animo racing di questa bici.
Infine, andando oltre le soluzioni tecniche, la qualità delle grafiche e della verniciatura e la cura dei piccoli dettagli sono sicuramente superiori alla media, degne di un prodotto di eccellenza come la Dogma F.
– Componentistica utilizzata: 9,5
La bici che abbiamo avuto in test era equipaggiata con gruppo Sram Red eTap AXS e ruote DT Swiss ARC1400, componenti che garantiscono prestazioni di alto livello e di cui trovate i dettagli nei rispettivi articoli di presentazione.
Nello specifico, la rapportatura 46-33 sull’anteriore e 10-33 sul posteriore ci è sembrata fin troppo agile per una bici da competizione come questa, soprattutto se si vuole mantenere alta la velocità anche in discesa.
Immaginiamo che la scelta sia stata legata alla disponibilità attuale dei componenti e, in ogni caso, in fase di ordine si può scegliere tra molteplici combinazioni di rapporti.
Le ruote da 50 mm, invece, si sposano perfettamente con questa bici, che offre prestazioni di alto livello su ogni terreno.
Ottime, come abbiamo già avuto modo di raccontare nel test specifico, le nuove gomme Pirelli PZero Race da 26 mm per camera d'aria.
Tra tutti i componenti, vogliamo spendere qualche parola in più sul manubrio integrato MOST Talon Ultra Fast, che a nostro avviso è uno dei migliori che abbiamo provato fino ad ora.
Giusto compromesso tra leggerezza (350 grammi) e rigidità torsionale, ha un’ergonomia davvero azzeccata. Interessante anche il profilo sfinato in corrispondenza della curva, più aerodinamico, ma comunque facile da impugnare.
Infine, il vero valore aggiunto di questo cockpit integrato sta nella disponibilità di ben 16 combinazioni tra lunghezza dell’attacco e larghezza della piega.
Insomma, un gran bel prodotto!
– Peso bici: 8,5
Il peso rilevato della bici in taglia 55, senza pedali, è di 7 kg.
Considerando le ruote ad alto profilo e le sezioni generose delle tubazioni, si tratta di un valore interessante.
Non è l’aspetto su cui Pinarello punta di più, ma con altri allestimenti ci si può avvicinare al peso limite Uci, ovvero 6,8 kg, pedali compresi.
Il solo telaio per freno a disco, in taglia 53, ha un peso dichiarato di 865 grammi.
– Prezzo: 6
Il prezzo di listino della versione che abbiamo avuto in test è di circa 13.000 euro.
Alto, ma purtroppo in linea con i valori che stiamo vedendo in questi mesi.
Per avere i prezzi esatti è necessario rivolgersi ai rivenditori Pinarello, poiché per ogni modello ci sono molteplici possibilità di scelta (ruote, manubrio, presenza o meno del powermeter).
– Garanzia sul telaio: 8,5
Telaio e altri componenti Pinarello (cockpit integrato, forcella, reggisella) sono garantiti per 5 anni, purché registrati sul sito Pinarello entro 30 giorni dall’acquisto.
La garanzia è valida solo sul primo acquirente.
QUI trovate tutti i dettagli.
Voto finale (da 1 a 10): 8,79
2 – COMPORTAMENTO IN SALITA
La nuova Pinarello Dogma F non può essere considerata una vera e propria bici da scalatori, ma proprio per questo le sue prestazioni in salita ci hanno sorpreso.
Sicuramente la riduzione di peso rispetto alla Dogma F12 aiuta, ma a fare la differenza non è tanto questo, quanto la straordinaria rigidità torsionale dell’intera struttura.
Quando ci si alza sui pedali, su qualsiasi pendenza, la bici accelera che è un piacere.
Chi volesse allestirla con un ulteriore occhio di riguardo alle grandi montagne, potrebbe optare per delle ruote con profilo più basso.
Voto finale (da 1 a 10): 9,5
3 – COMPORTAMENTO IN DISCESA
E’ una bici da gara e come tale si comporta.
Non è docile, ma è estremamente precisa.
La rigidità dell’avantreno è un vantaggio in impostazione di curva, ma deve essere gestita con attenzione, perché non è così facile da correggere.
Insomma, è divertente, ma va guidata e richiede qualche uscita per comprendere fin dove ci si può spingere, soprattutto se l'asfalto non è perfetto.
Voto finale (da 1 a 10): 8,5
4 – COMPORTAMENTO IN PIANURA
Ve lo avevamo già anticipato dopo la prima uscita: questa nuova Pinarello Dogma F è una vera spada.
Mantiene con estrema facilità la velocità ed è uno spettacolo quando si sprinta o si accelera bruscamente.
Unica piccola pecca, il comfort è discreto, ma non è il suo cavallo di battaglia.
E’ vero, si tratta pur sempre di una bici da competizione, ma alcuni competitor in questo segmento garantiscono una comodità leggermente superiore.
C’è da dire, però, che la bici in test era equipaggiata con camera d’aria e gomme da 26 mm. Il passaggio al tubeless, oltre a migliorare la scorrevolezza, dovrebbe garantire un livello di comfort decisamente superiore.
A nostro avviso, su una bici con queste caratteristiche, è la soluzione vincente per trovare il compromesso definitivo.
Voto finale (da 1 a 10): 9,5
VOTO COMPLESSIVO (da 1 a 10): 9,07
IN CONCLUSIONE
La nuova Pinarello Dogma F è una bici di altissimo livello, pensata per offrire prestazioni da competizione su tutti i terreni. E’ aerodinamica, ma allo stesso è in grado di sorprendere anche sulle salite più dure.
Chiaro, è un prodotto destinato a chi cerca solo il meglio, sia in termini di stile che di prestazioni, senza badare al prezzo.
L’ampia gamma di misure disponibili rappresenta uno dei punti di forza, così come la qualità dei dettagli e delle finiture.
Anche la scelta di mantenere in gamma una versione per freno tradizionale, pur se in controtendenza rispetto al mercato, è da apprezzare, poiché offre all’utente finale un’ulteriore possibilità di scelta.
Per maggiori informazioni: pinarello.com
Abbigliamento e accessori utilizzati nelle foto:
Casco Met Manta Mips
Scarpe Shimano RC9
Abbigliamento BiciDaStrada.it by Alexander
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Sull'autore
Nicola Checcarelli
Passione infinita per la bici da strada. Il nostro claim rappresenta perfettamente il mio amore per le due ruote e, in particolare, per la bici da corsa. Ho iniziato a pedalare da bambino e non ho più smesso. Ho avuto la fortuna di fare della bici il mio lavoro, ricoprendo vari ruoli in testate di settore, in Regione Umbria per la promozione del turismo in bici, in negozi specializzati. Con BiciDaStrada.it voglio trasmettervi tutta la mia passione per le due ruote.