Ricordate il furto subito dalla Nazionale italiana di ciclismo su pista la scorsa settimana a Roubaix?
Gli atleti e tutti i membri della spedizione erano pronti per tornare in Italia dopo la partecipazione ai Mondiali, le bici erano state già caricate sul furgone e invece sono state rubate durante la notte.
Ora, la buona notizia: le bici rubate alla Nazionale azzurra sono state ritrovate!
E'stata la polizia romena a trovare i ladri e la refurtiva: come si apprende da un comunicato apparso sul sito ufficiale, le bici erano state rubate da un gruppo criminale organizzato, dedito al traffico di droghe e al furto aggravato.
I ladri sono stati colti in flagranza di reato mentre cercavano di vendere alcune delle bici rubate in Francia.
La polizia ha ricostruito che quelle bici, per un valore stimato di 600.000 euro, appartenevano "a una squadra di ciclismo che partecipava a una competizione in Francia".
Non si cita direttamente la Nazionale Italiana ma il riferimento è chiaro.
Una conclusione rassicurante, dunque, per un episodio davvero spiacevole, che però purtroppo dimostra come bici rubate possano circolare con una certa facilità da una nazione all'altra, per poi essere vendute sul mercato nero.
Ecco perché, ahimè, i furti sono così diffusi...
Se avremo ulteriori aggiornamenti dalla Federciclismo, ve li comunicheremo.
Qui potete rileggere i nostri articoli sui Mondiali di ciclismo di Roubaix.
E qui gli articoli dedicati al ciclismo du pista.
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Sull'autore
Veronica Micozzi
Mi piace leggere, scrivere, ascoltare. Mi piacciono le storie. Mi piace lo sport. Mi piacciono le novità. Mi piace la sana follia che anima i seguaci della bici. E credo di aver capito perché vi (ci) piace tanto la bicicletta, al di là della tecnica, delle capacità, dell’agonismo: è per quella libertà, o illusione, di poter andare ovunque, di poter raggiungere qualsiasi vetta, di poter superare i propri limiti che solo le due ruote sanno regalarti…