Come va la Trek Emonda 4 anni dopo averla usata la prima volta?
In questo lasso di tempo ci sono state innovazioni tecniche significative da renderla “obsoleta”? Ovvero, in termini più generici, quanto invecchia velocemente una bicicletta e quali considerazione tecniche e commerciali ci sono da fare dopo qualche anno? 

La Trek Emonda SLR è la “mia” bici personale, quella che normalmente utilizzo per testare ruote, gomme e altri componenti. Perché per provare in modo oggettivo un componente devi farlo sempre sulla stessa bicicletta. Se cambi in continuazione diventa difficile valutare se certe sensazioni sono legate alla nuova bici oppure al componente in test.

Come va la Trek Emonda 4 anni dopo

Ed è una bici che ancora mi piace molto, tanto che ogni volta che concludo un test e riprendo la “mia” Trek Emonda SLR mi sorprendo di quanto vada bene.
Vuoi perché nel tempo ho perfezionato le misure e ho personalizzato i componenti, in questi anni poche bici in prova mi hanno fatto venire la tentazione di cambiarla.
Magari tra un po’ di tempo la sostituirò, ma probabilmente lo farò più per motivi “lavorativi” che per reali esigenze tecniche…

Con queste considerazioni penso di aver già risposto alla domanda del titolo, ma andiamo più in profondità…

Perché ancora mi piace molto

Senza tanti giri di parole, la Trek Emonda SLR mi piace ancora molto perché è una bici versatile.
E’ aerodinamica quanto basta, ma senza forme estreme e senza sacrificare la leggerezza.
E’ reattiva, ma non scomoda, soprattutto con ruote e gomme giuste.
Non è al livello delle bici endurance, ma è divertente da guidare e ha geometrie equilibrate.
Può essere orientata più alla salita o alla velocità semplicemente scegliendo dei set di ruote con profilo e caratteristiche diverse.

Come va la Trek Emonda 4 anni dopo

Insomma, è la tipologia di bici che consiglierei ad un amico che non può permettersi due modelli diversi (come la buona parte degli appassionati), vuole una bici buona per fare tutto, performante, ma non estrema.
E in più, senza falsa ipocrisia, in questi anni i prezzi sono saliti alle stelle e per fare un prodotto dello stesso livello oggi sarebbe necessario spendere cifre molto più alte rispetto a solo 4 anni fa…

L’unica piccola critica che mi sento di farle riguarda il reggisella. Non tanto per l’aspetto estetico, che è soggettivo, ma per le conchiglie di fissaggio della sella: col tempo si bloccano sul reggisella e ogni volta che necessito di modificare l’inclinazione devo armarmi di pazienza e smontarle completamente. Un problema che, in realtà, riguarda molti dei reggisella con questa tipologia di serraggio, anche di altri brand, e che in parte può essere risolto usando della pasta grippante per il carbonio.

Geometrie

Il feeling con una bici dipende molto anche dalle geometrie e da come quelle geometrie si adattano al nostro fisico.

Spendo due parole specifiche su questo aspetto, perché vale la pena sottolineare che tra le bici da competizione, la Trek Emonda è una delle meno “cattive”, con un rapporto stack to reach in taglia 56 di 1,439.
Visto che non tutti abbiamo la fisicità e la flessibilità dei Pro’, anche questo è un aspetto da non dimenticare quando scegliamo una bicicletta.

Prendendo spunto da questa considerazione, il consiglio generale che mi sento di dare quando acquistiamo una nuova bici, oltre che valutare l’estetica e il peso, è proprio quello di tenere conto di quanto le geometrie siano adatte alle nostre esigenze. Perché ha poco senso comprare la bici che più ci piace, ma poi non riuscire a starci comodi sopra…

Il “mio” allestimento

La bici che vedete in queste foto è montata con gruppo Shimano Dura Ace Di2 a 12 velocità, ruote Shimano C36, sella Specialized Romin Evo Mirror, attacco Deda Superbox DCR da 110 mm e piega Deda Superzero da 40 mm, che mi piace perché ha un’impugnatura aero ma non esagerata.

Come va la Trek Emonda 4 anni dopo

Ormai, come forse sapete, faccio fatica a rinunciare alla configurazione tubeless.
Le gomme che uso abitualmente sono le 700×28. Si tratta del passaggio ruota massimo dichiarato da Trek, ma in realtà l’ho usata anche con gomme da 30 mm montate su ruote con canale da 25 mm senza alcun problema.

Come va la Trek Emonda 4 anni dopo

Come va la Trek Emonda 4 anni dopo
Come si presenta il passaggio ruota con gomme da 28 montate su ruote con canale da 21 mm.

La scelta di non montare il cockpit integrato è stata fatta soprattutto per motivi di praticità, ma a mio avviso manubrio e attacco separati offrono anche un po’ più di comfort (con differenze da modello a modello).

In merito alle ruote, la scelta era ricaduta sulle Dura Ace C36 per l’equilibrio tra rigidità e leggerezza, ma anche perché dotate di un profilo non troppo alto da poter essere utilizzato in ogni situazione, senza sacrificare troppo l’estetica.
Devo dire, però, che con il comfort e la facilità di guida offerte dalle ruote di ultima generazione, sto pensando di passare ad un profilo più alto.
Ne avevamo parlato nel video qui sotto:

Peso

Il peso dichiarato del telaio è di circa 700 grammi. Nel 2020, quando fu lanciata, la Trek Emonda SLR era uno dei telai con passaggio cavi integrato più leggeri sul mercato.
Nel frattempo la tecnologia è andata avanti e oggi ci sono telai anche più leggeri, ma nel complesso rimane un mezzo dal peso contenuto.

Nell’allestimento che vi ho descritto, senza pedali e portaborraccia, il peso in misura 56 è di 6,980 kg. E il montaggio non è tiratissimo, anche se top di gamma: il manubrio non è integrato, la combinazione di rapporti 54-40 e 11-34 è una delle più pesanti e non ci sono componenti superleggeri.

Come va la Trek Emonda 4 anni dopo

Volendo, si potrebbe scendere come minimo di altri 200-300 grammi, ma personalmente penso che quando hai una bici intorno ai 7 kg è meglio privilegiare affidabilità e rigidità, piuttosto che cercare ulteriori estremizzazioni sul peso…

Quanto invecchia velocemente una bici?

Si tratta di una domanda a cui è difficile rispondere in modo definitivo, ma attorno alla quale si possono fare alcune considerazioni interessanti.

Se parliamo di usura, i telai in carbonio hanno potenzialmente una vita infinita, nel senso che al contrario di altri materiali (come l’alluminio) non perdono le loro caratteristiche nel tempo. Di questo aspetto avevamo parlato in modo approfondito QUI.

Come va la Trek Emonda 4 anni dopo

Diversa è la questione per i ruotismi ed i cuscinetti.
Per mantenere elevate le prestazioni nel tempo è necessario manutenere, e quando serve cambiare catena, cuscinetti di movimento centrale e serie sterzo, oltre che quelli dei mozzi (nel caso di Shimano è fondamentale la manutenzione regolare delle sfere). Solo in questo modo si possono preservare sicurezza, guidabilità e performance nel tempo.

Discorso analogo, ovviamente, va fatto per gomme e sella. Girare con gomme finite aumenta il rischio di forature ed è pure pericoloso. Una sella “sfondata” compromette il comfort. Ne avevamo parlato nel contenuto qui sotto:

Quando cambiare la sella della bici? Tre segnali da non sottovalutare

Il discorso che volevamo fare in questo articolo, però, va oltre l’usura e riguarda l’evoluzione tecnica. In ambito informatico la potremmo chiamare obsolescenza.
Come avete capito la Trek Emonda SLR è una bici che mi piace ancora molto e, tutto sommato, non ha così tanto da invidiare ai modelli usciti quest’anno.

Il mio parere, del tutto personale ma frutto di parecchi anni di esperienza, è che per un appassionato (il discorso è diverso per i professionisti) è difficile percepire differenze significative tra un modello di bici e quello immediatamente successivo. Salvo l’introduzione di tecnologie rivoluzionarie per il settore.
Molto più evidenti, invece, sono le differenze quando il “salto” è di due o più modelli, che nel mercato attuale della bike industry corrispondono a 6-8 anni.

Come va la Trek Emonda 4 anni dopo

Qualche valutazione commerciale

I grandi brand rinnovano i loro modelli ogni 3-4 anni, dunque non è un mistero che nel prossimo futuro dovrebbe arrivare una nuova Trek Emonda. Quest’inverno si è già vista qualche foto rubata…

Ha senso acquistare oggi una Trek Emonda? Dipende.
Se siete “fanatici delle novità” e vi piace pedalare sempre sull’ultimo modello uscito sul mercato, probabilmente no.
Se invece guardiamo al rapporto qualità tecnica/prezzo, allora la risposta è sì.
Anzi, è proprio questo il momento giusto per acquistare. E per prezzo non intendiamo il listino, ma quello che è possibile spuntare al netto degli sconti.
Negli ultimi mesi, infatti, sia sul sito Trek, che presso i Trek Store o i rivenditori ufficiali abbiamo visto prezzi veramente accattivanti su vari prodotti, non solo top di gamma.

Da non dimenticare, infine, il discorso usato. Dopo 4 anni dal lancio è possibile trovare molti modelli di seconda mano. Ancor di più, probabilmente, se ne troveranno dopo l’uscita della nuova versione.
Su usati di alta gamma, in base alle condizioni, è possibile spendere meno della metà del listino, garantendosi un prodotto tecnicamente ancora validissimo.
Dunque è vero che le bici oggi costano tanto, ma muovendosi con oculatezza ci si possono togliere belle soddisfazioni a cifre più umane…

Per maggiori informazioni sulla Trek Emonda e sulle possibili offerte: trekbikes.com