Gli Omega 3 nello sport possono giocare un ruolo chiave, ancora troppo spesso sottovalutato dalla maggior parte degli atleti.
Gli Omega 3, infatti, non sono tra gli integratori “più gettonati” tra chi pratica attività sportiva, probabilmente perché nell’immaginario collettivo vengono associati più al concetto di salute generale (cosa non da poco, tra l’altro), che al miglioramento delle prestazioni.
In realtà, però, gli studi più recenti hanno mostrato che gli sportivi possono trarre grande giovamento dall’integrazione con Omega 3 per la loro capacità di ridurre l’infiammazione cellulare causata dall'attività fisica prolungata ed intensa.
Per questo motivo, nella nostra consueta rubrica mensile sull’integrazione, realizzata in collaborazione con KeForma e il Dr. Bertuccioli, analizzeremo l’importanza degli Omega 3 nello sport.
- Cosa sono e come vengono ricavati?
- Sono dei grassi (o più correttamente acidi grassi polinsaturi) essenziali, che cioè l’organismo umano non è in grado di produrre a partire da altre sostanze. Deve quindi tassativamente introdurli attraverso l’alimentazione, o tali e quali, o eventualmente sotto forma del suo immediato precursore (acido alfa-linolenico, ALA).
E’ corretto dire eventualmente perché non tutti i soggetti sono in grado di ottenere adeguati livelli di Omega 3 a partire dai precursori: è una capacità molto soggettiva, per cui l’integrazione di ALA non sempre rappresenta una soluzione applicabile a tutti.
In molti casi è necessario utilizzare direttamente i prodotti finali EPA (acido eicosapentaneoico) e DHA (acido docosaesaenoico).
EPA e DHA vengono ottenuti dalla lavorazione del pesce grasso (sgombroidi o salmone in genere) o di piccoli crostacei (krill), mentre ALA può essere ottenuto anche da diverse fonti vegetali, tra cui prevalentemente i semi.
- Perché sono importanti?
- Sono importanti perché l’organismo li utilizza a livello delle membrane cellulari, soprattutto in diversi delicati processi di regolazione, come ad esempio la risposta infiammatoria.
A partire dagli Omega 3, e da altri acidi grassi essenziali (Omega 6), l’organismo produce delle sostanze chiamate prostaglandine. L’equilibrio tra le prostaglandine prodotte determina se il funzionamento sarà equilibrato o meno: è proprio lo squilibrio che molto spesso può stare alla base di diversi disturbi o patologie, in alcuni casi anche gravi.
EPA e DHA svolgono tante altre funzioni, utili non solo allo sportivo, tra cui: essere costituenti della membrana cellulare e mitocondriale, avere un ruolo preventivo e terapeutico nei confronti di patologie cardiovascolari, sindrome metabolica, diabete tipo 2 e artrite, essere coinvolti nel controllo dello stress cronico, della sintesi proteica e dei sintomi della depressione.
- Abbiamo parlato di salute, ma possono essere utili anche al ciclista/sportivo? Perché?
- Sì, possono essere molto utili anche per il ciclista o lo sportivo.
L’aumentato carico di lavoro dovuto ad allenamenti e gare è un elemento che sottopone l’organismo a uno stress molto importante, generando uno stato infiammatorio, per questo si rende necessario che ci sia sempre un’ottimale capacità di risposta.
Basti pensare a come il cuore, i polmoni e i muscoli siano maggiormente sollecitati durante l'attività intensa e come di conseguenza sia necessario garantire all’organismo tutto quello che serve per gestire un corretto processo di recupero, in modo che lo sforzo sia “allenante” e non debilitante.
Un adeguato livello di Omega 3 nell’organismo aiuta a ridurre lo stato infiammatorio causato da sforzi prolungati e intensi.
L’EPA, infatti, è un inibitore dell’enzima D5D dal quale deriva direttamente la produzione di acido arachidonico (detto AA, che ha un’azione pro-infiammatoria) e per questo è considerato importante specialmente per ridurre l’infiammazione cellulare.
- Possono/devono essere usati in abbinamento con altri integratori? Quando è meglio prenderli durante la giornata?
- Dipende da tanti fattori, tra cui prima di tutto la varietà della dieta seguita e il consumo di pesce azzurro e/o salmone (con la comune alimentazione diventa veramente difficile accedere a fonti quali il krill).
Essendo sostanze di natura grassa solitamente vengono assorbiti bene, ma un possibile problema potrebbe essere il retrogusto di pesce che nei soggetti molto sensibili può dare dei fastidi, nonostante l’impiego di specifiche tipologie di capsule. Per questo un buon momento per l’assunzione è contestualmente a un pasto, possibilmente non eccessivamente ricco di fibre (verdure, cereali integrali, ecc).
- Quali sono i dosaggi ideali? Si sentono pareri molto contrastanti in materia…
- Dipende da chi è il consumatore, da quanto si allena, da quanto pesce azzurro/salmone consuma e così via. Mediamente gli effetti utili nello sportivo vanno da 1 a 2 grammi al giorno di EPA/DHA per periodi di 6-8 settimane.
- Sul mercato ci sono prodotti con tanta differenza di prezzo, a cosa è dovuta?
- E’ dovuta a diversi fattori, tra cui prima di tutto la qualità e l’origine della materia prima, il processo di lavorazione utilizzato, il contenuto finale in EPA/DHA e la purezza da contaminanti (derivati dalla materia prima) come i metalli pesanti.
Come è ovvio, prodotti più qualitativi mostrano fasce di prezzo generalmente superiori.
Per maggiori informazioni sui prodotti KEFORMA: keforma.com
Per maggiori informazioni sul Dr. Bertuccioli: alexanderbertuccioli.it
QUI, invece, trovate gli altri articoli della rubrica sull’integrazione realizzata insieme a KEFORMA.
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Sull'autore
Nicola Checcarelli
Passione infinita per la bici da strada. Il nostro claim rappresenta perfettamente il mio amore per le due ruote e, in particolare, per la bici da corsa. Ho iniziato a pedalare da bambino e non ho più smesso. Ho avuto la fortuna di fare della bici il mio lavoro, ricoprendo vari ruoli in testate di settore, in Regione Umbria per la promozione del turismo in bici, in negozi specializzati. Con BiciDaStrada.it voglio trasmettervi tutta la mia passione per le due ruote.