COMUNICATO UFFICIALE
Era il 1960 quando da una stalla, trasformata in laboratorio artigianale che produceva calzature sportive e da montagna, nasceva Sidi.
La produzione di scarpe era una specializzazione che il suo fondatore, Dino Signori, aveva appreso durante il suo lungo tirocinio fatto di collaborazioni portate avanti parallelamente agli studi sin dalla quarta elementare, momento in cui Dino dice di “avere iniziato a lavorare sul serio”.
In un momento storico in cui l'Italia era in fermento e la voglia di emergere era tanta, Dino Signori si divideva tra gli allenamenti in bicicletta, sua grande passione, studio e lavoro.
La storia di Sidi ebbe inizio a bordo di una vespa quando, macinando chilometri e sfidando intemperie, Dino Signori affrontava le sue prime ‘indagini di mercato’.
Nel 1959 ottenne le sue prime ordinazioni e cominciò a creare i suoi primi prodotti.
Da allora, con spirito imprenditoriale, l’azienda con quartier generale a Maser (Treviso) è cresciuta fino a diventare la realtà dei giorni nostri.
Dopo la rapida ascesa del dopoguerra la storia di Sidi, segnata da numerose tappe, ha cambiato direzione specializzandosi negli anni ’70 nella produzione di stivali da moto e di calzature da ciclismo, settore che in breve tempo è diventato la principale attività del brand.
Sono numerose le storie di innovazione che si potrebbero raccontare, con le quali Dino Signori ha scritto le pagine della sua azienda.
Creatività, passione, competenza e intuito hanno portato Dino a sviluppare le proprie idee e depositare dei brevetti che sono diventati pietre miliari nel settore.
Dallo scarponcino da sci con entrata posteriore nel ‘66, allo stivale da motocross con chiusura a sei leve nel ’69 fino alla tacchetta mobile per ciclismo nel ’73 che rivoluzionò il sistema di aggancio delle scarpe al pedale tramite viti regolabili in sostituzione dei chiodi fissi utilizzati fino a quel momento.
Dagli anni ’70 in poi le innovazioni si sono susseguite velocemente: suole in nylon, utilizzo del velcro, leve micrometriche, rinnovati sistemi di chiusura, prime scarpe da Mtb e Ciclocross e molto altro.
Negli anni ’90 è cresciuta anche l’attenzione per il design che nel tempo è diventato uno dei cavalli di battaglia di Sidi, mentre nei primi anni 2000 è stata la volta delle suole in carbonio.
Dino Signori è un uomo d’azienda, il primo a entrare in fabbrica e l’ultimo a uscire a notte fonda. Ma è anche un uomo che ama il confronto. “Solo con il confronto e con il feedback di chi usa le nostre calzature possiamo migliorare giorno dopo giorno” – dice Dino.
E’ per questo che oggi come ieri Sidi investe nel supporto di atleti come, solo per citarne alcuni, Francesco Moser, Giacomo Agostini, Joel Robert, Stefan Everts, Paolo Bettini, Tony Cairoli, Billy Bolt, Egan Bernal, Richard Carapaz, che hanno dato il loro contributo allo sviluppo dei prodotti.
Sessant'anni di storia di un'eccellenza italiana, che sono stati racchiusi nell'ultimo modello Sidi Sixty.
Per maggiori informazioni: sidi.com
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Redazione BiciDaStrada.it
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