Ruote con cerchi hookless, sì o no?
E’ una domanda che negli ultimi mesi sta interessando tanti appassionati, anche perché sono sempre più le aziende che propongono cerchi con questo standard.
Dare una risposta definitiva è impossibile, poiché, come per la maggior parte dei componenti, ci sono pro e contro.
Vedendo come si sta muovendo la bike industry, sembra proprio che questa soluzione costruttiva potrebbe rappresentare il futuro dei cerchi in carbonio, anche se non tutte le aziende sono concordi.
Detto ciò, in questo articolo analizzeremo i principali vantaggi e limiti delle ruote con cerchi hookless, in modo che ognuno, in base alle proprie esigenze, possa scegliere con cognizione di causa e decidere se fanno al caso proprio oppure no.
Prima di entrare nel vivo, è bene sottolineare che le ruote con cerchi hookless quasi sempre sono dotate di canali interni con larghezze importanti. Due standard che vanno “a braccetto”, ma questa è un’altra storia di cui parleremo in un contenuto specifico.
Ricordiamo anche che i cerchi hookless sono quelli senza uncino di ritenzione, dunque con spalla “dritta”, e possono essere usati solo con gomme tubeless e tubeless ready. Se volete saperne di più, vi invitiamo a leggere l’articolo che trovate qui sotto:
Cosa sono i cerchi hookless e perché potrebbero essere il futuro...
Ruote con cerchi hookless: i vantaggi
Prezzi più bassi
Uno dei principali vantaggi dei cerchi hookless è la semplificazione del processo produttivo. La parte più complessa da realizzare in un cerchio in carbonio, infatti, è proprio l’uncino di ritenzione. Eliminandolo, la laminazione diventa più facile da controllare e la produzione meno costosa e più veloce.
Questo, ovviamente, è un vantaggio per le aziende, che possono così abbattere i costi di produzione e aumentare la marginalità.
Ma se una parte di questa riduzione del costo ricade anche sul prezzo finale del prodotto, allora il vantaggio è concreto anche per il consumatore.
Difficile stabilire in che percentuale sia ripartito il risparmio tra azienda e utente finale. Quello che abbiamo osservato, almeno per il momento, è che a parità di qualità le ruote con cerchio hookless vengono commercializzate a prezzi sensibilmente più bassi.
Cerchio più leggero
Anche se i cerchi hookless sono di solito abbinati a canali interni molto larghi, il peso è molto più contenuto rispetto a quelli con uncino di ritenzione.
Ciò è dovuto ancora una volta al processo di laminazione più semplice, che permette di ottenere una struttura della fibra più uniforme e usare meno resina. Senza considerare che scompare completamente una parte del cerchio, ossia il dentino di ritenzione.
Per fare un esempio concreto, le nuove Zipp 303 Firecrest Disc (con canale più largo, ma profilo 5 mm più basso) pesano 300 grammi in meno a coppia rispetto alla versione hooked precedente: 1.355 grammi contro 1.655 grammi (dichiarati).
Maggior robustezza
Almeno secondo di produttori, i nuovi processi produttivi e la forma del cerchio dovrebbero garantire anche una maggiore resistenza agli impatti. L’uncino di ritenzione, in effetti, oltre ad essere difficile da realizzare era una delle parti più delicate del cerchio. La sua eliminazione, inoltre, permette di ampliare leggermente il profilo della spalla del cerchio, conferendole maggiore capacità di resistere agli urti.
Definire in modo oggettivo se una ruota hookless è davvero più robusta è piuttosto difficile. Quello che possiamo dirvi è che abbiamo utilizzato per tanti mesi delle ruote in carbonio Enve SES 3.4 AR in ambito gravel molto spinto, quindi ben oltre quello per cui sono state pensate, senza mai riscontrare problemi al cerchio. Qualche anno fa immaginare di usare una ruota in carbonio (dal peso di 1.400 grammi) in modo così estremo era assolutamente impensabile.
Stesso discorso vale per le Zipp 303 Firecrest, usate sia su strada che in ambito all-road.
Ruote con cerchi hookless: i limiti
Non tutti i pneumatici sono compatibili
Uno dei limiti più grandi delle ruote con cerchi hookless sta nella compatibilità degli pneumatici.
In primo luogo possono essere usate solo con gomme tubeless o tubeless ready (si può montare anche la camera d’aria, purché lo pneumatico con cui è usata sia tubeless ready).
Ma non è tutto.
Alcuni marchi di gomme, anche se tubeless ready, non sono proprio compatibili con i cerchi hookless. Per questo motivo quasi tutti i produttori di ruote hanno una sezione specifica sul proprio sito in cui sono riportate le gomme (modelli e sezioni) compatibili e certificate.
Ad oggi la maggior parte dei produttori di gomme si sta adeguando ai nuovi standard ETRTO 2019 e quindi gli pneumatici compatibili saranno via via sempre più numerosi, ma per tanti questa potrebbe essere una limitazione difficile da digerire.
Anche solo per la rottura di dover controllare di volta in volta la compatibilità…
Pressioni di gonfiaggio non per tutti
Gli standard ETRTO 2019 stabiliscono che la pressione massima consentita su ruote con cerchi hookless è di 5 bar. Questo è uno dei motivi per cui i cerchi con questo standard sono quasi sempre abbinati a canali interni molto larghi, che necessitano di pressioni più basse per funzionare bene.
Alcuni produttori, come Giant e Cadex, permettono di gonfiare anche a pressioni più alte, ma solo con modelli di pneumatici ben precisi.
Questa limitazione della pressione massima può essere un problema?
Dipende dall’utilizzo che si fa della ruota, ma soprattutto dalle caratteristiche fisiche del ciclista.
Personalmente peso 67 kg e non ho mai avuto problemi con le ruote hookless, perché difficilmente sento l’esigenza di gonfiarle a più di 4-4,5 bar.
La questione può essere un po’ più complessa per un ciclista dal peso superiore agli 80 kg, che magari vuole una ruota piuttosto pronta e reattiva, magari per fare delle gare in circuito.
Le sensazioni cambiano da pneumatico a pneumatico, ma in questo caso i 5 bar potrebbero essere un po’ limitanti…
Un cenno sulla sicurezza
La sicurezza delle ruote con cerchio hookless, anzi, per essere più precisi dell’abbinamento gomma/cerchio, è un altro punto molto dibattuto. Il timore dell’utente medio, infatti, è che senza uncino di ritenzione il rischio di stallonamento sia superiore. Il limite massimo di 5 bar è stato introdotto proprio per eliminare questa pericolosa eventualità.
Dal nostro punto di vista è impossibile fornire valutazioni oggettive. Quello che possiamo fare è fidarci dei test delle aziende, che non hanno nessun interesse a darsi “la zappa sui piedi”, commercializzando dei prodotti potenzialmente pericolosi. Tutti i produttori, infatti, prima di introdurre sul mercato una ruota eseguono test a pressioni molto più alte rispetto ai 5 bar.
Detto questo, più ancora che per le ruote con cerchio “tradizionale”, per quelle con cerchio hookless la sicurezza d’uso è strettamente legata al rispetto delle regole. Massima attenzione, dunque, all’uso di gomme compatibili e alle pressioni d’esercizio.
In conclusione
Come avrete capito le ruote con cerchi hookless hanno tanti vantaggi, ma anche qualche limite.
A nostro avviso i pro superano di gran lunga i contro, ma la risposta alla domanda iniziale dipende dalle vostre esigenze e da quanto ritenete vincolanti le limitazioni su pressioni e tipologia di gomme da usare.
Se non siete amanti del tubeless, di sicuro non sono le ruote adatte a voi.
Per il resto, speriamo di avervi fornito tutti gli elementi per fare un po’ di chiarezza e scegliere con cognizione di causa.
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Sull'autore
Nicola Checcarelli
Passione infinita per la bici da strada. Il nostro claim rappresenta perfettamente il mio amore per le due ruote e, in particolare, per la bici da corsa. Ho iniziato a pedalare da bambino e non ho più smesso. Ho avuto la fortuna di fare della bici il mio lavoro, ricoprendo vari ruoli in testate di settore, in Regione Umbria per la promozione del turismo in bici, in negozi specializzati. Con BiciDaStrada.it voglio trasmettervi tutta la mia passione per le due ruote.