Quali prospettive per Italian Bike Festival? A tu per tu con l'organizzazione

Giovanni Bettini
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Quali prospettive per Italian Bike Festival? A tu per tu con l'organizzazione

Giovanni Bettini
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La bicicletta, in ogni sua forma, come denominatore comune.
Italian Bike Festival (IBF) anche nel 2022 ha saputo confermare e rilanciare quella voglia di ciclismo che negli ultimi anni per diversi motivi ha finito per contagiare e riconquistare un po' tutti. Grandi e piccini, appassionati di ogni genere e grado.

Un successo atteso, sperato, confermato, ma non scontato.
Alla luce di questa nuova visione ci siamo chiesti: quali sono ora le prospettive per Italian Bike Festival?

prospettive per Italian Bike Festival

La quinta edizione andata in scena da venerdì 9 a domenica 11 settembre 2022 ha segnato un punto di svolta.
Il Misano World Circuit "Marco Simoncelli" (MWC) in meno di una settimana dalle emozioni del Motomondiale ha saputo cambiare in fretta il suo abito a due ruote per diventare una vera e propria cittadella della bicicletta.
Oltre 42.000 visitatori, 12.000 sessioni bike test, 500 marchi esposti e rappresentati da ben 300 aziende: risultati notevoli.

QUI tutti i numeri dell'edizione 2022.



La domanda chiave di questo articolo si affaccia sul futuro prossimo di questo evento, ma non solo.
Perché i giorni di IBF sono diventati oramai l'occasione giusta per capire che aria tira e sentire il polso dell'intero movimento ciclistico ben oltre il mero lato commerciale.
A tal proposito abbiamo fatto quattro chiacchiere con Francesco Ferrario (foto sotto), fondatore e direttore commerciale di Taking Off S.r.l. società che dal 2018 organizza Italian Bike Festival.

prospettive per Italian Bike Festival

- Andiamo subito al dunque: quali prospettive per Italian Bike Festival?
- L'obiettivo è quello di diventare ancora di più l'evento di riferimento per il mercato italiano. Un'affermazione forse scontata che però si realizza solo incrociando diverse dimensioni: le tendenze del mercato, le esigenze delle Aziende e del pubblico che è il vero protagonista di IBF. Desideriamo rivolgerci ad una platea sempre più vasta: dall'agonista fino all'appassionato che si è appena avvicinato a questo mondo e che ha riscoperto la bici per muoversi in città o per vivere al meglio le proprie vacanze. Non da ultimo vogliamo essere sempre più vicini al mondo della disabilità, quindi, spazio ad aziende e proposte dedicate. Ad IBF ogni tipo di utente deve trovare ciò che gli interessa. In seconda battuta stiamo lavorando per dare all'evento un respiro ancora più internazionale con attività di promozione mirate a livello europeo.

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- Anche il prossimo anno IBF seguirà la settimana del Motomondiale. State pensando ad un ponte tra queste due realtà?
- Al momento no anche se i due eventi viaggiano in parallelo perché la loro collocazione ravvicinata permette al territorio di vivere in maniera più intensa la fine dell'estate. Mi riferisco agli alberghi ed al relativo indotto. Il ciclismo, inoltre, è una delle attività alternative preferite dai piloti e quest'anno alcuni profili della Moto3 e della Moto2 hanno deciso di rimanere un po' di più a Misano per via di questa loro passione che li lega ad alcuni marchi del settore. Michele Pirro, ad esempio, dopo il fine settimana in MotoGp con la Ducati ha "tirato dritto" partecipato a La Gialla Cycling.

prospettive per Italian Bike Festival

Michele Pirro (a sinistra) con Claudio Chiappucci, Mario Cipollini, Gianni Bugno e l'ex pilota Marco Melandri alla partenza de La Gialla GF Strada.

- Per alcuni addetti ai lavori questa concomitanza crea qualche disagio sotto il punto di vista logistico ed organizzativo. Voi cosa rispondete?
- La prima edizione al Misano World Circuit ha segnato un nuovo capitolo della nostra giovane storia iniziata nel 2018. Per noi si è trattato un vero e proprio "anno zero", utile per mettere a punto alcuni meccanismi. A mente fredda ci siamo accorti di alcuni dettagli da migliorare. L'esperienza di quest'anno è stata un'ottima palestra: per noi, ma anche per la società che gestisce l'autodromo (Santa Monica S.p.A., ndr).

- Il successo anche se atteso non è mai scontato. Ti aspettavi questi numeri?
- Sì e non ne faccio mistero. Giocavamo comunque in casa perché distanti poco più di 20 km da Rimini e dal Parco Fellini che ha ospitato IBF fino allo scorso anno. Sono rimasto sorpreso dal numero di visitatori totali, ma sopratutto dai quasi 5.000 visitatori B2B: negozianti, distributori, addetti del settore commerciale, bike hotel, tour operator, etc.

prospettive per Italian Bike Festival

- Il contesto di una fiera (vedi Eurobike) propone ancora luoghi e format adeguati alle esigenze del pubblico e delle aziende?
- Ci sono alcune variabili che devono essere prese in considerazione. Il contesto, il periodo dell'anno, la filosofia che l'organizzatore vuole dare alla propria rassegna. Alcuni eventi possono trovare la giusta collocazione all'interno di un polo fieristico: penso a Velofollies in Belgio, ad esempio, che ha un'attenzione particolare per gli operatori del settore. La nostra attitudine è quella di proporre eventi all'aperto caratterizzati da uno stile più informale che spinge ogni tipo di utente ad avvicinarsi alle aziende. Questa soluzione, ad oggi, sembra essere quella giusta per il nostro mercato.

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- Il legame con il Misano World Circuit (MWC) sembra difficile da rompere... Confermi?
- Confermo. L'autodromo è diventato a tutti gli effetti la casa delle due ruote e finché la tendenza citata sopra saprà premiarci il Misano World Circuit sarà il nostro punto di riferimento. Chiaro, se le carte in tavole e le esigenze dovessero mutare saremo pronti a valutare altre soluzioni. Difficile però fare previsioni alla luce di questo particolare momento storico.

prospettive per Italian Bike Festival

- Parco Fellini di Rimini e MWC. Quali differenze sotto il punto di vista organizzativo?
- Il circuito di Misano è una realtà abituata ad avere a che fare con i grandi eventi. Tante soluzioni sono a portata di mano. Penso ai parcheggi, ai bagni, all'accesso alla corrente elettrica, alla pista che permette ai bike test di essere eseguiti in un luogo esclusivo e sicuro. Questa collocazione dà un vantaggio logistico non da poco e permette di convogliare tempo e risorse (non solo economiche) su altri aspetti.

- Novità per il prossimo anno?
- Il format IBF viene confermato così come le esibizioni. A cambiare è il palinsesto gare La Gialla Cycling...

prospettive per Italian Bike Festival

- Puoi darci qualche anticipazione?
- Confermata la granfondo strada. Massimo 1.000 partecipanti e percorso unico: 100 Km e 1.760 metri di dislivello. Ci sarà poi l'esordio de La Gialla "Cicloturistica", pedalata di 60 km e 500 metri di dislivello e de La Gialla "Gravel" (60km con 1.200 d+). Numero chiuso fissato a 500 partecipanti per entrambi gli eventi. La Gialla "Gravel" non prevede classifiche, solo un tempo massimo ed una traccia GPS da rispettare. Confermati anche gli eventi strada dedicati ai più giovani: Junior Trophy (cat. Giovanissimi) e Tipo Pista (Esordienti e Allievi). Nel 2023 ci saranno anche due nuove prove Mtb: XC Eliminator e XCC Short Track che si terranno su un tracciato dedicato. Abbiamo messo in standby la granfondo Mtb nonostante i quasi 450 partecipanti di quest'anno. Nel 2023 ci sarà in concomitanza la Rampiconero a Camerano (An), una gara storica che va rispettata. Inutile farsi la guerra.

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- L'evento continuerà ad essere sempre gratuito previa registrazione?

- Certamente, così come i parcheggi. Queste prospettive per Italian Bike Festival sono fondamentali.

- Andiamo oltre: parliamo di ciclismo italiano a tutto tondo. In che condizione è il nostro movimento?
- Il Covid e la riscoperta della bicicletta come attrezzo sportivo e mezzo di trasporto in ambito urbano hanno generato un aumento delle vendite e di conseguenza il bacino d'utenza si è notevolmente allargato. Stiamo vivendo per certi aspetti una nuova primavera e davanti ai nostri occhi abbiamo occasioni ed opportunità importanti per dar vita ad una nuova cultura del ciclismo e della bicicletta.

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- Tre priorità in ordine d'importanza rendere possibile questo cambiamento.
- Sicurezza prima di tutto. Questo è uno dei motivi che ha allontanato un bel po' di appassionati dal mondo delle granfondo. A seguire metto la cultura ciclabile. Durante i giorni di Eurobike a Francoforte ho avuto modo di osservare il rapporto tra tutti gli utenti della strada con particolare attenzione alle auto ed ai ciclisti che spesso condividono la medesima sede stradale. Solo la segnaletica orizzontale a distinguere i relativi percorsi. Ho notato un rispetto reciproco ineccepibile, figlio di un'educazione che parte dalla base e che coinvolge le istituzioni ad ogni livello. Infine il cicloturismo, i viaggi in bici ed i relativi servizi. L'Italia offre potenzialità enormi in questo comparto che ancora non è così sviluppato.

prospettive per Italian Bike Festival

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La squadra di Taking Off S.r.l.. Da sinistra Francesco Ferrario, Lucrezia Sacchi (marketing director) e Fabrizio Ravasio (managing director).

Per maggiori informazioni: italianbikefestival.net

L'edizione 2023 di Italian Bike Festival è in programma dal 15 al 17 settembre al Misano World Circuit. Qui sotto tutti i dettagli.

Italian Bike Festival 2023: ufficializzate già le date, confermata la location



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Sull'autore
Giovanni Bettini

"I poveri sono matti" diceva Zavattini. Anche i ciclisti oserei dire. Sono diventato "pazzo" guardando Marco Pantani al Tour de France 1997 anche se a dire il vero qualcosa dentro si era già mosso con la mitica tappa di Chiappucci al Sestriere. Prima le gare poi le esperienze in alcune aziende del settore e le collaborazioni con le testate specializzate. La bici da strada è passione. E attenzione: passione deriva dal greco pathos, sofferenza e grande emozione.

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