TEST - Bergamont Grandurance 8: telaio in alluminio e tanti dettagli di qualità
Matteo Montaguti
TEST - Bergamont Grandurance 8: telaio in alluminio e tanti dettagli di qualità
Matteo Montaguti
La Bergamont Grandurance 8 è la versione di punta tra le gravel in alluminio dell'azienda tedesca che fa parte della famiglia Scott.
Rispetto al modello precedente presenta parecchie novità tecniche, che rispondono al trend più recente delle gravel bike "moderne" e la rendono più adatta all'uso off road.
Passaggio ruota maggiorato, geometrie completamente riviste, nuova dimensione del reggisella e cablaggio interno sono solo alcuni degli aggiornamenti della Grandurance 8 2022.
Da non sottovalutare anche l'aspetto estetico: il modello che abbiamo testato è caratterizzato da colori e grafiche molto curate, che non passano inosservate e rispecchiano l'identità dell'azienda.
Anche l'azienda tedesca è stata costretta a ritoccare i prezzi di quasi tutti i suoi prodotti, ma il rapporto qualitàprezzo è rimasto uno dei punti di forza di Bergamont e di questa bici in particolare.
Prima di continuare nella lettura del test, date un'occhiata al video qui sotto, in cui vi parliamo delle impressioni in sella e delle principali differenze rispetto al modello precedente:
1 – Dettagli tecnici telaio
– Geometria: 9
La revisione delle geometrie costituisce una delle differenze principali tra la nuova Grandurance 8 e il modello precedente.
La bici, infatti, ora è molto più orientata all’uso off-road e garantisce maggiore comfort e stabilità. Un cambio di destinazione d’uso importante rispetto al passato, quando la Grandurance era più orientata all’uso stradale o al gravel leggero.
Nello specifico, troviamo un angolo sterzo più aperto (70° su tutte le taglie), abbinato ad un piantone più dritto (75°).
Il carro posteriore è stato allungato di 1 cm, così come più lungo è l’interasse.
Lo stack è più elevato e il reach decisamente più lungo, poiché in taglia 55 è passato da 38,3 cm a 40 cm.
Qui sotto trovate il dettaglio delle 5 taglie disponibili:
– Assetto in sella: 8,5
Delle cinque taglie disponibili la 55 è quella più adatta per un ciclista come me, alto 1,80 cm e con gambe lunghe. L’attacco manubrio di serie, come richiesto dalle “geometrie moderne”, è piuttosto corto, ma in parte compensato dalle lunghe leve del GRX meccanico. Anche il manubrio X-Race Aero (della taiwanese Satori) con 16° di flare si è rivelato molto confortevole.
– Cura costruttiva: 9,5
La cura dei dettagli di questa Bergamont Grandurance 8 è davvero notevole, soprattutto in relazione al prezzo.
Il telaio è in alluminio 6061 e presenta un cablaggio completamente interno, già dalla zona di sterzo.
Il passaggio ruota, come già anticipato, è stato portato a 50 mm per rispondere alle richieste più recenti del mercato, che prevedono l’uso di gomme sempre più larghe (di serie la bici monta pneumatici 700x45).
Interessante anche la scelta di modificare il diametro del reggisella, che ora è di 31,6 mm, per rendere la bici compatibile con una più ampia gamma di reggisella telescopici.
Da notare, come già accennato all’inizio dell’articolo, anche la cura delle grafiche e delle colorazioni, che fanno apparire questa Grandurance 8 più pregiata rispetto al suo prezzo.
Per gli amanti del bikepacking, infine, c’è da segnalare l’ampia disponibilità di punti di fissaggio aggiuntivi e la possibilità di montare parafanghi.
– Componentistica utilizzata: 8,5
L’allestimento di questo modello è interessante se parametrato al prezzo.
Bada più alla funzionalità che alla leggerezza, ma con un upgrade sulle ruote si potrebbero già risparmiare parecchi grammi.
Il gruppo è lo Shimano GRX a 11 velocità.
L’allestimento è monocorona, con 40 denti per la guarnitura e cassetta posteriore Shimano SLX 11-42. Una combinazione valida, ma forse un po’ troppo dura per i tratti off-road più impegnativi e impervi. Perfetta invece su segmenti scorrevoli e su asfalto.
Sella, reggisella e ruote sono firmati Syncros, mentre le gomme sono le Schwalbe G-One Bite Tubeless-Easy 45-622.
Per concludere il discorso sui componenti, sono rimasto piacevolmente colpito dalla qualità offerta da manubrio e attacco Satori (azienda taiwanese). In particolare la piega X-Race Aero, con un flare di 16°, è davvero comoda nell’impugnatura a mani basse per tratti di sterrato difficile. Ottima anche l’ergonomia in presa alta, che permette di appoggiare i polsi e assumere una posizione aero senza fatica.
– Peso bici: 6,5
Il peso rilevato in taglia 55, senza pedali, è di 10,2 kg.
E’ vero che il montaggio non è tra i più pregiati e che nel gravel non si bada troppo alla leggerezza, ma di certo non è un peso piuma.
– Prezzo bici: 9
Il prezzo al pubblico è di 1.999 euro.
A nostro avviso un prezzo molto interessante, soprattutto in relazione alla componentistica utilizzata e tenendo conto degli aumenti che hanno interessato tutto il settore bike.
Chi si volesse avvicinare al mondo gravel per la prima volta può orientarsi anche sulla Grandurance 4, meno pregiata ma dal prezzo di 1.199 euro.
– Garanzia sul telaio: 8
Bergamont prevede una garanzia di 5 anni per il telaio e 2 anni per la forcella a partire dalla data di acquisto, esclusivamente sul primo acquirente
Voto finale (da 1 a 10): 8,42
2 – Comportamento in salita
– Su asfalto: 6,5
La Bergamont Grandurance 8 pesa come una mtb front di media gamma e questo sulle pendenze più ripide è un limite che si sente. Il telaio in alluminio, unito alla forcella in carbonio, è comunque piuttosto reattivo. Gli handicap maggiori sono l’angolo molto aperto della forcella e la lunghezza dell’interasse, che insieme al peso rendono la bici poco brillante quando si vuole accelerare.
– Su sterrato: 8
Il piantone molto dritto aiuta a superare anche i tratti più duri.
Su sterrato si nota meno la problematica del peso e, anzi, angolo forcella e interasse lungo aiutano ad affrontare i fondi sconnessi mantenendo sempre le gomme in trazione.
In fuoristrada la trasmissione monocorona è perfetta, ma la cassetta 11-42 può essere un po’ limitante, specie per chi non è molto allenato o vuole pedalare con del bagaglio aggiuntivo in stile bikepacking.
Voto finale (da 1 a 10): 7,25
3 – Comportamento in discesa
– Su asfalto: 8,5
Le gomme Schwalbe da 45 mm e l’impostazione geometrica rendono questa nuova Grandurance 8 sicura e molto stabile, specie nei curvoni veloci.
Qualche difficoltà in più, invece, l’ho notata sullo stretto e quando c’è da cambiare direzione in modo repentino.
– Su sterrato: 9,5
Ho usato con soddisfazione questa gravel anche su terreni che normalmente affronto con una Mtb front, ovviamente adeguando la pressione degli pneumatici che non deve essere superiore a 3 bar.
In questo situazioni il peso e le nuove geometrie sono un valore aggiunto. Il tocco in più sarebbe quello di montare un telescopico e gomme tubeless.
Voto finale (da 1 a 10): 9
4 – Comportamento sul pedalato
– Su asfalto e sterrato: 8,5
La Grandendurance 8 è un valido compromesso per pedalare su strada e sterrato, specie sulle lunghe distanze, dove le geometrie garantiscono un ottimo comfort. La versione precedente era più brillante sull’asfalto, questa garantisce maggiore aderenza in off-road, ma con una buon gamba permette di stare al passo anche degli amici con bici da strada (a ruota, ovviamente).
Non vi aspettate troppo se volete accelerare o cambiare ritmo, perché queste non sono le sue doti principali.
Voto finale (da 1 a 10): 8,5
VOTO COMPLESSIVO (da 1 a 10): 8,3
In conclusione
La Bergamont Grandurance 8 in poche settimane è riuscita a farmi innamorare del territorio in cui pedalo da più di 30 anni: mi ha fatto scoprire strade nuove e percorsi misti davvero entusiasmanti. Le sue geometrie e la componentistica mi hanno piacevolmente sorpreso per maneggevolezza e affidabilità.
Non è un mezzo pensato per le prestazioni, ma più che altro per il divertimento e la scoperta.
Il tutto con un design davvero accattivante e una cura dei dettagli sopra la media per le bici di questo segmento di prezzo.
Proprio il prezzo, infine, è un altro dei punti di forza della Grandurance 8, che ne fa un mezzo interessante per chi si vuole affacciare al gravel con un prodotto non troppo oneroso, ma comunque funzionale, affidabile ed esteticamente gradevole.
Per maggiori informazioni: bergamont.com
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Sull'autore
Matteo Montaguti
Ho sempre avuto due priorità nella mia vita: la prima è la famiglia, la seconda la bicicletta. Il ciclismo agonistico fa parte di me da più di 30 anni. Ho iniziato all'età di 6 anni, fino al 2019, anno in cui ho terminato la mia carriera da professionista lunga 12 stagioni. Ho sempre condiviso con la mia famiglia la passione per lo sport, i sacrifici e le vittorie, anche nei momenti difficili mi spingevano verso nuovi obiettivi. Ecco perché dopo tanti anni sono ancora qui a parlare di biciclette e di ciò che mi rende felice.