Come nasce una gomma da bici d’alta gamma?

Siamo andati a scoprirlo nello storico stabilimento Pirelli di Bollate, a pochi passi dal centro di Milano.
Dal 2022, infatti, al termine di un complesso processo di modernizzazione e riconversione industriale, Pirelli ha riportato la produzione della famiglia P Zero in Italia, con l’obiettivo di tornare a produrre qui tutta l’alta gamma, compresi gli pneumatici gravel e Mtb.

come nasce una gomma da bici

La fabbrica di Bollate ha un sistema qualità importato dal mondo auto e moto. L’elemento distintivo di questo sito produttivo è l’alto livello di automazione, che assicura la massima qualità non solo del prodotto, ma anche del luogo di lavoro e dell’ambiente. E’ grazie a soluzioni d’avanguardia e all’automazione, infatti, che è stato possibile mantenere uno stabilimento di produzione di pneumatici a stretto contatto con l’area urbanizzata, ma di questo parleremo tra poco…

come nasce una gomma da bici

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Come nasce una gomma: le fasi della produzione in breve

Il processo di sviluppo e produzione di uno pneumatico per bici di alta gamma è molto complesso, in alcuni casi anche più complesso rispetto agli pneumatici destinati al motorsport, poiché in ambito cycling c’è da fare i conti con una componente aggiuntiva: la leggerezza.

Di seguito riportiamo in breve quali sono le varie fasi del processo produttivo, ma se volete saperne di più vi invitiamo a dare un’occhiata al video che trovate più in basso.

  1. Progettazione. La fase di R&D sta alla base di tutti i nuovi prodotti. Pirelli si avvale delle competenze maturate nel motorsport, ma tenendo conto delle specificità della bicicletta, che è un mezzo leggero e senza motore.
  2. Produzione della mescola, che avviene nell’altra sede italiana, cioè quella di Settimo Torinese. Le mescole dedicate al ciclismo sono sviluppate con processi e impianti usati anche per Formula 1 e motorsport in genere.
  3. Taglio dei tessuti e degli strati di protezione che poi daranno vita alla carcassa.
  4. Realizzazione del battistrada, che si ottiene partendo dalla mescola attraverso un processo di estrusione, con temperature controllate.
  5. Confezionamento dello pneumatico, realizzato grazie a macchine confezionatrici che assemblano tutte le componenti dello pneumatico.
  6. Vulcanizzazione, che tramite un processo basato su temperatura, pressione e tempo trasforma le mescole dallo stato plastico a quello elastico, rendendo lo pneumatico pronto per essere utilizzato.
  7. Controllo. Tutte le gomme sono sottoposte ad un controllo qualità eseguito manualmente da operatori specializzati. Solo una volta superato il controllo qualità le gomme sono pronte per essere confezionate e poi consegnate.

Perché produrre in Italia? 

La scelta di tornare a produrre pneumatici per bici in Italia a livello industriale si sposa con la strategia Pirelli di focalizzarsi sui prodotti ad alte prestazioni, sia in ambito auto e moto, che in ambito bici.

“Nell’industria della gomma – ci ha spiegato Samuele Bressan, responsabile marketing di Pirelli – avere il controllo dei processi produttivi (mescole utilizzate, macchinari, ecc) è un fattore che influenza fortemente la performance del prodotto, specie se si cerca di spingerla al massimo livello, come appunto fa Pirelli”.

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Bollate è a 10 chilometri dagli uffici della sede centrale e dell’R&D e questo permette in pochi minuti di avere un contatto diretto tra i responsabili dello stabilimento, i tecnici che sviluppano i prodotti e quelli che sviluppano i processi e i macchinari.

Il controllo dei processi tecnologici e la vicinanza con gli uffici R&D sono stati elementi trainanti di questa decisione.

La storia dello stabilimento 

“Lo stabilimento di Bollate ha un grande valore storico per Pirelli, poiché è stato inaugurato già nel 1960 e ha sempre lavorato per applicare il massimo della tecnologia e delle conoscenze Pirelli al prodotto”, ci ha detto il Direttore dello stabilimento Stefano Gadda, che ci ha accompagnato in questa visita. 

E’ stato ampliato e automatizzato nel 1985 con l’inaugurazione di una delle prime fabbriche al mondo di produzione pneumatici per auto completamente automatica.
Nel 2019 è iniziato il processo di riconversione e ulteriore modernizzazione necessario per riportare in Italia la produzione di pneumatici per bici d’alta gamma, con l’inaugurazione effettiva avvenuta nel 2022.

Questo stabilimento, come già anticipato, è strategico anche perché è il più vicino alla sede centrale di Milano Bicocca dove si trovano gli uffici e la Ricerca & Sviluppo. Per questo motivo, anche a livello storico, è stato spesso scelto per introdurre novità lato produttivo, sia tecnologiche che di tipologia di prodotto.

In alto il documento di fondazione dell’azienda Pirelli, nel 1872

Tanti robot, ma anche capitale umano

Il polo di Bollate è un sito d’avanguardia e ad elevata automazione, che consente un’alta produttività ma anche un perfetto controllo del processo produttivo, indispensabile quando si parla di pneumatici ad alte prestazioni.

Infatti, se lo pneumatico finito è robusto, non altrettanto si può dire dei semilavorati che lo compongono, come tessuti e mescola, che risultano molto delicati prima della vulcanizzazione. Maneggiandoli si corre il rischio di danneggiarli e modificarne le proprietà. L’automazione evita quasi completamente il contatto manuale fin dall’arrivo dei semilavorati, garantendo la massima precisione del prodotto finito.

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La stazione di vulcanizzazione è uno dei fiori all’occhiello della fabbrica di Bollate. Completamente robotizzata, è racchiusa all’interno di cabine coibentate dotate di aspiratori che garantiscono il controllo del calore e dei fumi

I macchinari che attualmente si trovano in questo stabilimento sono in gran parte realizzati su specifiche Pirelli, partendo da prototipi sviluppati per il mondo auto e moto a cui sono state apportate le necessarie modifiche per il segmento Cycling. 

In tutto questo, però, la competenza delle persone rimane un punto chiave del processo produttivo, dall’R&D al controllo qualità, passando per chi deve operare sui semilavorati.
La riconversione alla produzione di pneumatici da bici racconta anche una storia di formazione e reingegnerizzazione delle competenze del personale, che per 20-30 anni è stato abituato a lavorare su pneumatici per auto e ora si trova ad avere a che fare con prodotti con caratteristiche e dimensioni totalmente diverse. Anche questa è stata una sfida, che ha richiesto diversi mesi.

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Quali gomme sono prodotte in Italia

Lo stabilimento di Bollate è dedicato all’alto di gamma e a tutti i prodotti ad alto contenuto tecnologico, che rappresentano il core business di Pirelli.
Al momento vengono prodotti qui gli pneumatici della famiglia P Zero da strada, ma nel medio termine saranno realizzati in questa fabbrica anche gli pneumatici da Mtb e Gravel.

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Il rapporto con la Formula 1 e quello con i Pro’

“Lo sviluppo degli pneumatici da bici Pirelli sfrutta il know-how maturato negli anni nell’ambito del motorsport, in particolare per quanto riguarda le mescole ed i tessuti”, ha spiegato Samuele Bressan.

Ad esempio, pur trattandosi di mondi molto diversi, gli pneumatici da Formula 1 e quelli da bici hanno un’importante caratteristica in comune: sono gli unici che non prevedono nella struttura l’uso di componenti metalliche.
Inoltre, le mescole dedicate al ciclismo sono sviluppate con processi e impianti usati anche per il Motorsport.

Detto questo, lo sviluppo di prodotti da bici ha portato richieste nuove, soprattutto in ambito leggerezza, e questo ha richiesto nuove competenze a livello di R&D, una formazione specifica del personale e una revisione dei macchinari dedicati alla produzione.

Per quanto riguarda il rapporto con i Pro’, in Pirelli ci tengono a sottolineare che i test effettuati dai professionisti sono solo una componente del processo di sviluppo, uniti ai collaudi sul campo con ottica ingegneristica eseguiti da tester Pirelli, oltre che ai feedback che continuamente arrivano dall’utente finale. L’ideazione e lo sviluppo dei nuovi prodotti tiene conto di tutti questi aspetti.

Un prototipo Pirelli montato sulle bici dei Pro della Lidl-Trek

Una fabbrica nel cuore della città? Questione di sostenibilità 

Chiudiamo parlando di sostenibilità, un argomento delicato, soprattutto quando c’è di mezzo la lavorazione della gomma. E quando uno stabilimento produttivo, come quello Pirelli di Bollate, si trova a pochi metri dal centro abitato.

Produrre in Italia significa anche dovere e volere essere all’avanguardia in questo senso. Per questo motivo, ci hanno spiegato durante la factory visit, c’è una componente tecnologica della fabbrica che è dedicata all’azzeramento di ogni tipo di emissione, all’utilizzo di energia rinnovabile fino, al riciclo delle acque. Senza considerare la qualità dell’ambiente di lavoro e gli standard di sicurezza che sono elevatissimi.

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Un impegno notevole, dal punto di vista gestionale e di costi, per cui Pirelli merita sicuramente un plauso.

Se volete saperne ancora di più sullo stabilimento Bollate, vi invitiamo ad ascoltare il podcast che trovate qui sotto, realizzato insieme a Samuele Bressan, responsabile marketing Pirelli.
Invece, per maggiori informazioni sui prodotti Pirelli: pirelli.com/tyres/it-it/bici