Poi Vorrei… I desideri dei ciclisti al tempo della pandemia

Veronica Micozzi
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Poi Vorrei… I desideri dei ciclisti al tempo della pandemia

Veronica Micozzi
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La pandemia ci ha cambiato, è innegabile.
Si parla di nuovo di zone rosse, di lockdown, di varianti…
Vivere da oltre un anno in mezzo a restrizioni, limitazioni, timori, nuove regole ha cambiato la nostra quotidianità e, forse, ha cambiato anche le nostre priorità.
Ma ha cambiato anche il nostro modo di andare in bici?

ciclismo con il nuovo DPCM



Qualche giorno fa mi sono imbattuta in un sito che si chiama Poivorrei.it.
Poi Vorrei nasce per caso, è un progetto dedicato a tutte quelle cose che si davano per scontato e ora non ci sono, a tutti quei desideri per ora messi in disparte, a tutte quelle aspirazioni forzatamente rimandate.
E’ un modo per condividere la lista dei sogni messi nel cassetto, dalle cose più sciocche a quelle più importanti.
E’ una raccolta intima che si fa pubblica e che racconta in maniera semplice e immediata quello che ci manca di più, quello che abbiamo perso, quello che possiamo reinventare, quello che è davvero fondamentale.

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Ho pensato, allora, che potremmo provare a fare un gioco: facciamo una lista dei “Poi Vorrei” più importanti per i ciclisti e immaginiamo insieme come sarà più bello andare in bicicletta, poi, quando tutto sarà alle spalle…

Poi Vorrei… andare in bicicletta in gruppo, metterci in mezzo alla strada e farci gridare contro dagli automobilisti
E’ vero che andare in bicicletta è consentito più o meno in tutta Italia (almeno finora…) ma bisogna uscire da soli, o al massimo in due, rimanendo a distanza.
Uscire con il proprio gruppo di amici, invadendo la carreggiata, sfidandosi (e sfottendosi) a vicenda, ora, sembra proprio impraticabile.
E anche litigare con gli automobilisti che non ci sopportano quando pedaliamo affiancati diventa qualcosa da rimpiangere…

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Trek Media Camp, Battaglia, Italy. July 2019

Poi Vorrei… fermarmi al bar durante le uscite lunghe
In alcune zone - le cosiddette zone rosse o arancioni, dove le restrizioni sono più rigide - i bar sono chiusi o effettuano soltanto l’asporto. Sembra una cosa da nulla ma quelle pause al bar per “ricaricare le batterie” erano parte integrante del divertimento, davano più gusto all’uscita domenicale.
Un amico ciclista mi ha confessato: «A volte esco in bici solo per la pausa al bar! Del resto, è l’unico modo che ho per riflettere un po’ in tranquillità.»

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Poi Vorrei… partecipare a una gara
Gli organizzatori di gare stanno provando a programmare la stagione ma ancora troppe sono le incertezze: cosa succederà tra un mese? Ci si potrà spostare da una regione all’altra?
Alcuni preferiscono rimandare oppure non riescono a sostenere i costi organizzativi e logistici.
Di gare quindi ce ne sono poche e per chi è un agonista e desidera attaccare di nuovo il numero alla bici sono tempi duri…

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La partenza - Sportful Dolomiti Race - Granfondo ciclistica Feltre

Poi Vorrei… girare tra gli stand, vedere tutte le bici nuove che non potrò permettermi e provarne una
Possiamo già immaginare - anche se speriamo di no - che le fiere, le esposizioni, i festival di questa primavera ed estate saranno in buona parte rimandati o annullati. E con essi anche il piacere di passeggiare tra gli stand dei principali produttori di biciclette, di componenti, di abbigliamento per riempirsi gli occhi delle ultime novità, insieme a tanti altri appassionati.
Si sopravvive anche a questo, per carità, ma di certo è un’ulteriore assenza in un panorama già abbastanza deprivato.

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Italian Bike Festival a Rimini

Poi Vorrei… organizzare una cena al ristorante con i miei amici della bicicletta
E’ forse il desiderio più semplice, quello più facile da realizzare, quello che davamo per scontato.
E invece, da quanto tempo le cene al ristorante non sono più possibili? Io non lo ricordo neanche più…
Certo, rinunciarvi è un sacrificio più che sopportabile, però… quante amicizie nate e consolidate a tavola? Quanti traguardi festeggiati? Quante chiacchiere, quante idee, quanta condivisione!

Poi Vorrei… fare un viaggio in bicicletta
C’è chi la bici la vede come una compagna di viaggio, anzi di esplorazione, un mezzo di trasporto ancestrale ma sempre affascinante.
Fare un viaggio a tappe in bicicletta, portandosi dietro solo l’essenziale, è un modo per ritrovare se stessi, riscoprire il rapporto con la natura e, perché no, anche per ringraziare la Vita.
Poi, sarà forse il modo migliore per girare, finalmente, pagina.

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E ora, volete aggiungere i vostri Poi Vorrei?

Vi piacciono le storie dove le due ruote sono protagoniste? Qui trovate tutte le nostre Storie di strada.



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Sull'autore
Veronica Micozzi

Mi piace leggere, scrivere, ascoltare. Mi piacciono le storie. Mi piace lo sport. Mi piacciono le novità. Mi piace la sana follia che anima i seguaci della bici. E credo di aver capito perché vi (ci) piace tanto la bicicletta, al di là della tecnica, delle capacità, dell’agonismo: è per quella libertà, o illusione, di poter andare ovunque, di poter raggiungere qualsiasi vetta, di poter superare i propri limiti che solo le due ruote sanno regalarti…

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