A pochi giorni dalla presentazione della XCR Tri, in casa Decathlon atterra la Van Rysel RCR-F. Una bici aero vista per la prima volta in versione prototipo quest'estate in occasione del Tour de France (QUI la nostra news).
Il velo è stato alzato oggi, al B'Twin Village di Lille (Francia), in occasione della presentazione 2025 del team World Tour Decathlon AG2R La Mondiale. Nuova bici, nuova maglia (da Rosti si passa all'abbigliamento proprietario), nuove ambizioni dopo un 2024 contrassegnato da 30 vittorie e 70 piazzamenti sul podio.
Un design tradizionale accompagna sezioni piuttosto abbondanti che ricordano altre bici viste in azione alla Grande Boucle come la Dare VA-AFO.
La verniciatura rilancia la tonalità verde elettrico che ora contraddistingue l'intera dotazione tecnica 2025.
La Van Rysel RCR-F si colloca al vertice nel segmento RaCeR (RCR) con l'intenzione di elevare le prestazioni aerodinamiche della già nota e più economica FCR (Fast raCeR).
I Pro' potranno contare anche sulla RCR che abbiamo imparato a conoscere in questi ultimi mesi anche se secondo Van Rysel la nuova RCR-F offre un risparmio di oltre 13 watt.
Non abbiamo al momento ulteriori dettagli.
Una nuova identità visiva
La Van Rysel RCR-F completa un look completamente rinnovato che però non manda in pensione l'elemento galassia con maniche bicolore che ha contraddistinto fin qui la maglia Decathlon AG2R La Mondiale.
A partire dal 1° gennaio il team transalpino indosserà così le medesime tonalità spalmate su una rinnovata veste grafica ispirata, non a caso, alla velocità.
Il verde elettrico conquista anche i caschi: il modello ventilato RCR-R, passando dal modello aero RCR-F, fino al casco da crono RCR-X (dall'alto al basso nella foto sotto).
Per maggiori informazioni:
vanryselcycling.com
decathlon.it
QUI tutte le news e gli approfondimenti riguardanti Van Rysel.
A seguire, dettagli e informazioni sulla gamma rulli del marchio transalpino.
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Sull'autore
Giovanni Bettini
"I poveri sono matti" diceva Zavattini. Anche i ciclisti oserei dire. Sono diventato "pazzo" guardando Marco Pantani al Tour de France 1997 anche se a dire il vero qualcosa dentro si era già mosso con la mitica tappa di Chiappucci al Sestriere. Prima le gare poi le esperienze in alcune aziende del settore e le collaborazioni con le testate specializzate. La bici da strada è passione. E attenzione: passione deriva dal greco pathos, sofferenza e grande emozione.