Ve l’abbiamo già presentata a fine estate 2020, ma al Road Bike Connection 2020 di Andalo abbiamo avuto la possibilità di testarla su strada, giusto il tempo di descrivervi le prime impressioni.
Stiamo parlando della nuova Scott Foil 2021, nello specifico la bici utilizzata per lo short test è stata la Scott Foil Pro.
Partiamo col dare uno sguardo alla componentistica con cui è allestita questa versione.
Telaio e forcella sono interamente in fibra di carbonio HMX (High Modulates Extreme, l’alto modulo di casa Scott).
Il gruppo è lo Shimano Dura Ace Di2 R9100 2x11, con corone da 52-36 e pacco pignoni 11-30, sistema frenante idraulico con rotori da 160 sia all’anteriore che al posteriore.
Sella, manubrio e ruote sono tutti firmati Syncros, ovvero il marchio di componenti di casa Scott.
La sella è la Belcarra V-Concept 1.0 in carbonio con rivestimento in microfibra, di dimensioni 245 x 140 mm e peso di 160 gr con foro di scarico.
Una sella concepita per una posizione racing, adatta a tutti coloro che hanno una buona e elasticità di colonna e bacino.
Il manubrio, di cui vi abbiamo già parlato in un precedente articolo, è il Creston iC SL Carbon, che con il suo peso di soli 295 gr e la sua struttura full carbon, non solo alleggerisce la bici, ma ne aumenta la rigidità e ne migliora l’estetica, grazie al passaggio cavi totalmente integrato.
Le ruote sono le Syncros Capital 1.0 Disc (che vi abbiamo presentato in questo articolo) da 50 mm, con canale interno da 21 mm e 24 raggi sia all’anteriore che al posteriore.
Peso complessivo di 1634 gr.
La Scott Foil Pro ha un prezzo di 8.999 euro e un peso, senza pedali, di circa 7,4 kg.
Il solo kit telaio (compreso di forcella e reggisella, ma senza manubrio) ha un prezzo di 3.499 euro.
GEOMETRIE
Scott ha progettato la nuova Scott Foil per essere aerodinamica, ma anche versatile.
Le geometrie del telaio, infatti, non sono così estreme come su altre bici aero.
In taglia M (da noi testata) l’angolo sterzo e l’angolo tubo sella misurano rispettivamente 72,5° e 73,6°.
Il tubo orizzontale è lungo 550 mm e il tubo sterzo misura 150 mm.
Reach e stack sono di 388,9 mm e 547,5 mm.
Il carro posteriore è lungo 410 mm, mentre l’interesse è di 987 mm.
L’attacco manubrio in taglia M misura 110 mm.
Geometrie che rendono questa bicicletta un ottimo compromesso tra rigidità, comfort e maneggevolezza.
Tutte caratteristiche che abbiamo avuto modo di percepire durante lo short test effettuato su un percorso misto tra la cittadina di Andalo e il Lago di Molveno.
IMPRESSIONI SU STRADA
La Scott Foil Pro è una aero bike e la pianura è il suo terreno ideale.
Si ha la sensazione, una volta raggiunta una buona velocità, di riuscire a mantenerla con grande facilità, senza un eccessivo dispendio di energie.
Le geometrie non estreme permettono di mantenere una posizione aerodinamica anche per lunghi tratti, senza che questa risulti scomoda.
Un particolare da sottolineare, soprattutto nei tratti sconnessi, è che a differenza di altre bici aero testate in passato, la Scott Foil Pro assorbe molto bene le vibrazioni.
Un vantaggio di non poco conto, che è principalmente frutto di due soluzioni tecniche: l‘innesto ribassato dei foderi sul tubo piantone, che permette una maggiore flessione del tubo sella, e l’utilizzo di ruote di nuova generazione con canale interno più largo, associato a pneumatici con sezione di 28 mm, come i Pirelli P Zero Race Tubeless Ready, utilizzati nel test.
Un mix che aumenta di molto comfort, stabilità e sicurezza durante la guida.
In salita, il peso relativamente basso mi ha fatto apprezzare anche la reattività nei cambi di ritmo e soprattutto la facilità di spinta sulle salite di media pendenza.
Ovviamente, su pendenze a doppia cifra, il peso e le geometrie, ma anche le ruote ad alto profilo, non possono trasmettere le trasmettere le stesse sensazioni di una bici da salita.
Vista la versatilità della bici, però, si potrebbe pensare al montaggio di una coppia di ruote a basso profilo per migliorare così il rendimento anche su salite lunghe e impegnative.
In discesa è servita solo qualche curva per prenderci la mano e il feeling si è rivelato subito ottimo.
Veloce e maneggevole nei cambi di direzione repentini, non è per nulla difficile da guidare.
Precisa anche nell’inserimento in curva, anche se non “regala” margini di errore.
La traiettoria in ingresso di curva con una bici aero è fondamentale: la scelta giusta mette in risalto tutte le qualità aerodinamiche del telaio e permette di uscire dalla curva ad una velocità sostenuta e perché no, maggiore rispetto a quella di entrata.
Consigliamo questa bici a chi ama le bici aero, ma non vuole sacrificare troppo il comfort. Progettata per essere la bici aero più versatile sul mercato, è decisamente meno estrema rispetto ad altri competitor della sua categoria.
È stabile e sicura in discesa, veloce in pianura, ma allo stesso tempo anche performante in salita, seppur con qualche piccolo limite.
Per maggiori informazioni: scott-sports.com