Borracce e portaborraccia per chi pedala in gravel (e con le sacche)

Nicola Checcarelli
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Borracce e portaborraccia per chi pedala in gravel (e con le sacche)

Nicola Checcarelli
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Perché fare un articolo su borracce e portaborraccia per chi pedala in gravel?
La riposta è semplice: perché si tratta di un aspetto spesso sottovalutato, ma che può influire in modo significativo (in positivo o in negativo) sull’esperienza di pedalata, soprattutto per chi fa bikepacking o comunque usa le borse da telaio.
E perché, chiaramente, le esigenze di chi va in gravel sono diverse da chi va su strada.

borracce e portaborraccia per chi pedala in gravel
Foto Lapierre Bikes

Abbiamo approfondito l’argomento insieme ad Elite, una delle aziende leader del settore, che ha in gamma diversi prodotti e accessori che si adattano in modo specifico all’uso gravel.

Di seguito vediamo quali sono i principali aspetti da considerare e perché possono migliorare l’esperienza d’uso. Ai più esperti sembreranno banali, ma spesso quando si acquista una gravel non ci si pensa e se ne capisce l’importanza solo quando si presenta “il problema”…

L’importanza dell’inserimento laterale

L’inserimento/estrazione laterale della borraccia è un aspetto chiave per chi fa bikepacking o utilizza borse o sacche posizionate sotto al tubo orizzontale. Ci è capitato spesso, infatti, di vedere appassionati di gravel costretti a fermarsi per bere perché non riuscivano ad estrarre la borraccia a causa del poco spazio a disposizione.

L’ingresso laterale permette di “recuperare spazio”. Per i telai di taglia medio/piccola è indispensabile per poter usare 2 borracce da 500 ml senza problemi (550 ml nel caso di borracce Elite). Nel caso di taglie più grandi, come in queste foto, darà addirittura la possibilità di usare borracce da 750 ml anche con le borse sotto il tubo orizzontale. Un bel vantaggio, soprattutto per chi fa percorsi piuttosto impervi, dove trovare fontanelle o punti per rifocillarsi è raro.

Questa soluzione non è utile solo per chi usa le borse, ma diventa indispensabile per tutti coloro che hanno biciclette di taglie molto piccole, a prescindere che si tratti di gravel, strada o Mtb.

Inoltre, l’ingresso laterale può rendere più semplice e veloce il reinserimento della borraccia dopo aver bevuto, aspetto utile nei tratti sconnessi anche sotto il punto di vista della sicurezza.

Tra i portaborraccia con ingresso laterale vi segnaliamo il nuovo Ambo, che ha la particolarità di avere una gabbia reversibile che permette di personalizzare il lato di ingresso/estrazione della borraccia. Ne abbiamo parlato QUI in modo specifico.

Anche il Prism e il Prism Carbon (foto sotto) sono dotati di ingresso laterale, ma in questo caso il lato di estrazione va scelto in fase di acquisto.

La tenuta viene prima della leggerezza

Il gravel può essere interpretato in tanti modi, ma vibrazioni e sconnessioni più o meno accentuante prima o poi le dobbiamo affrontare tutti. Un buon portaborraccia per la bici gravel deve avere un’elevata capacità di ritenzione. Una borraccia che salta ogni volta che si prende uno scossone violento non è sicuramente un buon modo per godersi l’uscita in gravel. E vi assicuriamo che tra un prodotto e l’altro ci sono differenze notevoli in questo senso.

Di recente Elite ha lanciato Struka, che massimizza la tenuta e rende praticamente impossibile il salto di borraccia grazie ad un sistema di ritenzione con rotore. Ne abbiamo parlato QUI.

Questo sistema permette di variare anche il diametro delle borracce compatibili, garantendo un fit ottimale anche con le bottigliette d’acqua da 500 ml, che magari possono rappresentare una soluzione d’emergenza durante lunghi viaggi in gravel.

Un ottimo livello di ritenzione è garantito anche da T-Race, T-Race Carbon e Cannibal XC, tanto che quest’ultimo è stato spesso utilizzato dai Pro’ per la Strade Bianche o le Classiche del Nord.
Questi 3 modelli, tra l’altro, pur non avendo un ingresso laterale, hanno comunque una forma che rende più semplice e veloce l’estrazione della borraccia, anche con angolazioni superiori rispetto al solito.

Cannibal XC e T-Race Carbon, sono tra le scelte più frequenti di Mattia De Marchi, uno che di gravel ne sa. Qui sotto vedete la foto della sua Basso Palta per il mondiale Gravel 2023 equipaggiata con i Cannibal XC.

Borracce? Una soluzione semplice contro lo sporco…

D’estate la polvere, d’inverno il fango. Bere da una borraccia sporca non è mai piacevole.
Ecco perché un dettaglio semplice come il tappo di protezione della valvola può rendere l’esperienza in gravel (o Mtb) molto più piacevole. Tappo che in realtà è utile anche sulla bici da corsa, almeno nei mesi invernali, quando spesso capita di pedalare su strade sporche e bagnate.

Nel caso di Elite, volendo, non c’è nemmeno bisogno di cambiare le borracce che si usano abitualmente, poiché i tappi vengono venduti anche separatamente e possono quindi essere aggiunti in un secondo momento.  Li trovate come accessori sullo shop Elite, almeno per i modelli di borraccia più diffusi.

QUI trovate quello per la Fly a 0,90 euro.
QUI quello per la Jet a 0,85 euro.

Per quanto riguarda le caratteristiche delle borracce, non ci sono altre cose particolari da segnalare. 
L’unico consiglio aggiuntivo può essere quello di privilegiare borracce con maggiore capienza (750 ml anziché 500 o 550 ml) e magari di averne almeno una termica. Questo perché, come abbiamo già accennato in precedenza, in gravel può essere più difficile trovare dei punti in cui rifocillarsi e avere una scorta extra in alcune situazioni fa comodo.

Borracce e portaborraccia per chi pedala in gravel: in sintesi

  • • Scegliere un portaborraccia con estrazione laterale: è utile sempre, è indispensabile per chi pedala con le borse o ha telai piccoli (non solo gravel)
  • • Privilegiare ritenzione e robustezza rispetto alla leggerezza
  • • Scegliere borracce con tappo di protezione, in modo da bere da una valvola sempre pulita

Per maggiori informazioni su Elite: elite-it.com/it

Qui sotto, invece, trovate un articolo e un video in cui vi mostriamo passo dopo passo come nasce una borraccia:

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Sull'autore
Nicola Checcarelli

Passione infinita per la bici da strada. Il nostro claim rappresenta perfettamente il mio amore per le due ruote e, in particolare, per la bici da corsa. Ho iniziato a pedalare da bambino e non ho più smesso. Ho avuto la fortuna di fare della bici il mio lavoro, ricoprendo vari ruoli in testate di settore, in Regione Umbria per la promozione del turismo in bici, in negozi specializzati. Con BiciDaStrada.it voglio trasmettervi tutta la mia passione per le due ruote.

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