Le nuove Fulcrum Sharq sono le ultime nate dal Fulcrum Red Room Lab e sono il frutto di un processo di ricerca e sviluppo che ha richiesto più di 4.000 ore tra progettazione, test di laboratorio e prove sul campo. Il tutto con una filiera controllata al 100%, in cui tutti i componenti vengono realizzati in Europa e assemblati in stabilimenti di proprietà.

Si tratta del primo prodotto dell’azienda italiana, che quest’anno festeggia il ventesimo anno di attività, dedicato in modo specifico all’utilizzo endurance e all-road.
Insomma, ruote ad alte prestazioni, ma pensate sia per l’asfalto che per lo sterrato, che in base a quanto dichiarato da Fulcrum “sono nate per garantire la migliore performance possibile su ogni terreno e offrono un’inedita convergenza tra maneggevolezza, aerodinamica, reattività e resistenza grazie a un nuovo design del cerchio e dei raggi”.

Cerchio 2-Wave: una combinazione tra onde

L’aspetto che salta subito all’occhio è il nuovo design del cerchio – patent pending – nato da un processo sperimentale in cui Fulcrum ha analizzato le reazioni di diverse soluzioni a condizioni di vento frontale e laterale che influenzano maneggevolezza e aerodinamica.

Il risultato prende il nome di 2-Wave Rim ed è uno degli elementi distintivi delle nuove Fulcrum Sharq: prevede un cerchio con onda simmetrica regolare in prossimità del naso, che poi si fonde in un’onda asimmetrica ai lati. E’ proprio questa doppia onda che differenzia il cerchio delle Sharq rispetto ad altri modelli con profilo similare.

Nuove Fulcrum Sharq

L’altezza del profilo varia da 42 a 47 mm, rispettivamente nella parte più alta e in quella più bassa dell’onda. Questo nuovo design, in base a quanto dichiarato dai tecnici Fulcrum, permette di bilanciare parametri di guidabilità e reattività, mantenendo un’ottima aerodinamica. 

La nuova forma, unita ad una laminazione con il mix di fibre e resine di carbonio proprietario Fulcrum FF100 (lo stesso usato per le Speed 42 e 57), ha dato vita a un cerchio leggero e reattivo: il peso dichiarato è di 1.440 grammi la coppia (solo 30 grammi in più delle Speed 42), quello rilevato (comprensivo di valvole) è di 1.470 grammi. In termini di resistenza al vento laterale, i dati di laboratorio evidenziano un miglioramento del 21% in condizioni di vento tra 0° e 10° e fino al 30% tra 10° e 20°, rispetto a un profilo tradizionale di pari altezza.

Il canale interno è da 25 mm, valido compromesso sia per gomme stradali da minimo 29 mm, sia per pneumatici gravel più aggressivi.
Per renderlo compatibile con sistemi tubeless e a camera d’aria, il cerchio è munito di mini-hook, che assicura la massima sicurezza. Come da prassi Fulcrum, il ponte non è forato e, quindi, tubeless nativo senza necessità di ulteriore nastro.

Nuove ruote Fulcrum Sharq

Nuove Fulcrum Sharq
Nella foto qui sopra si vede bene il cerchio con mini-hook

Nuovo raggio A3RO e mozzo USB

Il design del cerchio 2-Wave è senz’altro l’elemento tecnico più appariscente, ma per le Sharq Fulcrum ha sviluppato anche un nuovo raggio, chiamato A3RO e progettato in modo specifico per queste ruote. 

Si tratta di un raggio piatto in acciaio, con una larghezza di 3 mm e uno spessore di 0,8 mm, in grado di migliorare ulteriormente le prestazioni aerodinamiche delle Squarq.
È stata, inoltre, rivista l’interfaccia mozzo-raggio: il foro prevede due fessure ulteriori accoppiate a una specifica schiacciatura alla base del raggio, che consente a questo di restare allineato e non ruotare, garantendo un supporto aerodinamico costante.


 

Come su tutti i modelli Fulcrum di alta gamma i raggi non si toccano mai tra loro (no-touching spokes), permettendo di mantenere la tensione nel tempo e, quindi, assicurare lo stesso livello di performance nell’intero ciclo di vita del prodotto, senza necessità di interventi meccanici per ovviare a eventuali cali di tensione.

Il design del mozzo rispetta lo stile minimalista già visto per le Speed ed è caratterizzato dalla collaudata tecnologia Cup & Cone: i cuscinetti cono-calotta presentano sfere ceramiche di tipo USB che scorrono su un’asse passante integrale con ghiera di registro (foto in basso) per un precarico preciso e la massima scorrevolezza, una delle prerogative universalmente riconosciute ai prodotti Fulcrum.

Uno spaccato della struttura cono-calotta con sfere ceramiche tipico dei mozzi Fulcrum d’alta gamma

Nuove Fulcrum Sharq: specifiche tecniche in breve

Prime impressioni in sella

Precisiamo subito che si tratta di primissime sensazioni, perché per la data del lancio ufficiale sono riuscito a usarle solo un paio di volte, montate con i nuovi Pirelli P Zero TLR RS da 30 mm. Pressione di gonfiaggio 4 bar all’anteriore e 4,2 bar al posteriore (peso 67 kg).

L’impressione è che si tratti di ruote performanti e “particolari”: un canale largo che sotto certi aspetti si comporta come un canale più stretto.
Mi spiego meglio. A parità di pressione, comfort e assorbimento delle vibrazioni sono un po’ inferiori rispetto ad altre ruote con canale da 25 mm. Di contro, la reattività e la rigidità torsionale sono nettamente superiori alla media. Direi paragonabili a ruote con canali interni molto più stretti.

La larghezza interna, unita alla gomma di sezione generosa e alla stabilità garantita dal profilo del cerchio ondulato offrono invece esattamente quello che ci si aspetta in discesa: feeling e stabilità pazzeschi, anche in condizioni difficili.

La scorrevolezza? Super, come di consueto su tutti i prodotti Fulcrum di alta gamma.

Sono curioso di provarle su altre tipologie di percorso, magari con pressioni diverse e, visto che sono pensate anche per quello, in fuoristrada su una bici gravel. Appuntamento tra qualche settimana per il test completo…

A chi sono rivolte

Le nuove Fulcrum Sharq rappresentano il prototipo di ruote moderne e sono difficili da categorizzare. Potremmo definirle all-road, ma forse sarebbe riduttivo.
Sono pensate per aumentare le prestazioni di bici endurance che strizzano l’occhio alla performance, come ad esempio la Pinarello Dogma X, ma anche per le bici all-road, per il gravel scorrevole e per le gare gravel, tanto che Mattia De Marchi le ha usate lo scorso week-end sulla Basso Palta con cui ha concluso al 5° posto la Unbound Gravel.

Mattia De Marchi ha usato le Sharq in anteprima sulla sua Basso Palta in occasione della Unbound Gravel 2024

Nulla vieta di montarle su specialissime da competizione pura, guadagnando qualcosa in termini di comfort senza snaturarne le caratteristiche.
Da evitare, invece, l’uso gravel più estremo, con salti o trail “tipo mtb”.

Nuove Fulcrum Sharq: prezzo e disponibilità

La Sharq è disponibile da subito presso i rivenditori Fulcrum di tutti i Paesi.
Corpetti disponibili: N3W, HG, Microspline, XDR.
Il prezzo al pubblico è di 2.460 euro.

Per maggiori informazioni: fulcrumwheels.com/it