Tempi di scalata dell'Alpe d’Huez: i migliori 20 di sempre (fino ad oggi...)

Nicola Checcarelli
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Tempi di scalata dell'Alpe d’Huez: i migliori 20 di sempre (fino ad oggi...)

Nicola Checcarelli
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La 12esima frazione del Tour de France 2022 si concluderà in vetta all’Alpe d’Huez, uno dei luoghi più mitici del ciclismo. 

Quest’anno l’Alpe sarà località di arrivo di una tappa della Grande Boucle per la 31esima volta. Nella storia i successi italiani sono stati 7: Fausto Coppi (1952, primo in assoluto ad imporsi sull’Alpe d’Huez), Gianni Bugno (1990 e 1991), Roberto Conti (1994), Marco Pantani (1995 e 1997), Giuseppe Guerini (1999).

Tempi di scalata dell’Alpe d’Huez

Foto letour.fr - Pressessports




La tappa

La scalata dell’Alpe d’Huez sarà solo la ciliegina sulla torta di una tappa durissima, che promette grande spettacolo. Prima i corridori dovranno affrontare altre due salite mitiche (e lunghissime): il Col du Galibier (23 km al 5,1%) e il Col de la Croix de Fer (29 km al 5,2%).

La tappa quasi certamente si deciderà lungo i tornanti dell'ascesa finale, ma tutti i chilometri di salita affrontati durante la tappa resteranno nelle gambe.

Tempi di scalata dell’Alpe d’Huez

I dati dell’Alpe d’Huez

Facendo riferimento all’altimetria ufficiale del Tour, l’Alpe d’Huez misura 13,8 km con una pendenza media dell’8,1%. Un po’ più lunga, ma leggermente meno dura, del Col du Granon affrontato nella tappa precedente. In termini di fascino, ovviamente, non c’è paragone.

La parte più dura si conclude al chilometro 11, con gli ultimi 3 in cui le pendenze scendono tra il 5 ed il 6%.

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Tempi di scalata dell'Alpe d’Huez

In attesa di vedere cosa succederà nella 12esima tappa di questo Tour, qui sotto riportiamo i 20 migliori tempi di scalata dell'Alpe d'Huez fatti registrare alla Grande Boucle.
Per correttezza c’è da dire che in passato il rilevamento cronometrico non è stato effettuato sempre dallo stesso punto di partenza, quindi ci potrebbe essere qualche piccola discrepanza.

I dati che trovate qui sotto fanno riferimento al sito Climbing-records e dovrebbero essere tutti “normalizzati” sulla classica distanza di 13,8 km.

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E’ inevitabile notare come tutti i tempi più veloci siano stati registrati fra la fine degli anni ’90 e l’inizio degli anni 2000, nonostante l’evoluzione tecnologia dei mezzi a cui abbiamo assistito negli ultimi tempi. A tal proposito ognuno è libero di fare le sue considerazioni, anche se è bene ricordare che confrontare i tempi di edizioni diverse vale soprattutto a titolo di curiosità, poiché possono essere influenzati da molteplici fattori (durezza della tappa, dinamica di corsa, vento, condizioni meteo).
Va ricordato, inoltre, come i rilevamenti del 2004 si riferiscono ad una cronoscalata.

Per trovare un tempo fatto segnare negli ultimi 10 anni bisogna scendere fino alla 23esima posizione, con i 39:22” di Nairo Quintana nel 2015, nella tappa vinta da Thibaut Pinot.

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1.  Marco Pantani - 36:40” (1995)
2.  Marco Pantani - 36:53” (1997)
3.  Marco Pantani - 37:15” (1994)
4.  Lance Armstrong - 37:36” (2004) - tempo ufficialmente cancellato per doping
5.  Jan Ullrich - 37:40” (1997)
6.  Lance Armstrong - 38:03” (2001) - tempo ufficialmente cancellato per doping
7.  Miguel Indurain - 38:04” (1995)
8.  Alex Zulle - 38:04” (1995)
9.   Bjarne Riis - 38:06” (1995)
10. Richard Virenque - 38:20” (1997)
11. Laurent Madouas - 38:34” (1995)
12. Floyd Landis - 38:35” (2006) - tempo ufficialmente cancellato per doping
13. Andreas Klöden - 38:35” (2006)
14. Jan Ullrich - 38:40” (2004)
15. Richard Virenque - 38:55” (1994)
16. Carlos Sastre - 39:00” - (2006)
17. Iban Mayo - 39:08” - (2003)
18. Andreas Kloden - 39:12” (2004)
19. Jose Azevedo - 39:14” (2004)
20. Levi Leipheimer - 39:14” (2006)
23. Nairo Quintana 2- 39:22” (2015)

Per maggiori informazioni sull'Alpe d'Huez al Tour: letour.fr/en/heritage/alpe-d-huez



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Sull'autore
Nicola Checcarelli

Passione infinita per la bici da strada. Il nostro claim rappresenta perfettamente il mio amore per le due ruote e, in particolare, per la bici da corsa. Ho iniziato a pedalare da bambino e non ho più smesso. Ho avuto la fortuna di fare della bici il mio lavoro, ricoprendo vari ruoli in testate di settore, in Regione Umbria per la promozione del turismo in bici, in negozi specializzati. Con BiciDaStrada.it voglio trasmettervi tutta la mia passione per le due ruote.

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