Quanti watt servono per vincere la Sanremo? La gara di Van Aert ai raggi X
Nicola Checcarelli
Quanti watt servono per vincere la Sanremo? La gara di Van Aert ai raggi X
Nicola Checcarelli
Quanti watt servono per vincere la Sanremo?
Dopo aver sviscerato i dati di potenza di van Aert alla Strade Bianche, grazie alle informazioni fornite da Velon.cc andiamo ad analizzare la prestazione del belga alla Milano-Sanremo.
Partiamo dal vittorioso sprint su Alaphilippe.
Negli ultimi 20 secondi di gara van Aert ha espresso una potenza media di 1.070 watt, con un picco di 1.520 watt e una velocità di punta di 60,9 km/h.
Non sono dati straordinari in senso assoluto, ma che diventano tali se consideriamo che è il belga è stato capace di esprimere un tale picco di potenza dopo oltre 7 ore 30’ di gara e, soprattutto, dopo aver percorso gli ultimi 15 minuti quasi sempre al massimo dello sforzo.
Per fare un confronto, un velocista di altissimo livello negli arrivi in volata di un Grande Giro è in grado di toccare valori compresi tra i 1.800 ed i 2.000 watt, ma lo fa sfruttando il lavoro dei compagni e dopo essersi “nascosto” quasi sempre nella pancia del gruppo.
A nostro avviso, però, il vero capolavoro van Vaert lo ha compiuto sul Poggio per tenere testa al violento attacco di Alaphilippe, che ha dato fondo a tutte le sue energie per distanziarlo.
Negli ultimi 78 secondi del Poggio (in pratica a partire dallo scatto di Nibali), van Aert ha espresso una potenza media di 670 watt!
Strava ci fornisce ancora qualche dato in più per capire la portata dell’azione di Alaphilippe e van Aert: l’ultima parte del Poggio (1,6 km al 3% di pendenza media, ma che contiene al suo interno anche la sezione più dura della salita) è stata percorsa a 43,3 km/h di media.
Se siete curiosi di avere qualche dato in più, QUI trovate la Sanremo di van Aert su Strava.
I dati del francese, che non ha un profilo pubblico su Strava, in questo caso sarebbero ancora più formidabili, visto che è riuscito a scollinare con circa 5 secondi di vantaggio.
La differenza tra i due, però, è che Alaphilippe probabilmente ha dato fondo a tutte le sue energie, come se l’arrivo fosse posto proprio in cima al Poggio, mentre van Aert ha tenuto ancora quel briciolo di margine che poi gli ha permesso di essere più lucido in discesa e vincere in volata.
Interessante, infine, anche il dato relativo alla cadenza di pedalata di van Aert, che è stata di 100 rpm nell’ultimo tratto del Poggio e di 89 nel corso di tutta la gara. Praticamente identica a quella tenuta alle Strade Bianche, in cui aveva chiuso con 90 rpm media.
Evidentemente è questo il range di pedalata con cui riesce ad esprimersi al meglio.
Infine, facciamo una considerazione sulla potenza media nell’arco di tutta la Milano-Sanremo, che è stata di 215 watt.
Decisamente più bassa rispetto alle Strade Bianche, in cui era stata di 275 watt.
Questa discrepanza è dovuta al fatto che si tratta di due gare molto diverse tra loro.
Più breve, ma molto più dura, la Strade Bianche, dove il percorso e il caldo hanno portato ad una selezione naturale.
Molto più lunga, ma meno impegnativa la Milano-Sanremo.
Per vincere la Classicissima è importante risparmiare più energie possibili fino alla Cipressa, in modo da avere l’esplosività necessaria per provare l’azione decisiva in finale di gara (come in effetti è successo).
A tal proposito, vi facciamo notare come sia van Aert che Alaphilippe abbiano pedalato in quella che Velon.cc definisce Red Zone (cioè la zona di potenza vicina ai propri valori massimali) solo una minima percentuale di gara: il 3% van Aert e l’1% Alaphilippe (vedi foto sotto).
QUI trovate i dati di van Aert alle Strade Bianche.
Mentre QUI tutti gli articoli dedicati all'allenamento con la potenza.
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Sull'autore
Nicola Checcarelli
Passione infinita per la bici da strada. Il nostro claim rappresenta perfettamente il mio amore per le due ruote e, in particolare, per la bici da corsa. Ho iniziato a pedalare da bambino e non ho più smesso. Ho avuto la fortuna di fare della bici il mio lavoro, ricoprendo vari ruoli in testate di settore, in Regione Umbria per la promozione del turismo in bici, in negozi specializzati. Con BiciDaStrada.it voglio trasmettervi tutta la mia passione per le due ruote.