Un video YouTube che mostra i salsicciotti usati dalla Lotto Soudal alla Roubaix sta suscitando molta curiosità tra gli appassionati, anche perché, molto probabilmente, si tratta della prima volta (o comunque una delle prime) che questa soluzione viene adottata dai professionisti su strada.

“Salsicciotto” è un termine gergale che identifica gli inserti o mousse.
Gli inglesi li chiamano liners.
Si tratta di una soluzione ormai conosciuta da anni tra i bikers, che si sta diffondendo lentamente nel Gravel, ma che è ancora agli albori nel mondo della bici da strada.

Nello specifico, quelli utilizzati dalla Lotto Soudal sono gli Air-Liner Road di Vittoria(ne avevamo parlato nell'articolo qui sotto), ma sul mercato ormai sono diverse le aziende a proporli.
Noi, ad esempio, qualche mese fa avevamo testato quelli realizzati da Andreani.

Vittoria Air-Liner Road per tubeless da strada: le forature non vi fermano più!

A COSA SERVONO
In mtb, e anche nel gravel, le mousse permettono di utilizzare pressioni di esercizio molto basse (migliorando comfort e fluidità di guida) senza rischiare di pizzicare il copertone o di rovinare il cerchio in caso di impatti violenti con sassi o altri ostacoli.

Sulla bici da corsa, invece, la funzione principale è un’altra: riuscire a pedalare anche runflat, ovvero con il tubeless forato, perché la gomma non risulterà mai completamente a terra.

Inoltre, in caso di perdita d’aria repentina, l’inserto sostiene il copertone riducendo il rischio di stallonamento, migliorando quindi la sicurezza.

PERCHE’ PUO’ AVERE SENSO USARLI ALLA ROUBAIX
In una gara “normale” per un professionista può avere poco senso utilizzare un inserto, visto che in caso di foratura c’è quasi sempre l’ammiraglia (o l’assistenza neutrale) pronta a intervenire velocemente.

La Roubaix, però, è una gara diversa da tutte le altre.
Può capitare di forare in un tratto di pavé e dover aspettare minuti prima che l’ammiraglia possa raggiungere il corridore per cambiare la ruota o la bici.

L’utilizzo dell’inserto, in questo caso, permette di continuare a pedalare, anche se con maggiore difficoltà, nell’attesa del cambio ruota.

Inoltre, con pressioni di gonfiaggio molto basse come quelle usate alla Parigi-Roubaix (nel video il meccanico parla di valori tra 3,4 e 4 bar in base ai corridori), l’inserto riduce il rischio di pizzicare la gomma o danneggiare il cerchio nel caso di urti violenti con le pietre del pavé.

HANNO EFFETTI NEGATIVI SULLA PRESTAZIONE?
A livello professionistico, dove ogni dettaglio fa la differenza, l’aspetto più penalizzante è l’aggravio di peso su una massa periferica come la ruota.
L’Air-Liner Road di Vittoria in misura M (consigliato per gomme da 28”) ha un peso di 31 grammi al pezzo. Un valore che può avere una certa importanza in gare con tanto dislivello, ma che ha un’incidenza pari a zero su un percorso estremo e completamente pianeggiante come quello della Roubaix.

C’è poi da considerare l’aspetto relativo alla resistenza al rotolamento, ma anche in questo caso gli effetti negativi sulla prestazione sembrano ridotti ai minimi termini.
Un recente test effettuato da AeroCoach, anche se con gomme e inserti diversi da quelli Vittoria, ha mostrato come in pianura, a 45 km/h, la penalizzazione è di soli 1,2 watt per coppia di ruote. Praticamente nulla.

A livello professionistico, dove ogni dettaglio fa la differenza, probabilmente continueranno ad essere usati solo in gare come la Roubaix, o magari la Strade Bianche. A livello amatoriale, invece, il rapporto vantaggi/svantaggi invita a prenderli in considerazione, soprattutto per gli utenti con meno velleità agonistiche.

L’unico vero limite, al momento, è rappresentato dal montaggio non proprio semplice, anche se questo è influenzato dal tipo di ruota e di gomma.
A prescindere dalla marca, più è ampio il canale della ruota e maggiore è la sezione dello pneumatico, più facile diventa l’installazione.

Se siete incuriositi da questo tipo di prodotto, qui sotto trovate il nostro test delle Andreani SuperMousse Pac Evo Lite Road: 

TEST - Andreani SuperMousse Pac Evo Lite Road: si pedala anche runflat...