Il ciclismo è in continua evoluzione e la Pinarello Dogma F 2025 è una bici figlia di un'epoca in cui l'asticella della prestazione si alza inesorabilmente, anno dopo anno. Senza dimenticare il panorama tecnico che propone un orizzonte dominato da nuovi standard sostenuti da evidenze scientifiche.
In occasione della presentazione ufficiale, abbiamo fatto quattro chiacchiere con Fausto Pinarello, Presidente Cicli Pinarello S.r.l., e Massimo Poloniato, ingegnere e R&D Manager della storica azienda trevigiana fondata nel 1952 (foto sotto).
Perché una nuova Dogma? Come si migliora una bici d'alta gamma? Quali sono le caratteristiche della nuova fibra di carbonio? Non c'è il rischio che le migliorie non vengano recepite a dovere dagli appassionati? Sono queste alcune delle domande contenute nella nuova puntata del podcast.
Pinarello Dogma F 2025: per il team, con il team
"Progettare la miglior bici da strada per il team Ineos".
È questo l'obiettivo che dal 2010 accompagna ogni progetto Dogma. In primo piano c'è la sfumatura agonistica. La conservazione dell'identità, lo stile, il design, i colori e le finiture, la voglia di aggredire il mercato sono si importanti, ma arrivano dopo. È questo l'interessante punto di vista dell'Azienda.
«La Dogma F o piace o non piace - precisa Fausto Pinarello -. Noi abbiamo sempre creduto nella bici unica, all round 360°. Questo aspetto ci obbliga a trovare ogni 2/3 anni un nuovo punto d'incontro per assecondare le esigenze di corridori con caratteristiche diverse come Ganna, Pidcock, Bernal...».
«È vero, la bici pesa di più rispetto ad altri modelli, ma a me piace dormire tranquillo (sorride, n.d.r.). Dalle analisi fatte assieme al team Ineos emerge che il coefficiente aerodinamico complessivo (CDA, n.d.r.) lungo l'arco di un Grande Giro è inferiore dello 0,2% grazie alla nuova Dogma F. È un dettaglio difficile da quantificare, ma sufficiente secondo tecnici e ingegneri per fare la differenza. Il kit telaio con reggisella è 108 gr più leggero della precedente versione, ma ciò che conta di più nel ciclismo di oggi è l'aerodinamica».
I numeri e l'investimento
Secondo Massimo Poloniato, le analisi elaborate dal team Ineos e riprese dall'ufficio R&D e Ricerca Scientifica Pinarello sono fondamentali prima di tutto per capire dove concentrare risorse, economiche e non solo, in fase di sviluppo.
«È stato eseguito uno studio approfondito dell'aerodinamica, ma l'obiettivo non era quello di creare una bici aero. Assieme alla squadra britannica abbiamo individuato una tendenza, internamente poi abbiamo dovuto bilanciare diversi parametri per rispondere a diverse variabili come il peso. Il principio è: salvare energia per avere più watt a disposizione nel momento topico della corsa».
Assieme a Massimo abbiamo approfondito anche la laminazione della Pinarello Dogma F 2025 che impiega la fibra di carbonio Torayca M40X. Un composito che per la prima volta viene impiegato nella produzione di serie del marchio trevigiano.
Buon ascolto!
Per maggiori informazioni: pinarello.com
Foto in apertura: Alex Luise
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Nell'articolo qui sotto tutti i dettagli della Pinarello Dogma F 2025.
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Sull'autore
Giovanni Bettini
"I poveri sono matti" diceva Zavattini. Anche i ciclisti oserei dire. Sono diventato "pazzo" guardando Marco Pantani al Tour de France 1997 anche se a dire il vero qualcosa dentro si era già mosso con la mitica tappa di Chiappucci al Sestriere. Prima le gare poi le esperienze in alcune aziende del settore e le collaborazioni con le testate specializzate. La bici da strada è passione. E attenzione: passione deriva dal greco pathos, sofferenza e grande emozione.