Sono tornato alla bici con freno a pattino ed ecco quello che ho da raccontarvi…
Nicola Checcarelli
Sono tornato alla bici con freno a pattino ed ecco quello che ho da raccontarvi…
Nicola Checcarelli
Ieri, dopo molto tempo, sono risalito sulla mia “vecchia” bici con freno a pattino.
Era rimasta in garage per parecchi mesi, poiché nell’ultimo periodo sono stato impegnato costantemente con il test di bici allestite con freno a disco.
Tornare a pedalare su una bici con freno tradizionale mi ha trasmesso sensazioni differenti e contrastanti, che vi voglio raccontare in questo articolo.
Per completezza di informazione, prima di iniziare, vi fornisco qualche dettaglio tecnico che può risultare utile nell’interpretazione delle impressioni avute su strada.
La bici in questione è una Cannondale Super Six Evo HM montata con gruppo Shimano Dura Ace e ruote Mavic Ksryium Pro SL dal peso complessivo, pedali compresi, di 6,9 kg: rispetto alle bici disc brake testate negli ultimi mesi parliamo di una differenza che va da un minimo di 800 grammi ad un massimo di 1.500 grammi.
Ho pedalato per circa 70 chilometri su un percorso misto, con poco meno di 1.000 metri di dislivello, con un lungo tratto in gruppo.
Se volete maggiori dettagli, qui trovate la mia uscita su Strava:
FRENATA
In frenata, come è logico che sia, le differenze sono sostanziali.
Non solo in termini di potenza, ma soprattutto nel modo in cui occorre gestire l'azione sulle leve.
Alla prima curva in discesa, tanto per capirci, sono finito un po’ lungo.
Per ottenere una frenata efficiente con il freno tradizionale è necessario applicare molta più forza sulla leva rispetto al freno a disco e, sinceramente, mi ero disabituato.
Con il disco, invece, si può rallentare anche su tratti molto ripidi esercitando una pressione minima sulle leve, volendo anche con l'uso di un solo dito.
Ciò non significa che non si possa scendere in sicurezza con il freno tradizionale, ma serve ritrovare il giusto feeling.
Nelle discese veloci, dove si frena poco, la differenza tra i due sistemi è poco significativa.
Nelle discese ripide e tortuose, invece, il disco aiuta parecchio, poiché permette di guidare più rilassati e impostare con maggiore facilità le traiettorie in ingresso di curva.
BRILLANTEZZA E REATTIVITA'
La prima sensazione che ho avuto in salita è stata quella di essere tornato su una bici più brillante e facile da accelerare, soprattutto quando ci si alza sui pedali nei tratti ripidi.
Questa impressione, probabilmente, è in parte collegata al peso più contenuto e all’utilizzo di ruote a basso profilo.
In futuro mi piacerebbe testare una bici disc con un peso inferiore ai 7 kg, per capire se le sensazioni rimangono le stesse.
In ogni caso, per ciclisti leggeri che amano spesso alzarsi sui pedali, forse la bici con freno tradizionale permette una pedalata più naturale.
Credo che atleti più potenti percepiscano molto meno questa differenza.
RIGIDITA’
Le bici con freno a disco sono più rigide.
Non è una leggenda e lo si percepisce meglio quando si torna a pedalare su un mezzo con freno tradizionale dopo molto tempo, come è successo a me.
Pur avendo un mezzo di alto livello, ho avuto l’impressione di pedalare su una bici più “molle” rispetto a tutte le versioni disc che ho utilizzato nell’ultimo periodo.
Nelle volate e, in generale, nelle accelerazioni con il lungo rapporto, i perni passanti, uniti alla differente concezione di telaio, forcella e ruote, garantiscono una trasmissione di potenza superiore.
Non è un caso che siano mezzi molto apprezzati dai velocisti.
Della maggiore rigidità delle bici con freno a disco ce ne ha parlato anche Vincenzo Nibali nell’intervista che abbiamo raccolto presso la sede di Fsa.
STABILITA’ E SICUREZZA
In termini di stabilità e sicurezza il ritorno alla bici con freno tradizionale ha comportato un piccolo passo indietro.
Vuoi per la maggiore efficienza del sistema a disco, vuoi perché le bici disc sono ormai sempre allestite con ruote dal canale largo e gomme dalla sezione maggiore (la mie Mavic Ksyrium Pro Sl hanno canale interno da 17 mm e sono montate con copertoncini da 25 mm), l’impressione è stata quella di dover prestare maggiore attenzione.
Sensazione evidente soprattutto in situazioni “al limite”, come rallentamenti bruschi o tratti di discesa sconnessi da affrontare a forte velocità.
IN CONCLUSIONE
Tornare a pedalare su una bici con freno tradizionale mi ha trasmesso sensazioni assai diverse rispetto a quelle di una bici disc.
Non si può dire che una sia meglio dell'altra in senso assoluto.
Sono diverse e ognuna, per quanto mi riguarda, ha pregi e difetti.
Sono piuttosto leggero e non ho grande potenza: per granfondo con tanta salita, soprattutto se affrontate con "attenzione al tempo", forse sceglierei ancora una bici con freno tradizionale.
Per percorsi veloci, con tanti rilanci e con salite brevi da affrontare di potenza, probabilmente le bici disc offrono prestazioni migliori.
Detto sinceramente, ho una seggestione che mi passa spesso per la testa: provare una bici con freno tradizionale, ma con perno passante.
Sono convinto che sarebbe un ottimo compromesso, ma non credo che vedremo una soluzione del genere nel prossimo futuro.
Le considerazioni fatte in questo articolo sono basate su semplici sensazioni, che quindi non hanno un riscontro sostenuto da dati scientifici.
A breve, c'è la volontà di effettuare un confronto oggettivo, attraverso un misuratore di potenza e bici con allestimenti uguali, che differiscono solo per la tipologia di sistema frenante.
Se l'idea vi piace, continuate a serguirci.
Qui tanti altri articoli sul dibattito tra freno a disco e freno tradizionale pubblicati su BiciDaStrada.it
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Sull'autore
Nicola Checcarelli
Passione infinita per la bici da strada. Il nostro claim rappresenta perfettamente il mio amore per le due ruote e, in particolare, per la bici da corsa. Ho iniziato a pedalare da bambino e non ho più smesso. Ho avuto la fortuna di fare della bici il mio lavoro, ricoprendo vari ruoli in testate di settore, in Regione Umbria per la promozione del turismo in bici, in negozi specializzati. Con BiciDaStrada.it voglio trasmettervi tutta la mia passione per le due ruote.