Ruote Roval Alpinist CLX vs Rapide CLX.
Ovvero, una ruota con profilo basso e peso contenuto, pensata in modo specifico per la salita, contro una ruota con profilo molto alto, forma del cerchio più larga, pensata per ottimizzare aerodinamica e velocità.
Questa estate vi abbiamo parlato delle nostre impressioni in sella alla nuova Specialized S-Works Tarmac SL7, equipaggiata con le Roval Rapide CLX (il montaggio di serie per le versioni top di gamma) e di come la bici ci abbia impressionato per scorrevolezza e capacità di mantenere alta la velocità senza particolare fatica.
Merito del nuovo telaio più aerodinamico ma, a nostro avviso, merito soprattutto delle ruote Rapide CLX.
In molti ci avete chiesto un parere sulla Tarmac SL7 montata con ruote meno “estreme” rispetto alle Rapide CLX. Così abbiamo chiesto a Specialized una coppia di Alpinist CLX per effettuare questo confronto e capire come si comporta la Tarmac SL7 con ruote a profilo più basso, cioè nell'allestimento preferito dai Pro' per le tappe di montagna.
Di seguito riportiamo il risultato di questo confronto, sia in termini di sensazioni, sia di dati con una valenza più oggettiva (li trovate nella seconda parte dell'articolo).
Vi consigliamo di continuare a leggere, perché sono emersi risultati decisamente interessanti.
CARATTERISTICHE TECNICHE DELLE RUOTE
Prima di tutto ricordiamo velocemente le caratteristiche tecniche delle ruote, che vi abbiamo presentato in modo più approfondito in questo articolo.
Sia le Alpinist CLX che le Rapide CLX sono dotate di un cerchio in carbonio predisposto esclusivamente per camera d’aria (no tubeless ready).
Una scelta che va un po’ controcorrente, ma che ha permesso di non scendere a compromessi in termini di leggerezza.
Entrambe i modelli, infatti, hanno pesi dichiarati davvero contenuti: 1.284 grammi per le Alpinist CLX e 1.400 grammi per le Rapide CLX.
Le Roval Alpinist hanno un cerchio in carbonio con profilo da 33 mm e un canale interno da 21 mm.
I raggi sono i DT Swiss Aerolite, 21 sull’anteriore e 24 sul posteriore.
Le Roval Rapide hanno cerchi differenziati: l’anteriore ha un profilo da 51 mm, con canale interno da 21 mm e larghezza esterna di ben 35 mm, pensata per migliorare l’aerodinamica e ridurre l’instabilità, specie in condizioni di vento laterale.
La posteriore ha un profilo da 60 mm, con canale interno da 21 mm e una larghezza esterna di 30,7 mm.
I raggi sono sempre i DT Swiss Aerolite, ma in questo caso sono 18 per l’anteriore e 24 per il posteriore.
I mozzi Roval AeroFlange, dotati di meccanismi interni DT Swiss, sono gli stessi per entrambi i modelli.
COME CAMBIA LA BICI
Per effettuare il test abbiamo utilizzato esattamente la stessa bici, cambiando esclusivamente il set di ruote in dotazione (stessa tipologia di gomme, stessi rapporti, stessi dischi).
Da un punto di vista tecnico, cambia esclusivamente il peso complessivo: la Tarmac SL7 montata di serie con ruote Rapide CLX ha un peso rilevato di 6,980 grammi (senza pedali, in taglia 56).
Montando le Alpinist il peso scende a 6,870 kg, rispecchiando in maniera quasi perfetta la differenza di peso dichiarata.
A cambiare, ovviamente, è anche la linea complessiva della bici.
Anche con le Alpinist la SL7 ha il suo perché, ma la Rapide donano al mezzo un’aggressività e un impatto estetico decisamente diverso…
SENSAZIONI DI GUIDA
Le due ruote sono molto diverse tra loro e la differenza si riflette in modo importante anche nel comportamento su strada della Tarmac.
Vi anticipo subito che, personalmente, la preferisco con le Rapide CLX, ma si tratta di una valutazione strettamente personale.
Veniamo, quindi, alle diverse impressioni avute sui vari terreni, che permetteranno ad ognuno di maturare un proprio parere e di scegliere l’allestimento più adatto alle proprie esigenze.
In pianura le sensazioni trasmesse dalla SL7 montata con le Rapide CLX sono difficilmente avvicinabili: si accelera con grande facilità, ma soprattutto dà l’impressione di mantenere la velocità senza sforzo, anche con vento laterale.
Insomma, pare andare più forte rispetto alla potenza che si sta esprimendo.
Con le Alpinist si perde un po’ questa sensazione, anche se la leggerezza del cerchio le rende molto brillanti quando occorre riaccelerare da bassa velocità.
Dal punto di vista del comfort, a parità di pressione, non ho riscontrato differenze sostanziali.
La salita è il terreno d’elezione delle Alpinist, anche se la differenza si sente davvero solo quando le pendenze salgono sopra il 7-8% e la velocità cala.
In queste situazioni, infatti, oltre alla maggiore leggerezza complessiva, si apprezza la minore inerzia del cerchio, soprattutto rispetto ai 60 mm della Rapide posteriore.
Nel complesso, con le Alpinist la bici appare un po’ più brillante e agile.
Potendo scegliere, opterei per le Alpinist nel caso di percorsi con salite lunghe e dure, mentre continuerei ad utilizzare le Rapide per strappi brevi e salite sotto i 5 km.
In discesa le Rapide esaltano la velocità e l’aerodinamica della SL7, specie in uscita dalle curve veloci e nei lunghi rettilinei.
La precisione in inserimento di curva è eccezionale, ma ovviamente l’alto profilo richiede un po’ più di attenzione, soprattutto in caso di vento.
Per i meno esperti trovare il feeling giusto richiederà qualche uscita, anche se rispetto alle ruote ad altissimo profilo di vecchia generazione sono decisamente più “facili”. Il merito è della nuova forma del cerchio, molto larga, che ne aumenta la stabilità.
Con le Alpinist CLX la bici diventa più agile e maneggevole, specie nei cambi di direzione.
Sicuramente permette di più e anche correggere qualche errore di traiettoria non è un problema.
CONFRONTO SU STRADA: I DATI RICAVATI CON IL POWERMETER
Per andare oltre le sensazioni, che sono sempre e comunque soggettive, abbiamo provato a realizzare un test empirico, grazie all’utilizzo del misuratore di potenza.
Abbiamo individuato tre segmenti Strava con caratteristiche diverse, percorrendoli a potenza controllata, per valutare a parità di wattaggio la differenza in termini cronometrici tra un allestimento e l’altro.
Ovviamente, non abbiamo la pretesa che questo test possa avere un valore scientifico, poiché è svolto all’aperto e non in laboratorio, ma abbiamo provato a renderlo più oggettivo possibile, concentrandoci sull’ottimizzazione di tutti gli aspetti controllabili:
- stesso abbigliamento e stesso casco;
- stesso misuratore di potenza, quello integrato nella guarnitura Sram Red montata di serie sulla SL7;
- mantenimento di una potenza submassimale sui due segmenti più lunghi, perché più facilmente ripetibile e controllabile rispetto ad uno sforzo “all out”;
- stessa posizione in bici, con mani sulla parte bassa del manubrio nei tratti di pianura e sulle leve nei tratti di salita e falsopiano;
- stesse gomme (Specialized Turbo Cotton 700x26) e stessa pressione di gonfiaggio: 7 bar sia all’anteriore che al posteriore;
- identico percorso complessivo, da cui estrapolare i segmenti da analizzare;
- condizioni meteo similari, con vento assente o debole (questa è la variabile più difficile da standardizzare e, per essere onesti, nella seconda parte del segmento 1, in pianura, il giorno del test con le Alpinist c’era un po’ più di vento laterale).
SEGMENTO 1
Il primo segmento preso in considerazione per questo test è prevalentemente pianeggiante, con qualche ondulazione nella parte centrale, ma si percorre sempre a buona velocità, quindi si presume che l’incidenza dell’aerodinamica sia maggiore.
La lunghezza è di 18,24 km.
L’ho affrontato con l’obiettivo di mantenere la potenza costante tra i 240 ed i 250 watt (la mia attuale Z3).
Test Tarmac SL7 con Roval Rapide CLX
Potenza media: 245 watt
Tempo: 29:08
Test Tarmac SL7 con Roval Alpinist CLX
Potenza media: 245 watt
Tempo: 30:32*
* Come già anticipato, negli ultimi 4 chilometri del test con le Alpinist c'era un vento laterale un po' più forte, ed in effetti in questo tratto è aumentata notevolmente la differenza cronometrica.
Anche al netto di questi 4 km, però, abbiamo un delta di circa 40" su 14 km.
SEGMENTO 2
Il secondo segmento è uno strappo breve e ripido. E’ l’unico che è stato affrontato “a tutta” e per questo, se vogliamo, meno attendibile.
Lo consideriamo un segmento “extra”, ma che poco aggiunge rispetto ai due più lunghi.
Test Tarmac SL7 con Roval Rapide CLX
Potenza media: 486 watt
Tempo: 1:13
Test Tarmac SL7 con Roval Alpinist CLX
Potenza media: 498 watt
Tempo:1:10
SEGMENTO 3
Il terzo segmento utilizzato per il test fa riferimento ad una salita che percorro spesso durante l’anno. Il chilometraggio complessivo è di 6,1 km, con una pendenza media del 6%. Nella realtà, però, la salita è divisa in due tronconi: i primi 4 km più regolari e pedalabili, gli ultimi due meno costanti, ma con punte che superano il 10%.
Ho affrontato il primo tratto con l’obiettivo di rimanere tra i 250 e i 260 watt (Z3), il secondo tra i 280 e i 290 watt.
Test Tarmac SL7 con Roval Rapide CLX
Potenza media: 266 watt
Tempo: 21:14
Test Tarmac SL7 con Roval Alpinist CLX
Potenza media: 267 watt
Tempo: 21:18
Qui trovate le attività Strava del test con le Rapide CLX (sono due per un problema con il Garmin): strava.com/activities/4232716103 e strava.com/activities/4232716414
Qui l'attività Strava del test con le Alpinist CLX: strava.com/activities/4250500791
CONCLUSIONI
I numeri confermano le impressioni che avevamo avuto durante il test, cioè che le Roval Rapide CLX esaltano le doti di velocità e prestazione della Tarmac SL7, una bici pensata per i professionisti e nata per l'agonismo.
I vantaggi aerodinamici compensano di gran lunga il peso aggiuntivo sulla maggior parte dei percorsi e, pur essendo una ruota molto "spinta", non è poi così scomoda e difficile da guidare.
Le Alpinist CLX, però, possono rappresentare l'alternativa giusta per chi affronta con regolarità percorsi con tanto dislivello, vuole una bici meno estrema e più versatile, oltre che più leggera e facile in discesa.
Per fare un esempio concreto legato al mondo amatoriale, per affrontare una Nove Colli sceglierei senza dubbio le Rapide, per Maratona dles Dolomites o Sportful, probabilmente le Alpinist.
Per maggiori informazioni: specialized.com
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Sull'autore
Nicola Checcarelli
Passione infinita per la bici da strada. Il nostro claim rappresenta perfettamente il mio amore per le due ruote e, in particolare, per la bici da corsa. Ho iniziato a pedalare da bambino e non ho più smesso. Ho avuto la fortuna di fare della bici il mio lavoro, ricoprendo vari ruoli in testate di settore, in Regione Umbria per la promozione del turismo in bici, in negozi specializzati. Con BiciDaStrada.it voglio trasmettervi tutta la mia passione per le due ruote.