TEST - Absolute Black Graphenpads: abbiamo provato le pastiglie freno usate da Pogačar

Nicola Checcarelli
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TEST - Absolute Black Graphenpads: abbiamo provato le pastiglie freno usate da Pogačar

Nicola Checcarelli
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Le pastiglie Absolute Black al grafene sono state lanciate un paio di anni fa, ma sono salite agli onori della cronaca grazie a Tadej Pogačar, che da quest’anno ha iniziato a usarle con regolarità.

L’azienda promette una capacità di raffreddamento migliore del 35% rispetto ai competitor e grandi prestazioni di frenata. Di contro, il costo è molto più alto rispetto alle originali, così abbiamo deciso di provarle per capire se ne vale davvero la pena.

In realtà ne avevamo due coppie nel cassetto da diversi mesi, ma tra un test e l’altro siamo riusciti a montarle solo nella seconda parte dell’estate, percorrendo nel complesso circa 1.000 km.

Come sono fatte

La cosa che colpisce di più a prima vista è la particolare forma delle alette di raffreddamento, ma in realtà l’elemento distintivo delle pastiglie Absolute Black è la presenza di grafene sia nella mescola organica sia nella piastra di supporto e nelle alette.

Secondo l’azienda l’ottima conducibilità termica del grafene permette di migliorare la capacità di raffreddamento delle pastiglie e, in generale, le prestazioni dell’impianto frenante.
Absolute Black ci tiene a sottolineare che il grafene viene utilizzato al posto del rame, un materiale tossico che in California sarà vietato a partire dal 2025.

Le Absolute Black Graphenpads sono disponibili per la maggior parte degli impianti frenanti più diffusi, sia da strada, che da mtb, sia Sram che Shimano. 

Quanto costano

I prezzi variano molto in base al modello, ma in genere costano molto di più rispetto alle originali, soprattutto se guardiamo lo street price.

Nel caso della versione per Shimano Dura-Ace/Ultegra utilizzata per il nostro test, il costo di listino è di 49,90 euro (più basso rispetto al lancio) e on-line è quasi impossibile trovarle a meno di 45 euro, vale a dire almeno il doppio rispetto alle originali Shimano L05 A in resina.

Quanto pesano

Il peso rilevato è di 16 grammi, cioè corrispondente a quello dichiarato, ma molto simile a quello delle originali. Il risparmio di peso complessivo è inferiore ai 10 grammi. 
Se decidete di comprarle, di certo non fatelo per il peso…

Quanto durano

Absolute Black dichiara una durata superiore alle pastiglie originali, che può arrivare a circa 8.000 km su percorso vallonato.
In realtà è veramente difficile parlare della durata delle pastiglie freno, perché l’usura dipende tantissimo dai percorsi, dal peso del ciclista e da “quanto si frena”.

L’impressione è che l’usura sia effettivamente limitata, ma si tratta veramente di un’impressione e come tale prendetela.
Per farvi un’idea, qui sotto vedete lo spessore delle pastiglie da nuove (a sinistra), e le condizioni dopo 1.000 km (a destra) che hanno compreso anche qualche uscita gravel.

Absolute Black Graphenpads: come vanno su strada

Nel corso della prima uscita si sono rivelate un po’ rumorose, ma una volta concluso il rodaggio la frenata diventa molto silenziosa. Il suono rispetto alle originali è un po’ diverso, quasi ovattato.

Nelle frenate moderate non ho avvertito particolari differenze, mentre nelle staccate più violente si ha effettivamente la sensazione di una frenata leggermente più potente e pastosa, che rimane costante nel tempo.
La differenza però è davvero minima e il vantaggio ci può essere soprattutto sulle discese lunghe, con tante staccate violente, dove le prestazioni rimangono stabili.

In tutta onestà io sono leggero (67 kg), non sono un gran “frenatore” e non ho particolari problemi neanche con le pastiglie originali, per questo ho provato a fare un test un po’ estremo, tenendo pinzato su una discesa ripida per quasi 1 km (cosa normalmente da non fare). Devo ammettere che alla fine la frenata era ancora buona e non ho avvertito un peggioramento della rumorosità. 

Prima di concludere il test le ho spostate anche sulla bici gravel, dove il lavoro dell’impianto frenante è ben più gravoso, sopratutto quando si affrontano tratti tecnici. In queste situazioni il miglioramento è stato più consistente.
Nel complesso, le differenze rispetto alle originali sono limitate e si avvertono soprattutto in condizioni “estreme”.

E sul bagnato?

Con il bagnato mantengono un’ottima efficienza, anche se va tenuto conto che il mordente della frenata arriva con qualche attimo di ritardo, quando cioè la pista del disco inizia a pulirsi dall’acqua. Se questo accade prima o dopo rispetto alle originali faccio fatica a dirlo…

Capitolo rumorosità con la pioggia: se pensate di cambiarle principalmente per quello, probabilmente non vale la pena. Alla prima pinzata fanno un bel concerto, appena il disco si pulisce il rumore scompare completamente. 
Dunque, alla prima frenata dopo una salita o dopo un lungo tratto rettilineo sentirete fischiare parecchio. Durante una discesa in cui pinzate spesso, invece, il rumore sarà quasi nullo. La durata della rumorosità dipende anche dalla quantità d’acqua e dallo sporco che questa porta sul disco.

Ne vale la pena?

Il miglioramento, seppure leggero, c’è, ma il costo è elevato. 

Se con le pastiglie originali non avete particolari problemi, a mio avviso non serve cambiare, se non per togliersi una volta lo sfizio.
Se invece frenate tanto (troppo?) e qualche problemino di rumorosità e prestazioni lo avete, allora potrebbe valere almeno la pena provarle.

Si rivolgono al ciclista evoluto che in gara vuole solo il meglio, ma paradossalmente potrebbero essere più utili al principiante o a chi non ha grande abilità di guida.
Molto più evidenti sono i vantaggi offerti in fuori strada: se il prezzo non vi spaventa e pedalate tanto in gravel o mtb, fateci un penserino.

Per maggiori informazioni: absoluteblack.cc/graphenpads

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Sull'autore
Nicola Checcarelli

Passione infinita per la bici da strada. Il nostro claim rappresenta perfettamente il mio amore per le due ruote e, in particolare, per la bici da corsa. Ho iniziato a pedalare da bambino e non ho più smesso. Ho avuto la fortuna di fare della bici il mio lavoro, ricoprendo vari ruoli in testate di settore, in Regione Umbria per la promozione del turismo in bici, in negozi specializzati. Con BiciDaStrada.it voglio trasmettervi tutta la mia passione per le due ruote.

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