iAerolight è l'ultima novità della gamma di biciclette elettriche da strada del marchio basco fondato nel 1909 a Eibar (Paesi Baschi, Spagna) dai fratelli Cosme, Domingo e Juan Beistegui Albistegui. Una famiglia che ancora oggi è alla guida dell'Azienda. E non potrebbe essere altrimenti visto che BH è l'acronimo di Beistegui Hermanos (fratelli Beistegui). Abbiamo messo alla prova per un mese la BH iAerolight in versione 1.8.
Vi dirò... Prima di iniziare questo test ero scettico nonostante la scheda tecnica d'alto livello di questa e-road bike dove spicca la generosa coppia del motore centrale proprietario, il peso contenuto ed un design che ha più di qualcosa in comune con la sorella Aerolight (QUI il nostro test).
Le mie perplessità non erano legate all'aspetto tecnico: le e-road bike non mi hanno mai fatto impazzire anche se sono una bella invenzione. A me in bici piace far fatica, inseguire l'agonismo e provare a battere me stesso. In fin dei conti è questo il sale che spinge tanti di noi a montare in sella più o meno tutti i giorni.
E poi diciamocela tutta non è per nulla simpatico vedersi sorpassare da una bici a pedalata assistita quando si sta spingendo forte sui pedali.
Al di là degli stereotipi, sono bastati pochi chilometri ed un paio di salite toste in sella alla BH iAerolight 1.8 per iniziare a vedere le cose sotto un'altra prospettiva, ma andiamo al sodo e vediamo di seguito tutti dettagli di questa bici spagnola che ha debuttato ad ottobre dello scorso anno (QUI l'articolo di presentazione).
1- Dettagli tecnici telaio
– Geometrie: 7,5
Sotto questo aspetto l'offerta della piattaforma iAerolight è minore rispetto a quanto previsto per la Aerolight.
Qui le taglie telaio sono solo tre (SM, MD, LA), di meno rispetto alla maggioranza dei competitor. Le quote si sovrappongono per quanto riguarda orizzontale virtuale, angolo di sterzo, angolo piantone e lunghezza dei foderi bassi del carro posteriore.
Lo stack è ridotto rispetto alla versione acustica (la bici risulta così leggermente più schiacciata a terra) ed il reach è un po' più abbondante.
Una scelta quest'ultima azzeccata per mantenere intatta la guidabilità a discapito di un peso superiore.
Forse due taglie in più ai due estremi non avrebbero fatto male e questo sta alla base del nostro voto. Anche se bisogna precisare che una geometria compatta complica la vita in fase progettuale per via dell'integrazione di tutti gli standard d'assistenza.
– Assetto in sella: 9
Sono alto 169 cm per 78 cm di cavallo. Altezza sella (con pedivella da 170 mm) pari a 695 mm. La BH iAerolight 1.8 presenta, in taglia SM, una pedivella da 165 mm.
Ho così aumentato di 5 mm la distanza tra il centro del movimento centrale e la battuta della sella Prologo Dimension 143.
Ed è stato un bene perché BH prescrive per la taglia SM un'altezza min/max centro movimento centrale-battuta sella tra i 693 ed i 773 mm.
Qui il discorso fatto in precedenza ritorna...
Un ciclista con statura di poco inferiore alla mia potrebbe ritrovarsi al limite se non fuori dalle specifiche indicate dalla Casa Madre. Il reggisella semi integrato (foto sotto) è stiloso, ma proprio nei casi limite diventa un'arma a doppio taglio.
L'attacco manubrio da 90 mm restituisce l'effetto opposto: un ciclista un po' più alto potrebbe trovarsi a disagio a differenza delle sensazioni da me provate. In genere utilizzo attacchi con lunghezza tra i 110 ed i 120 mm: non ho fatto fatica ad adattarmi.
– Cura costruttiva: 10
Aerodinamica, estetica, cura dei dettagli e tanto "fatto in casa".
Il design è innegabilmente guidato da forme e concetti che definiscono il carattere della sorella Aerolight a partire dalle tubazioni a coda tronca e dalla forma della forcella Air Bow con una testa piuttosto larga e proiettata in avanti.
Secondo BH questa soluzione permette di ridurre le pressioni sul telaio separando i flussi fin dal primo impatto con la superficie della bicicletta.
La progettazione Hollow Core Internal Molding (HCIM) ha permesso di ridurre al minimo gli spessori della fibra di carbonio associando allo stesso tempo la miglior combinazione di materiale composito a seconda della posizione nello stampo.
Telaio e forcella vengono costruiti in Portogallo.
Il risultato è una struttura in grado di accogliere un motore centrale che pesa 1.400 gr.
A mercato, ad oggi, non ci sono molte e-road bike con queste specifiche.
A differenza delle concorrenti, la BH iAerolight 1.8 monta una drive unit proprietaria BH2EXMAG Gen2 con motore da 250 W e ben 65 Nm di coppia massima che lascia intravedere uno spunto piuttosto grintoso.
A completare il set la batteria da 410 Wh (una delle più capienti sul mercato) con una autonomia massima dichiarata di 125 km.
La porta di ricarica è affogata in prossimità del nodo del movimento centrale ed ben nascosta alla vista grazie ad una chiusura magnetica.
Sulla testa dell'attacco manubrio troviamo il display Core con pulsante di accensione/spegnimento dell'assistenza e cambio modalità. Averlo a portata di mano è sempre un bel vantaggio, che non sempre troviamo.
Il passaggio cavi è interno nella miglior tradizione aero.
Ci sono altre due chicche che però non sono state inviate con la bici che abbiamo provato.
Si tratta della luce posteriore Plank ad attacco magnetico (foto sotto), da sovrapporre alla copertura del morsetto reggisella e del kit borraccia e portaborraccia (foto sotto) che include anche il range extender (XPro) da 180 Wh.
A completare il tutto una verniciatura con tonalità Rosso Corsa che nel nostro caso ha saputo catturare l'attenzione anche dei meno esperti. Senza dimenticare gli sganci rapidi integrati nel perni (foto sotto).
Insomma, va dato atto a BH di non essersi affatto risparmiata nella cura dei dettagli.
– Componentistica utilizzata: 8,5
Tra i tre allestimenti disponibili la versione 1.8 di fatto è quella intermedia.
Gruppo trasmissione Shimano Ultegra Di2 con guarnitura FSA in carbonio 50-34 e pacco pignoni Shimano Ultegra 11-34.
ll manubrio proprietario integrato BH Aero ACR in fibra di carbonio presenta una leggera apertura dei terminali della curva (angolo esterno o outsweep).
Sella Prologo Dimension 143 e ruote Vision Trimax 35 SC allestite con coperture Hutchinson Fusion 5 da 28 mm con camera d'aria.
L'unica nota dolente di questa bici è il sistema ruota.
Il canale interno del cerchio in alluminio da 19 mm non è l'ideale per questo tipo di applicazione, mentre per ragioni logistiche si può perdonare la camera d'aria.
Non si perdona del tutto una copertura da 28 mm che nel complesso contribuisce a rendere più "sorda" l'intera struttura su fondo sconnesso o irregolare.
Dopo aver passato circa 500 km in sella a questo mezzo non esiterei a passare ad un tubeless da 30 mm su un canale interno da 21 o 23 mm anche per via del peso maggiore della bici completa.
BH non comunica una dimensione massima per le coperture, ma prescrive un passaggio ruota di almeno 6 mm tra pneumatico e telaio/forcella.
– Autonomia batteria: 9,5
In sella alla BH iAerolight 1.8 sono riuscito a percorrere poco più di 137 km per 2.366 metri di dislivello (peso ciclista 72 kg) con un utilizzo quasi sempre in modalità eco (luce verde).
Un'assistenza che è più che sufficiente se c'è un minimo di gamba anche su pendenze estreme (l'ho testata anche su salite che sfiorano il 30%).
Non ho installato l'XPro, ma il risultato è già notevole se pensiamo che ho potuto usufruire dell'intera capacità della batteria senza riduzioni d'assistenza imposte dal sistema.
Spingendo di buona lena ho potuto godermi le salite, portare a casa un buon volume aerobico ed affrontare tratti al limite del possibile a 30-35 battiti in meno rispetto al solito.
Attenzione: a seconda della carica residua della batteria e del periodo di inutilizzo la drive unit potrebbe essere sottoposta al cosiddetto Deep Sleep mode, dove l'attività d'assistenza viene sospesa per proteggere il sistema.
Il tutto si riattiva collegando il caricabatterie o con una pressione di 5'' sul pulsante Core Display (quest'ultima operazione nel nostro caso non ha dato esito positivo).
Un ciclo di ricarica da 0 a 100 (anche se non raccomandato) richiede circa tre ore e 30 minuti.
– Interfaccia App e personalizzazioni: 6,5
La connettività non è sempre fluida e a seconda dello smartphone utilizzato potrebbe essere più o meno stabile.
Niente paura: si tratta solo di avere un po' pazieza. BH rilascerà a giugno una nuova versione della app BH Bikes iConnect (download disponibile su Google Play e App Store Apple).
La drive unit viene identificata con il nome Coreplus. Questo potrebbe complicare un po' le cose durante il primo approccio visto che non ci sono evidenti rimandi alla bicicletta in questione.
All'interno della app (io ci sono atterrato solo dopo aver cliccato su try again dal messaggio di errore) è possibile modificare la potenza e l'intrusione del motore in ognuno dei quattro profili disponibili.
Qui un'ulteriore precisazione: la bici viene consegnata con il profilo Eco+ disattivato (luce blu di serie).
Questa modalità d'assistenza viene "sbloccata" in app aumentando l'indicatore assist power o dal ciclocomputer (Garmin Edge 840 Solar nel nostro caso).
Il download sulla bici della configurazione prescelta è veloce.
A livello di funzionalità siamo in linea con quanto messo a disposizione dalla concorrenza anche se non si può dire lo stesso per l'approccio.
– Peso bici: 8,5
In taglia SM senza pedali la BH iAerolight 1.8 pesa 12,49 kg. Il miglior allestimento arriva a sforare questa barriera assestandosi a 11,8 kg (peso dichiarato da BH). Il peso del motore è di 2,1 kg.
In sostanza si lascia sul piatto qualche centinaia di grammi con un guadagno tutt'altro che trascurabile in termini di coppia e di autonomia (in parte) rispetto alla concorrenza.
– Prezzo: 6
La fascia di mercato di questo genere di bici è alta. Per portare a casa la iAerolight 1.8 servono 8.999,90 euro. Tanti e per certi versi troppi.
La sufficienza arriva perché comunque il prezzo è inferiore alle proposte di altri marchi con una scheda tecnica di qualità superiore.
QUI tutti i dettagli ed i prezzi dei tre allestimenti disponibili 1.9, 1.8 e 1.7.
– Garanzia sul telaio: 9,5
I telai BH hanno una garanzia “base” di due anni, ma registrando la bici sul sito ufficiale si può usufruire della garanzia a vita oltre ad estendere la copertura sul motore ad anni cinque.
BH, inoltre, offre una garanzia convenzionale sulla batteria che viene attivata presso i rivenditori autorizzati ad un prezzo forfettario: 150 euro (+1 anno), 300 euro (+2 anni).
QUI tutti i dettagli.
Voto finale (da 1 a 10): 8,3
2 – Pedalata ed erogazione di potenza in salita
Il sistema d'assistenza di ultima generazione lavora su una triangolazione di tre fattori: la forza espressa dal ciclista (rilevata dal sensore di coppia), la velocità della bici ed il tipo di rapporto utilizzato.
La funzionalità è quindi intelligente con alcuni parametri base. L'assistenza "stacca" se il ciclista smette di pedalare e se la velocità di marcia è inferiore a 6 km/h o superiore a 25 km/h (26 km/h sulla base di quanto rilevato dal Garmin Edge 840 Solar).
Quando la strada sale c'è un solo requisito fondamentale per godersi al meglio questa bici: avere una pedalata rotonda.
Il rischio è quello di fermare l'assistenza che non essendo per nulla intrusiva impiega poco meno di 4'' per tornare a regime in ogni modalità.
Una qualità che si apprezza in modo particolare sui falsopiani quando la velocità si avvicina al limite massimo. Attivazione ed esclusione diventano progressivi e sempre stabili senza strattonamenti.
C'è un unico piccolo neo: quando si percorrono tratti di più chilometri su pendenze importanti superiori al 15% potrebbe verificarsi una perdita di fluidità.
Che dura una frazione di secondo e che non ha ricadute sulla sicurezza, né sull'equilibrio, ma si avverte che per almeno 1/4 di giro la pedalata non è servita a pieno dall'assistenza.
Il motore centrale comporta anche un fattore Q della guarnitura maggiore ed una sensazione diversa quando ci si alza sui pedali e si è in spinta. Io ho mantenuto la normale impostazione, ma il consiglio è quello di verificare l'assetto ed eventuali aggiustamenti delle tacchette dopo un paio di uscite.
Voto finale (da 1 a 10): 8,5
3 – Comportamento in discesa
Fin dalle prime battute si ha l'impressione di avere due bici in una: l'avantreno preciso e scattante di una bici da competizione unito ad retrotreno più schiacciato verso il fondo stradale e un po' più pigro.
A discapito dei cinque chili in più rispetto alla bici che uso di solito posso dire che i limiti maggiori non provengono dalla struttura principale, ma dal sistema ruota. In staccata la sensazione è quella di arrivare più lunghi.
Un canale più largo ed una gomma da 30 mm tubeless potrebbero riuscire a compensare al meglio il peso maggiore della bicicletta che nel complesso dopo aver preso le misure restituisce sensazioni che non di discostano poi molto da un modello da strada puro.
Voto finale (da 1 a 10): 8,5
4 – Comportamento in pianura
È, a mio avviso, il terreno dove il divario tra iAerolight e Aerolight diventa minimo. In un contesto chiaramente privo di competizione, sia chiaro.
La BH iAerolight 1.8 ha un buon feeling con la velocità ed il peso maggiore non ha ripercussioni sulla scorrevolezza. Si pedala senza interferenze attorno i 34-35 km/h.
Sullo scatto secco la bici è innegabilmente più lenta, ma non è scontato avere una telaio che, fatta eccezione per i primi istanti, tende a replicare le risposte di una bici aero ben costruita.
Lungo tratti esposti a vento laterale piuttosto forte la bici tende a subire di più le turbolenze. Quindi serve affinare lo stile di guida.
Il manubrio più largo aiuta a gestire al meglio il mezzo anche in questa situazione.
Voto finale (da 1 a 10): 9
VOTO COMPLESSIVO: 8,57
BH iAerolight 1.8: in conclusione
Nel complesso questo progetto e-road del marchio iberico è ben riuscito e si fa apprezzare anche sconfessando ogni pregiudizio (inclusi i miei).
Sensazioni e risposte della bici sono affini al mondo strada racing ed anche per questo sono riuscito ad apprezzare questo mezzo.
Il pannello di controllo dell'assistenza può non essere sempre a portata di dito.
Se avete un Garmin di ultima generazione (540, 840 o 1040) dotato delle funzionalità di navigazione Smart Range (calcolo percorso sulla capacità residua della batteria) e stima dell'autonomia residua in km (svincolata dalla traccia) potreste avere sotto controllo tutti i parametri che vi servono aggiungendo ulteriori metriche per aumentare o diminuire l'assistenza.
La BH iAerolight 1.8 cambia anche le prospettive dei ciclisti più incalliti.
Permette di fare le solite salite (dure) godendosi il paesaggio. È un incentivo a stare in forma e invita anche chi non se lo può più permettere a livello fisico di raggiungere quei luoghi "che hanno un senso".
Il prezzo nonostante tutto rimane l'unico grande vincolo.
Per maggiori informazioni: bhbikes.com/it
QUI tutte le news, i test e gli approfondimenti riguardanti BH.
Qui sotto il test della BH Aerolight: la versione acustica.
VIDEO TEST - BH Aerolight 6.5: la velocità è il suo forte. Ma come va in salita?
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Sull'autore
Giovanni Bettini
"I poveri sono matti" diceva Zavattini. Anche i ciclisti oserei dire. Sono diventato "pazzo" guardando Marco Pantani al Tour de France 1997 anche se a dire il vero qualcosa dentro si era già mosso con la mitica tappa di Chiappucci al Sestriere. Prima le gare poi le esperienze in alcune aziende del settore e le collaborazioni con le testate specializzate. La bici da strada è passione. E attenzione: passione deriva dal greco pathos, sofferenza e grande emozione.