Ieri Adam Yates ha fatto segnare il nuovo KOM sul Jebel Hafeet, il classico arrivo in salita che da anni caratterizza l’ultima tappa dell’UAE Tour, migliorando di 11” il record che apparteneva a Tadej Pogačar dal 2021.
Meglio di Pogačar ha fatto anche Evenepoel, che sull’arrivo ha conquistato il secondo posto con un distacco di 10”, ma si è aggiudicato la classifica finale.
La salita di Jebel Hafeet è da sempre particolarmente adatta ad ottenere alti valori di VAM e peso/potenza, visto che è dura, ma non impossibile e viene affrontata al termine di una tappa relativamente corta e poco impegnativa.
Però, se pensiamo che siamo a febbraio e che l’ultima ascesa è stata affrontata con vento contrario, le prestazioni di Yates ed Evenepoel sono da considerare di valore assoluto, almeno sul livello di quelle mostrate nelle scorse settimane da Vingegaard e Pogačar.
Tra le migliori di sempre per il periodo dell'anno.
KOM sul Jebel Hafeet: i dati
La salita di Jebel Hafeet misura in totale 10,8 km con una pendenza media del 6,6%, ma gli ultimi 1.500 metri sono facili e presentano addirittura un tratto in contropendenza che riduce notevolmente la pendenza media.
Per questo nella nostra analisi abbiamo preso in considerazione il segmento Strava relativo al tratto più impegnativo della salita, che si conclude prima della contropendenza: 9,22 km al 7,2%.
Nel punto più duro, a circa 3 km dall’arrivo, le pendenze raggiungono l’11% ed è proprio qui che Yates ha staccato Evenepoel.
Il britannico non rende pubblici i suoi dati, ma grazie a quelli del campione del mondo (staccato di soli 10” sull’arrivo) abbiamo dei riferimenti molto precisi.
Evenepoel su questo segmento ha fatto segnare un tempo di 23:08, con una velocità media di 23,9 km/h e una VAM di 1.719 m/h.
Se consideriamo che il distacco in questo punto era già stabilizzato intorno ai 10”, per Yates possiamo stimare un tempo di 22:58, con una VAM di 1.730 m/h. Davvero non male se consideriamo il periodo della stagione e che sulla salita c'era vento contrario.
In questo segmento il vantaggio rispetto a Pogačar risulta addirittura di circa 20”, rispetto agli 11” registrati sull’intera salita.
Nei 4 km iniziali, con una pendenza media all’8,5%, la VAM è stata di quasi 1.900 m/h!
Peso/potenza
Passiamo ai valori di potenza, che risultano ancora più interessanti in relazione al periodo dell'anno. Evenepoel e Yates non condividono questo dato, ma tramite alcuni calcoli e partendo dai valori di altri atleti è possibile stimare con una certa precisione il loro rapporto peso/potenza.
Ben Zwiehoff, della Bora-Hansgrohe, ha concluso la tappa in nona posizione con un distacco di 1:25" da Yates. Sul segmento oggetto della nostra analisi il tedesco ha espresso 387 watt, con un peso potenza di 6,2 watt/kg.
Incrociando qualche altro dato possiamo stimare che Yates sia salito ben oltre i 6,5 watt/kg sui 23 minuti, cioè una prestazione addirittura migliore di quella fatta segnare da Pogačar sul Puerto de Despiernacaballos alla Ruta del Sol, sebbene quest'ultima sia arrivata al termine di una tappa più impegnativa.
A memoria non ricordiamo un mese di febbraio in cui così tanti corridori siano stati in grado di far segnare prestazioni di tale livello assoluto. Visto che a questo punto della stagione non possono già essere al top, nel 2023 ne vedremo delle belle...
QUI trovate tutte le classifiche dell'UAE Tour.
Foto d'apertura ©UAE Tour
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Sull'autore
Nicola Checcarelli
Passione infinita per la bici da strada. Il nostro claim rappresenta perfettamente il mio amore per le due ruote e, in particolare, per la bici da corsa. Ho iniziato a pedalare da bambino e non ho più smesso. Ho avuto la fortuna di fare della bici il mio lavoro, ricoprendo vari ruoli in testate di settore, in Regione Umbria per la promozione del turismo in bici, in negozi specializzati. Con BiciDaStrada.it voglio trasmettervi tutta la mia passione per le due ruote.