La Basso Diamante 2019 è uno dei modelli di punta dell’azienda trevigiana, pensata per chi vuole un prodotto d’altissima gamma, capace di garantire elevate prestazioni in ogni condizione.
Le tecnologie costruttive di alto livello, inoltre, si sposano con un design molto elegante, che fa di questa bici un oggetto davvero accattivante anche dal punto di vista estetico.
Rispetto alla versione precedente la flessione del movimento centrale è ora di 0.2 mm, mentre la torsione sul tubo sterzo è stata ridotta a 0.4 mm: un miglioramento del 50%.
Ampliato anche il passaggio ruota, che permette di montare copertoncini con sezione fino a 28 mm.
Sul mercato ci sono bici che possono ospitare gomme con sezioni anche maggiori, ma onestamente su una specialissima con anima racing come questa Basso Diamante, crediamo che un 28 mm sia più che sufficiente.
Gli elementi distintivi della nuova Basso Diamante 2019 sono, senza dubbio, la zona sterzo semi-integrata e il sistema di chiusura del reggisella completamente a scomparsa, di cui parliamo anche nel nostro video test, che potete vedere qui di seguito:
La forcella e l’attacco semi-integrati al telaio garantiscono un miglioramento delle prestazioni aerodinamiche, ma anche una linea più fluida ed elegante.
Dal punto di vista estetico la soluzione più interessante è quella con attacco montato senza spessori (in questo assetto, tubo orizzontale e attacco sembrano quasi un pezzo unico), ma per chi desidera una posizione più comoda viene fornito in dotazione un comfort kit che permette di rialzare l’attacco di 25 mm senza influire sull’estetica di tutto l’insieme.
Molto interessante anche la chiusura del reggisella quasi completamente invisibile.
Si tratta di un sistema brevettato chiamato 3B-Basso, che utilizza tre punti di bloccaggio posti sul retro del tubo piantone, creando un corpo solido tra reggisella e telaio.
L’aspetto più innovativo, però, è relativo ad un inserto in gomma che si trova tra reggisella e tubo piantone con la funzione di assorbire le vibrazioni provenienti dall'asfalto.
Non so quantificare l’effetto di questo sistema, ma la bici risulta effettivamente molto comoda anche su superfici sconnesse.
Il telaio, che è prodotto anche in versione disc, è disponibile in 5 colori: Italia, Rubin Red (quello che vedete nelle foto), Electric Sky (a mio avviso il più bello), Selenite Grey e Lunar Blue.
Il valore aggiunto di questa Basso Diamante è rappresentato dalla quasi completa personalizzazione che il cliente può richiedere in fase di ordine. Un’opportunità possibile solo nel caso di un prodotto semi-artigianale.
Tramite il configuratore che trovate a questo link https://shop.bassobikes.com/shop-en/bikes/2017/diamante-2019.html , oppure presso un rivenditore Basso, si può scegliere il colore preferito e poi allestirlo con uno dei 5 montaggi previsti: Super Record 12 V, Dura Ace Di2, Dura Ace, Ultegra Di2, Ultegra.
Inoltre, si possono personalizzare la lunghezza delle pedivelle, la dentatura delle corone anteriori, la lunghezza dell’attacco, la tipologia di manubrio e l’arretramento del reggisella (15 o 35 mm).
Un bel valore aggiunto in un mercato in cui i prodotti sono sempre più standardizzati e le eventuali modifiche sono a carico di rivenditore o cliente finale.
1- DETTAGLI TECNICI TELAIO
– Geometria: 9,5
La geometria della Basso Diamante è molto equilibrata e contribuisce non poco all’ottimo feeling con la bici su ogni percorso.
Nella taglia 56 che ho avuto in test, la lunghezza del tubo orizzontale virtuale è esattamente 56 cm. L’angolo sterzo e l’angolo piantone sono entrambi da 73,5 gradi.
Il tubo sterzo è di 15,5 cm, mentre reach e stack sono rispettivamente di 392,2 e 566,6 mm.
Il carro posteriore è lungo 40,2 centimetri.
Le misure disponibili sono addirittura 7, dalla 45 alla 61, e permettono a chiunque di trovare il fit ideale.
– Assetto in sella: 9
Sono alto 183 cm e pedalo ad un’altezza sella di 77,5 cm.
Durante questo test ho usato una misura 56, perfetta per le mie misure antropometriche.
Per quanto riguarda l’assetto in sella, va sottolineato che in fase d’ordine è possibile personalizzare lunghezza dell’attacco e larghezza del manubrio.
Sono disponibili anche due diverse misure di reggisella, una con offset da 35 mm per chi ha femore lungo e pedala molto arretrato, e una da 15 mm. Un plus davvero interessante.
Con il kit telaio sono compresi tre spessori da 5 mm e un comfort kit che permette di rialzare la posizione dell’attacco di 25 mm rispetto a quella più “race”.
– Cura costruttiva: 10
La Basso Diamante è realizzata con fibre di carbonio Torayca Alto Modulo T1000 e T800, disposte con un lay-up specifico in base alla zona del telaio e alle conseguenti caratteristiche da privilegiare.
Il telaio è predisposto sia per gruppi meccanici che elettromeccanici ed il passaggio cavi è interno.
I tubi di sezione tonda, realizzati per minimizzare le torsioni, conferiscono una linea pulita ed elegante.
In questo giocano un ruolo fondamentale anche la particolare connessione tra attacco e zona sterzo e il sistema di chiusura completamente “nascosto” 3B-Basso, di cui vi abbiamo già parlato.
Tra i dettagli tecnici, segnaliamo anche le conchiglie di chiusura del reggisella realizzate completamente in carbonio.
– Componentistica utilizzata: 9
La Basso Diamante oggetto del test è montata con gruppo Shimano Ultegra R8050 Di2 con guarnitura Compact 50-34.
I freni direct mount, invece, sono firmati Trp.
Il gruppo Ultegra si è mostrato come sempre una garanzia di funzionalità e affidabilità.
Le ruote sono le Microtech MR38 full carbon per copertoncino. Il peso dichiarato di 1.656 grammi non è da record, ma il profilo da 38 è particolarmente adatto a questa bici, poiché ottimale su ogni terreno. Notevole la scorrevolezza dei mozzi.
L’abbinamento con i Michelin Pro 4 da 25 mm garantisce anche un buon livello di comfort, anche se come sempre su questa variabile incide la pressione di gonfiaggio.
A completare l’allestimento troviamo una sella San Marco Mantra Carbon Fx e manubrio e attacco firmati Basso.
– Peso bici: 8
Nella misura 56 che ho avuto in prova il peso rilevato è di 7,4 kg senza pedali. Un valore in linea con i componenti utilizzati per il montaggio, anche se i più attenti al peso, considerando la fascia di prezzo della bici, potrebbero storcere un po’ il naso.
– Prezzo bici: 7,5
La bici completa ha un prezzo al pubblico di 6.718 euro.
Una cifra piuttosto elevata, ma la qualità del telaio e la possibilità di scegliere e personalizzare quasi tutti i componenti, ovviamente, hanno un costo.
Il prezzo del kit frame, comprensivo di telaio, forcella, serie sterzo, attacco e reggisella, è di 3.620 euro.
Lo stesso kit frame in versione disco ha un prezzo di 3.890 euro.
– Garanzia sul telaio: 7,5
La garanzia sul telaio è di 3 anni.
Voto finale (da 1 a 10): 8,65
2 – COMPORTAMENTO IN SALITA
La Basso Diamante 2019 si comporta molto bene su ogni terreno, ma probabilmente la salita è quello in cui offre il meglio di sé.
La geometria equilibrata invita a spingere con regolarità da seduti e questo si apprezza in modo particolare sulle lunghe salite pedalabili.
Quando ci si alza sui pedali, tuttavia, si percepisce la rigidità della zona del movimento centrale e la risposta è sempre decisa, anche se mai troppo secca.
La sensazione è quella di un’accelerazione progressiva, a tutto vantaggio del grip della ruota posteriore.
Ho fatto alcuni test su tratti ripidi e bagnati, dove anche accelerando in modo brusco la ruota posteriore non ha mai perso aderenza.
Voto finale (da 1 a 10): 9
3 – COMPORTAMENTO IN DISCESA
Come già anticipato in apertura di questo articolo, la Basso Diamante 2019 mi ha sorpreso per il feeling di guida che trasmette già dalle prime uscite.
Nonostante un manubrio decisamente più stretto di quello a cui sono abituato, in discesa mi ha permesso di divertirmi, senza avere mai la sensazione di essere al limite.
Si fa apprezzare soprattutto nei tratti con curvoni veloci, dove si è rivelata molto precisa in inserimento e capace di mantenere con facilità la traiettoria impostata.
In un periodo in cui sto utilizzando molte bici con freno a disco, il ritorno al freno tradizionale, in versione direct mount, non mi ha “disturbato” più di tanto. Inizialmente ho solo dovuto riabituarmi alla differente potenza da applicare alle leve, che in questo caso deve essere superiore rispetto agli impianti a disco.
Nel complesso l’insieme tra freni direct mount Trp e ruote Microtech MR38 full carbon ha dato ottimi risultati.
Voto finale (da 1 a 10): 9
4 – COMPORTAMENTO IN PIANURA
Anche in pianura le sensazioni si sono rivelate ottime, in particolare per quanto riguarda la capacità di mantenere le alte velocità.
Negli sprint, così come nelle accelerazioni in salita, l’aumento di velocità è progressivo, ma si percepisce in maniera evidente la rigidità della zona movimento centrale, che dà proprio la sensazione di trasmettere alla bici ogni watt espresso sui pedali.
E’ in pianura, inoltre, che si notano le doti di comfort, superiori alla media delle bici “racing”.
L’assorbimento delle vibrazioni provenienti dall’asfalto, anche nei tratti più sconnessi, è davvero ottimo, soprattutto se si sceglie una pressione di gonfiaggio non eccessiva.
Voto finale (da 1 a 10): 9
IN CONCLUSIONE
La Basso Diamante 2019 è una bici equilibrata, che si comporta molto bene su ogni terreno.
Mi sento di dire che è una “vera bici italiana”, nel senso che la vecchia tradizione telaistica italiana ha quasi sempre proposto telai con geometrie ottimali, capaci di trasmettere da subito un grande feeling.
Insomma, la prima volta che sono salito sulla Diamante 2019 ho avuto la sensazione che fosse la mia bici già da tanto tempo, cosa non del tutto comune con i telai moderni.
Ad impreziosire il valore di questa Basso Diamante 2019 ci sono una serie di dettagli tecnici di qualità e la possibilità di personalizzare la scelta di tutti i componenti.
Una specialissima dedicata ad un pubblico di intenditori, disposti a spendere qualcosa in più per avere un prodotto semi-artigianale con finiture di qualità.
Ideale per tutti coloro che cercano una bici performante, ma che non sacrifichi comfort e guidabilità, quindi adatta ad ogni tipo di percorso.
Per maggiori informazioni: bassobikes.com
Qui invece trovate tutti gli altri test pubblicati su BiciDaStrada.it
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Sull'autore
Nicola Checcarelli
Passione infinita per la bici da strada. Il nostro claim rappresenta perfettamente il mio amore per le due ruote e, in particolare, per la bici da corsa. Ho iniziato a pedalare da bambino e non ho più smesso. Ho avuto la fortuna di fare della bici il mio lavoro, ricoprendo vari ruoli in testate di settore, in Regione Umbria per la promozione del turismo in bici, in negozi specializzati. Con BiciDaStrada.it voglio trasmettervi tutta la mia passione per le due ruote.