Omar di Felice a Glasgow entra alla COP26: «La bicicletta salverà il mondo»
Redazione BiciDaStrada.it
Omar di Felice a Glasgow entra alla COP26: «La bicicletta salverà il mondo»
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COMUNICATO UFFICIALE
Era partito sabato 23 ottobre da Milano, ha pedalato per 2000 km in 8 lunghissime tappe ed ora l'ultracyclist Omar Di Felice a Glasgow ha concluso la sua avventura entrando con la sua bicicletta alla COP26, la Conferenza delle Nazioni Unite sul clima e i cambiamenti climatici.
Qui sotto l'articolo in cui vi abbiamo presentato questa nuova impresa di Omar:
Omar Di Felice: da Milano a Glasgow per parlare di cambiamenti climatici
La traversata in bicicletta attraverso l'Europa, che è stata possibile grazie alla collaborazione con Italian Climate Network e al supporto della coordinatrice Clima e Advocacy dell'associazione, Marirosa Iannelli, ha unito l'aspetto sportivo a quello della divulgazione scientifica sui temi legati ai cambiamenti climatici.
Dopo aver dialogato ogni giorno con fisici, esperti climatologi e scienziati, Omar Di Felice è giunto a Glasgow in sella alla sua bicicletta, su cui era stipato tutto il necessario grazie al sistema di borse da bikepacking, in tempo per l'apertura dei lavori negoziali.
Come accennato all'inizio, l'avventura è culminata con il momento più importante quando il 4 Novembre, alle ore 11.00, dopo aver ricevuto l'autorizzazione formale da parte del segreteriato delle Nazioni Unite, Omar è diventato di fatto il primo a riuscire ad entrare all'interno della COP (la prima edizione nel 1994, a Berlino) con la sua bicicletta, veicolando un messaggio importantissimo nel lungo cammino verso l'abbattimento delle emissioni e la ricerca di contenere l'innalzamento della temperatura media della Terra entro 1.5°C.
«Descrivere l’emozione e’ impossibile: forse ancor più che in passato mi sento orgoglioso di ciò che sono stato in grado di fare spinto solamente da gambe, testa e soprattutto cuore.
Dal giorno in cui mi sono innamorato della bicicletta e del ciclismo, ho fatto di tutto affinché mi accompagnasse nei posti più impensabili e inaccessibili del Pianeta.»
Queste le parole di Omar a caldo che ha infine aggiunto: «Entrare alle Nazioni Unite non è stato semplice: è stato frutto di un gran lavoro di squadra ma, soprattutto, dell’ostinazione e la convinzione della purezza di un messaggio che non potrebbe essere diverso da questo.
La bicicletta salverà il mondo.»
Sulla sua pagina Facebook si legge ancora: «Quando ho attraversato il gate di ingresso alle United Nations e ho sentito il rumore delle tacchette sul pavimento è stato come quando ho posato le ruote della mia bici sui sentieri al campo base dell’Everest, o sulla sabbia del Deserto del Gobi o sul ghiaccio oltre il circolo polare artico.
Ancora una volta la bicicletta mi aveva permesso di raggiungere un luogo dichiarato “inaccessibile”.»
Vi segnaliamo i link delle dirette video che Omar Di felice ha realizzato nei giorni scorsi e che potete rivedere sui suoi canali social:
1. Omar dialoga con Serena Giacomin presidente ICN e climatologa: "Come sta la Terra?"
2. Omar dialoga con Elisa Palazzi e Potito Ruggiero: "La fusione dei ghiacciai: il cambiamento climatico si tocca con mano".
3. Omar dialoga con Matteo Dondè: "Urbanistica e mobilità sostenibile: la sfida delle città del futuro".
4. Omar dialoga con Nicola Armaroli: "Energie verdi vs. fonti fossili".
5. Omar dialoga con Luca Parmitano: "COP26 chiama ESA: i cambiamenti climatici visti dallo spazio".
Qui il percorso effettuato da Milano a Glasgow su Komoot.
E se siete interessati ai "numeri", sul profilo Garmin Connect trovate tutti i dati.
Qui, infine, gli altri articoli che raccontano le precedenti avventure di Omar Di Felice.
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