Pneumatici a sezione differenziata tra anteriore e posteriore? Parliamone…
Nicola Checcarelli
Pneumatici a sezione differenziata tra anteriore e posteriore? Parliamone…
Nicola Checcarelli
Nell’ultimo periodo si sta discutendo molto su quale sia la larghezza ideale degli pneumatici.
I più tradizionalisti continuano a rimanere fedeli alla sezione da 23, massimo 25 mm, e storcono il naso di fronte a sezioni maggiori.
La maggior parte delle aziende, basandosi su test e dati tecnici, spinge verso gomme di sezione più larga, abbinate a ruote con canale interno abbondante (da 19 mm in su).
A fare davvero la differenza, infatti, non è tanto (e solo) la dimensione della gomma, ma più che altro l’abbinamento canale delle ruota/pneumatico.
In ogni caso, ogni soluzione ha vantaggi e svantaggi.
Gomme da 28 mm e oltre sono molto più comode, hanno una scorrevolezza e una trazione migliore, specie su asfalti sconnessi, danno maggiore sicurezza in discesa.
Dei vantaggi degli pneumatici più larghi abbiamo parlato in questo articolo.
Di contro sono più pesanti e meno aerodinamici.
Gomme più strette (oggi per strette intendiamo 23 o 25 mm), sono più leggere, hanno una sezione frontale ridotta, quindi sono più aerodinamiche, rendono la bici un po’ più agile e nervosa.
Qual è la soluzione migliore, dunque?
Secondo DT Swiss, in base agli ultimi test effettuati, potrebbe trattarsi di un “compromesso”, ovvero di pneumatici a sezione differenziata tra anteriore e posteriore.
Più nello specifico, a detta del brand svizzero, per ruote con canale interno da 20 mm, la scelta ottimale prevede uno pneumatico 700x25 sull’anteriore e uno 700x28 sul posteriore, almeno su percorsi misti, dove si fa una buona velocità media.
Una scelta tecnica avvalorata dai test svolti durante la progettazione della nuova serie di ruote ARC e che, a nostro avviso, risulta molto interessante.
Una scelta che, a essere onesti, è stata adottata da molti ciclisti anche in passato, frutto dell’esperienza più che da prove scientifiche.
Vediamo perché pneumatici a sezione differenziata potrebbero rappresentare il compromesso più performante.
L’insieme ruota/gomma anteriore ha una notevole incidenza aerodinamica, poiché è il primo elemento della bici che deve affrontare la resistenza traslazionale, cioè la forza aerodinamica che rallenta il ciclista nella sua direzione di marcia.
Per minimizzare questa resistenza è necessario ridurre al minimo la superficie d’impatto frontale dell’insieme ciclista/bicicletta e una gomma leggermente più stretta gioca un ruolo importante in questo senso.
L’insieme ruota/gomma posteriore, invece, ha un impatto aerodinamico molto ridotto, dunque utilizzare uno pneumatico da 28 mm non ha effetti negativi in questo senso, ma migliora in modo notevole comfort e resistenza al rotolamento.
Torniamo per un attimo proprio sulla resistenza al rotolamento, perché ormai abbiamo capito che per molti è difficile credere che una gomma più larga sia anche più scorrevole (cosa però dimostrata da molti test).
La differenza non sta nella dimensione dell’impronta a terra, ma nella sua forma.
I pneumatici larghi ospitano una maggiore quantità d’aria e grazie ad una superficie di contatto più corta e larga (foto sotto), migliorano la resistenza al rotolamento.
Non siete convinti?
Vi invitiamo a provare questa combinazione almeno una volta, specie se avete ruote a medio-alto profilo di ultima generazione, quindi con canale piuttosto largo.
Noi l’abbiamo fatto e, almeno su percorsi veloci, il risultato ci è sembrato molto interessante.
E per chi dice “ma i Pro' usano questo e quello”, vi possiamo assicurare che sono sempre di più i corridori che si stanno avvicinando alle gomme da 28 mm…
QUI trovate altri interessanti test effettuati da DT Swiss.
QUI invece tutti i consigli tecnici pubblicati su BiciDaStrada.it
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Sull'autore
Nicola Checcarelli
Passione infinita per la bici da strada. Il nostro claim rappresenta perfettamente il mio amore per le due ruote e, in particolare, per la bici da corsa. Ho iniziato a pedalare da bambino e non ho più smesso. Ho avuto la fortuna di fare della bici il mio lavoro, ricoprendo vari ruoli in testate di settore, in Regione Umbria per la promozione del turismo in bici, in negozi specializzati. Con BiciDaStrada.it voglio trasmettervi tutta la mia passione per le due ruote.