Parkpre: il marchio (italiano) nato negli USA. La personalizzazione è gratuita

Giovanni Bettini
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Parkpre: il marchio (italiano) nato negli USA. La personalizzazione è gratuita

Giovanni Bettini
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Tutto ha inizio nel 1989. Junya "Cozy" Yamakoshi, responsabile dello sviluppo prodotto Diamondback, lascia l'azienda per fondare il proprio marchio. Nasce così la Integra Precision Corporation. La prima sede è a Moorpark, California, Stati Uniti. Il nome è troppo lungo per essere impresso sui tubi delle bici e così Cosy decide di adottare la radice "Park" che richiama il cognome del suo miglior amico di origini coreane e la unisce al suffisso "pre" (abbreviazione di precision). Nasce così Parkpre.

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Il marchio deve in prima battuta il suo successo alla mountain bike arrivando a sponsorizzare atleti di caratura mondiale (tra cui la nostra Paola Pezzo, foto sotto).

Design e campagne pubblicitarie pop, originali ed appariscenti, contribuiscono a conquistare l'attenzione del pubblico anche al di fuori degli Stati Uniti.

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Christoph Sauser su bici Parkpre Pro 825. Il campione svizzero ha vinto tre Mondiali tra XC e Marathon.

La svolta arriva nel 2004: il marchio Parkpre viene ceduto e portato in Italia da Marco Ricci (attuale CEO) che rilancia lo spirito creativo dell'Azienda.

Impossibile non ricordare il Team Parkpre Guru Selle Italia che ha segnato il mondo delle granfondo grazie anche ad uno stile originale e fuori dal coro.

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9 maggio 2004. Stefano Giraldi conquista il suo quarto successo alla Granfondo Internazionale Felice Gimondi. Foto: COmeta PRess / Brena / Canon EOS

Oggi l'azienda ha sede a Vicopisano (Pi) e dopo esser passata attraverso una fase di riorganizzazione e consolidamento vanta oltre 220 punti vendita sul territorio italiano rintracciabili attraverso lo strumento store locator del sito parkpre.it.

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Rapporti umani e showroom per tutti

La Parkpre americana non esiste più mentre poco o nulla è rimasto dell'esperienza nelle granfondo.

«Oggi l'azienda ha voltato pagina e vive una seconda vita - precisa Marco Ricci (al centro nella foto sotto) -. Siamo una piccola realtà artigianale: dieci dipendenti e diversi collaboratori. Progettiamo, assembliamo e spediamo direttamente ai punti vendita grazie ad una filieria agile».

«Tutto ciò che esce dallo stabilimento in sostanza è già destinato ad un appassionato ciclista. Persone che a me piace conoscere e guardare negli occhi: in Azienda, quando visito un rivenditore, ad un evento. Rapporti umani veri e diretti che trasmettono la vera passione. E questo è uno dei motivi per cui non vendiamo online...».

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Uno stabilimento da 2.000 mq con annesso showroom da 500 mq (foto sotto) che offre assistenza a tutti i ciclisti e che è un vero e proprio punto vendita (le ruote proprietarie PFR, Deda, Vittoria, Selle San Marco, Oakley, Garmin, sono solo alcuni dei marchi proposti) dotato anche di una postazione per il bike fitting.

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C'è un lato di Parkpre che non tutti conoscono.
Fino a pochi anni fa un noto marchio italiano faceva verniciare le proprie biciclette proprio dall'azienda di Vicopisano. «Oggi abbiamo chiuso ogni forma di collaborazione - precisa Ricci - per concentrarci al meglio sullo sviluppo del marchio».

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2.000 circa le biciclette prodotte su base annuale distribuite in ben sette gamme prodotto: strada, ciclocross, gravel, Mtb, bici allroad e da triathlon senza dimenticare le e-bike ed in particolare la E-K99 Disk (foto sotto), bici ufficiale del team Fly Cycling Team-CDI che nel 2022 ha partecipato al Giro-E.
Una collaborazione confermata anche per questa stagione che vedrà Parkpre protagonista anche al Green Village.

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Un impegno che conferma l'attenzione di Parkpre nei confronti della pedalata assistita.

Una visione che sta trovando sbocchi più ampi, non solo nel comparto sportivo, grazie al progetto Portable finanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale della Regione Toscana. L'obiettivo? Incentivare il turismo diffuso con mezzi a due ruote per favorisce territori/aree poco visitati e marginali.

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MyBike il nuovo configuratore 3D Parkpre

A metà dicembre dello scorso anno Parkpre ha fatto un ulteriore passo in avanti presentando il configuratore 3D con resa fotorealistica MyBike.

Attraverso questo strumento è possibile scegliere misure, finiture e selezionare, attacco, piega manubrio, gruppo trasmissione, ruote, sella, coperture. Grazie a MyBike è possibile ottenere così una resa grafica complessiva delle proprie scelte.

Una volta conclusa l'operazione il ciclista invia la scheda in formato digitale all'azienda compilando l'apposito modulo. Parkpre in circa quattro settimane è in grado di fornire al rivenditore il prodotto finito senza costi aggiuntivi.

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All'interno dello showroom, inoltre, è possibile vivere un'esperienza unica grazie alla realtà aumentata: configurare la bici attraverso un visore VR.

 

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Un'ulteriore chicca è il progetto Iridescent non attivabile dal configuratore 3D.
Ogni bici viene così allestita con decalcomanie dotate di loghi e inserti che cambiano colore a seconda dell'angolo d'impatto della luce.
Un tocco originale e moderno che non farà passare inosservata la propria Parkpre.

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Noi abbiamo avuto il piacere di testare la K99 allestita con dettagli Iridescent su fondo nero opaco (sotto il test) anche se a dire il vero abbiamo giocato un po' con il configuratore per creare la "nostra" K99 Bicidastrada.it.

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Per maggiori informazioni: parkpre.it

Qui sotto il nostro test della Parkpre K99.

TEST - Parkpre K99Disk Rival22: scattante, agile e... creativa

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Sull'autore
Giovanni Bettini

"I poveri sono matti" diceva Zavattini. Anche i ciclisti oserei dire. Sono diventato "pazzo" guardando Marco Pantani al Tour de France 1997 anche se a dire il vero qualcosa dentro si era già mosso con la mitica tappa di Chiappucci al Sestriere. Prima le gare poi le esperienze in alcune aziende del settore e le collaborazioni con le testate specializzate. La bici da strada è passione. E attenzione: passione deriva dal greco pathos, sofferenza e grande emozione.

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