Nuova Specialized Diverge STR: il gravel diventa più comodo

Simone Lanciotti
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Nuova Specialized Diverge STR: il gravel diventa più comodo

Simone Lanciotti
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La nuova Specialized Diverge STR espande il concetto "suspend the rider" per incrementare comfort e anche il grip delle ruote senza ricorrere ad una sospensione vera e propria.
Il sistema STR è il risultato di un progetto iniziato da Chris D'Aluisio di Specialized nel 2014 e che si basa sulla flessione controllata del tubo piantone, grazie all'introduzione della Future Shock posteriore.

specialized diverge str

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E' un concetto non nuovo al mondo della bici, ma che sulla Specialized Diverge STR è costituito da oscillazioni del tubo piantone fino a ben 30 mm, ossia un valore che permette di isolare meglio il ciclista dalle sollecitazioni del terreno.
Vi invitiamo a guardare il video seguente per scoprire nel dettaglio come è fatta e come funziona la nuova Specialized Diverge STR e di proseguire poi la lettura per conoscerne prezzi e allestimenti:

I dettagli di spicco della Specialized Diverge STR

Riassumiamo di seguito gli aspetti più caratteristici di questa bici:

  • telaio S-Works Diverge STR in fibra di carbonio Fact 11R da 1.050 gr (100 gr più pesante del telaio S-Works Diverge)
  • comparto Swat nel tubo obliquo
  • telaio compatibile con borse, parafanghi e portapacchi
  • forcella compatibile con dischi da 160 o 180 mm
  • passaggio ruota per gomme fino a 47 mm di sezione (diametro 28") oppure 2,1" con diametro 650b
  • Future Shock 2.0 (a controllo idraulico) all'anteriore con 20 mm di corsa
  • sistema STR (a controllo idraulico) al posteriore con 30 mm di corsa
  • damper STR con regolazioni idrauliche (3 in compressione)
  • damper STR privo di manutenzione
  • flessione del piantone reggisella regolabile tramite la rigidità del framepost
  • 9 opzioni di rigidità dei framepost
  • rigidità framepost ulteriormente regolabile tramite rotazione di 90°
  • diametro reggisella: 27,2 mm (compatibile con modelli telescopici)
  • geometria specifica
  • il sistema STR incrementa il peso di circa 400 gr rispetto alla Diverge classica
  • sistema STR è disponibile solo sui modelli S-Works, Pro ed Expert

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Come cambia la geometria?

Rispetto alla Specialized Diverge attuale stack e reach non cambiano e così molte altre quote caratteristiche.
A variare sono solo 3 parametri: il BB drop, che sale da 80 a 85 mm (e ciò permette di abbassare il baricentro), la lunghezza del carro, da 42,5 a 42,9 cm, l'inclinazione del tubo piantone, più verticale di mezzo grado per compensare la flessione del framepost quando il ciclista è seduto in sella.

Le taglie sono 6, dalla 49 alla 61. Qui sotto la tabella nel dettaglio:

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Come si regola il damper?

Se nell'ammortizzatore di una Mtb l'elemento elastico è costituito da una camera d'aria o da una molla elicoidale, nel caso della Diverge STR è la flessione del framepost a fungere da elemento elastico.
Ciò significa che il peso del ciclista, lo svettamento del reggisella e l'arretramento della sella influiscono sull'ampiezza delle oscillazione del framepost.

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Nella foto, una delle fasi dello smontaggio del damper dal telaio. Questa operazione non è necessaria per la regolazione del damper

La regolazione, quindi, prevede l'individuazione della rigidità opportuna del framepost per consentire al damper di lavorare in modo ottimale.
Specialized ha previsto che ad ogni taglia del telaio corrisponda un determinato valore di rigidità del framepost e che con il supporto del rivenditore l'utente finale riesca rapidamente a trovare la rigidità opportuna.

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Uno dei 9 frame post disponibili: i due numeri, 65 e 55, indicano i due valori di rigidità che si possono ottenere ruotandolo nell'una o nell'altra direzione.

A tale riguardo vi riportiamo il consiglio che Chris D'Aluisio, il progettista, ha dato al sottoscritto: «Se quando pedali senti che la bici si comporta in modo strano, allora hai bisogno di un framepost più rigido. Se invece quando pedali non succeda nulla allora è troppo rigido».

Il processo di sostituzione richiede un po' di tempo, ma non prevede passaggi particolarmente complicati.
Qui sotto un esploso dell'intero sistema:

Come cambia la posizione della sella?

Secondo Specialized, i movimenti avanti-indietro della sella richiedono che questa abbia una posizione più avanzata di 5-10 mm e con la punta rivolta verso il basso: in questo modo la posizione in sella sarà quasi identica a quella che si ha su una qualunque bici rigida.

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La sella Specialized S-Works Romin Evo Mirror ha contribuito in modo decisivo al comfort complessivo in bici. Durante il test ho seguito le indicazioni di Specialized e l'ho tenuta con la punta più inclinata verso il basso rispetto a quanto avrei fatto personalmente. E il risultato è stato molto apprezzato.

La gamma Specialized Diverge STR

Il sistema STR sarà presente solo sui modelli di punta, ovvero S-Works, Pro ed Expert, mentre tutti gli altri rimangono invariati, ovvero senza STR.
Per quanto riguarda i prezzi, segnaliamo un incremento rispetto a quelli della serie attuale e in particolare:

ETSC5234

Specialized S-Works Diverge STR: 15.000 euro

SMC6086

Specialized Diverge STR Pro: 9.500 euro

ETSC4758

Specialized Diverge STR Expert: 7.500 euro

Al momento non è ancora noto il prezzo del solo telaio S-Works Diverge STR.

I pesi della Specialized Diverge STR

Come detto, il sistema STR incrementa il peso complessivo della bici di circa 400 gr e il solo telaio è più pesante di 100 gr rispetto a quello privo di STR.
Basandoci su quanto dichiara Specialized e considerando esemplari di taglia 56, la Specialized S-Works Diverge STR pesa 8,5 Kg, mentre la Pro e la Expert rispettivamente 8,9 Kg e 9,5 Kg.
Il risultato è interessante se si considera che parliamo di una bici con 20 + 30 mm di escursione pur senza ricorrere a sospensioni vere e proprie.

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Come va la Specialized Diverge STR?

Le oscillazioni del tubo piantone permettono effettivamente di migliorare il comfort, ma richiedono un certo periodo di apprendistato.
Nel mio caso è stato più lungo del previsto perché la rigidità del frame post non era adeguata alle mie necessità e questo ha richiesto la sua sostituzione durante l'uscita.
Dopo di che... siamo diventati un po' più amici.

Il breve test condotto in Germania, per di più su sterrati molto battuti e, sebbene bagnati, con elevato grip, non mi permettono di esprimere giudizi molto precisi.
Il sistema STR funziona solo se si è seduti, ovvero in situazioni di terreno dissestato, sì, ma non al punto da impedire di restare in sella.

ETSC0368

Secondo D'Aluisio, infatti, l'STR permette-richiede di cambiare un po' le proprie abitudini, ovvero di restare più spesso seduti rispetto a una qualunque altra gravel bike.
In questo modo si apprezza anche un benefico risparmio di energia da parte del ciclista.
Su terreni più scivolosi e sconnessi i 20+30 mm di escursione sulle due ruote dovrebbero riuscire a dare vantaggi ancora più avvertibili, secondo quanto dichiara Specialized.
Attendo un test più approfondito, però, per esprimere una valutazione più precisa in tale circostanza.

ETSC9212

Posso aggiungere che il mio background da biker ha un po' alterato le aspettative: il comportamento della Diverge STR, infatti, è ben lontano da quello di una bici con sospensione e solo all'anteriore, almeno sugli sterrati dell'uscita test, sono riuscito a percepire un beneficio anche in discesa.
Questo, però, è tanto un limite quanto un vantaggio: è un limite perché la Diverge STR non è una biammortizzata ed è un vantaggio perché il comfort aumenta ma senza stravolgere il peso, come invece una doppia sospensione farebbe.

ETSC8987

A chi la consigliamo?

Questa bici nasce con lo scopo di prolungare il piacere della pedalata, riducendo il dispendio di energie.
Più comfort con un aggravio di peso tutto sommato contenuto.
La Specialized Diverge STR è una bici per chi è alla ricerca di soluzioni tecniche raffinate e avanguardiste e vuole pedalare su una bici gravel quanto più comoda possibile.
Certamente c'è anche il discorso prezzo che impatta fortemente, ma limitandoci alla sola sfera tecnica questa nuova bici adotta soluzioni uniche (almeno in campo gravel) che inevitabilmente innalzano il costo.

ETSC9159 1

Non nasce per l'agonismo gravel, per il quale la Crux è ancora la soluzione più indicata, ma non disdegna andature elevate offroad, visto che il telaio Fact 11r è capace di reattività di alto livello.
La sua vocazione, però, rimangono le lunghe percorrenze e/o le uscite su terreni molto dissestati.

Per informazioni Specialized.com/it

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Sull'autore
Simone Lanciotti

Dalla Mtb, alla bici da strada, passando per una e-Mtb e se capita anche una gravel bike. La bicicletta è splendida in tutte le sue forme e su BiciDaStrada.it, di cui sono il fondatore e il direttore, ci concentriamo sulla tecnica, sulle emozioni, sui modi per migliorarsi e soprattutto sul divertimento. Quello che fa bene al cuore, alle gambe e alla mente. Pedali agganciati!

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