La posizione in sella sulla bici gravel deve essere modificata rispetto alla bici da corsa? Posso mantenere la stessa impostazione o devo intervenire su alcuni parametri visto che serve trovare un compromesso tra prestazioni, comfort e guidabilità sullo sterrato?
Sono domande che sentiamo con sempre maggiore frequenza e la cosa non ci sorprende, visto che il movimento gravel continua a crescere e che sono sempre più gli stradisti che acquistano una gravel come seconda bici. Anzi, c’è pure chi abbandona definitivamente la specialissima a favore della gravel, soprattutto per stare più lontani dal traffico.
In questo articolo abbiamo provato a concentrare alcuni consigli per facilitare il passaggio da bici da corsa a bici gravel, dove di solito l’aerodinamica conta meno del comfort e la corretta impostazione aiuta anche ad avere più sicurezza sullo sterrato. Lo abbiamo fatto con l’aiuto di Massimo Iafisco (foto in basso), biomeccanico e titolare dei centri imfit.
Prima di iniziare, per evitare equivoci e critiche, sono d’obbligo un paio di premesse.
In primo luogo, gli aspetti da considerare sono tantissimi e in ambito biomeccanico non ci sono regole universali che vanno bene per tutti. I consigli che troverete sono generici, utili soprattutto a chi si avvicina alla gravel bike per la prima volta e non sa come e quanto la utilizzerà. Se pensate di usarla in modo assiduo, magari anche per fare qualche gara, o dopo le prime uscite non vi sentite per nulla a vostro agio, la cosa più giusta da fare è rivolgersi ad un bravo biomeccanico.
In secondo luogo, sul mercato si trovano modelli estremamente diversi tra loro. Alcuni hanno geometrie simili alla bici da corsa, altre sono più vicine alla Mtb. La destinazione d’uso è molto diversa ed è chiaro che anche l’assetto in sella dovrà essere adeguato.
Partiamo dall’altezza sella…
La prima cosa da regolare quando si imposta la posizione sulla bici gravel è l’altezza della sella. Su questo aspetto se ne sentono di cotte e di crude, ma la verità è che, a parità di lunghezza della pedivella, la cosa più sensata è quella di ripartire dallo stesso valore usato sulla bici da corsa.
Scarpe e pedali da Mtb sono in genere un po’ “più alti” (cioè la distanza tra piede e asse del pedale è maggiore) e dunque l’angolo di estensione del ginocchio risulterà più chiuso. In soldoni, sarà come pedalare con la sella leggermente più bassa, ma questo vi consentirà un maggiore controllo sullo sconnesso e vi aiuterà a salire e scendere meglio in caso di bisogno.
L’arretramento sella, invece, può essere ridotto di qualche mm, senza raggiungere le estremizzazioni che si vedono sulle Mtb più moderne.
Pedalare più sopra il movimento centrale vi aiuterà a bilanciare meglio i pesi, a superare con più facilità gli ostacoli e le pendenze estreme.
Pedivelle e posizione delle tacchette
Lunghezza delle pedivelle e posizionamento delle tacchette sono parametri un po’ più tecnici. Per i meno esperti il consiglio è di utilizzare le stesse impostazioni della bici da corsa. Con il tempo, specie se percorrete spesso tratti molto scassati, potreste valutare due adattamenti:
- montare pedivelle più corte rispetto alla bici da corsa, che vi consentiranno una pedalata più rotonda e quindi maggior facilità nel superare gli ostacoli. Inoltre, ridurranno il rischio di impattare con i pedali su sassi o radici in tratti particolarmente tecnici.
- arretrare leggermente le tacchette (pedalare più di pianta) in modo da avere maggiore stabilità in fase di spinta ed evitare di andare in dorsiflessione con la caviglia. Questo espediente può garantire un po’ più di spinta sui tratti di salita molto ripida e aiutare nel superamento degli ostacoli.
Dislivello e distanza sella manubrio
Per la maggior parte degli utenti sulla bici gravel è più importante privilegiare il comfort e la guidabilità piuttosto che l’aerodinamica. Per questo il consiglio generale è quello di ridurre la distanza e il dislivello sella manubrio.
Stare un po’ più corti vi consentirà di essere più comodi, ma soprattutto di avere maggiore maneggevolezza nel misto stretto e un migliore controllo della bici, grazie ad una più equilibrata distribuzione dei pesi.
Essere più corti, inoltre, permette anche di sfruttare con più facilità le braccia come “ammortizzatori”, come si fa di solito in fuoristrada.
Il discorso può essere leggermente diverso per chi intende il gravel in modo agonistico.
In questo caso l’aerodinamica continua a mantenere una certa importanza e quindi la posizione sul manubrio può rimanere più simile a quella della bici da corsa.
Adattamenti in un verso o nell’altro potrebbero essere richiesti in base al tipo di percorso (più sconnesso o più scorrevole).
Tipo di sella e larghezza del manubrio
Concludiamo con due aspetti che non riguardano direttamente la posizione in bici, ma che possono influire in modo importante su comfort e feeling di guida: la scelta della sella e del tipo di manubrio.
Per quanto riguarda la sella, potreste optare per modelli specifici per l’off-road, un po’ più imbottiti e quindi comodi sui fondi sconnessi. Larghezza, forma e tipologia, invece, non andrebbero cambiate rispetto al modello utilizzato su strada, anche se questa rimane una scelta personale.
In merito al manubrio, di partenza sulla gravel potreste adottare una piega leggermente più larga per avere maggior stabilità nei tratti di discesa sconnessa.
La scelta del modello dipende anche dall’utilizzo. Se affrontate con frequenza discese sterrate e tecniche, i manubri specifici da gravel, con flare accentuati (parte bassa della piega molto più larga rispetto a quella alta) possono risultare una soluzione vincente.
Se invece fate gare, preferite percorsi veloci e scorrevoli, un flare appena accennato è più che sufficiente (un paio di cm di differenza tra parte alte e parte bassa della piega).
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Sull'autore
Nicola Checcarelli
Passione infinita per la bici da strada. Il nostro claim rappresenta perfettamente il mio amore per le due ruote e, in particolare, per la bici da corsa. Ho iniziato a pedalare da bambino e non ho più smesso. Ho avuto la fortuna di fare della bici il mio lavoro, ricoprendo vari ruoli in testate di settore, in Regione Umbria per la promozione del turismo in bici, in negozi specializzati. Con BiciDaStrada.it voglio trasmettervi tutta la mia passione per le due ruote.