La Canyon Ultimate CFR è la versione di punta della nuova bici “da salita” del brand tedesco, che vi abbiamo descritto nel dettaglio in occasione del lancio ufficiale, avvenuto a inizio settembre 2022.
Dopo le prime pedalate in Costa Azzurra, abbiamo avuto la possibilità di usare la bici per un periodo di tempo più lungo. Una ghiotta opportunità per testarla a fondo sulle strade di casa e, soprattutto, con un allestimento un po’ “meno estremo” di quello di serie.
Nello specifico, l’abbiamo usata con una sella non full carbon e con ruote dal canale più largo, montate con gomme tubeless (le Shimano Dura Ace C36, montate con gomme Pirelli Zero TLR 700x28).
Di seguito vi ricordiamo le novità principali rispetto al modello precedente, di cui abbiamo parlato in modo più approfondito nell’articolo che trovate in basso:
- Nuove forme dei tubi per ottimizzare rigidità e aerodinamica
- Nuovo reggisella e sistema di serraggio riposizionato
- Passaggio cavi integrato, anche grazie all’uso del cockpit CP0018
- Comfort migliorato grazie ad un passaggio ruota più abbondante
- 8 taglie, con geometrie progressiva
1- Dettagli tecnici telaio
– Geometrie: 9,5
Le geometrie della nuova Canyon Ultimate CFR sono state leggermente modificate rispetto alla versione precedente e ora sono più simili a quelle della Aeroad.
Nel complesso si tratta di misure pensate per la competizione, anche se non estreme.
Tra le particolarità che differenziano la Ultimate rispetto alla maggior parte dei competitor della stessa categoria troviamo un tubo sella molto dritto: 73,9° in tutte le misure. Il tubo sterzo in taglia L è invece di 73,3°.
Altro aspetto degno di nota è che per la prima volta in casa Canyon la lunghezza del carro posteriore varia in base alla misura. Nel caso della taglia L usata per il test è di 41,3 cm.
Le taglie disponibili sono ben 8, dalla 3XS alla 2XL, e permettono praticamente a tutti di trovare la misura più adatta alle proprie esigenze:
– Assetto in sella: 9
Sono alto 1,83 cm, pedalo a 77,5 cm e per questo test ho usato una taglia L, che come mi aspettavo si è rivelata leggermente grande. Quando si parla di Canyon, infatti, è bene ricordare che le taglie del brand tedesco “vestono” più rispetto alla media.
Chi ha misure simili alle mie si troverà “a cavallo” tra la M e la L e dovrà valutare con attenzione la scelta, visto che le bici hanno manubrio integrato e cambiarlo costa parecchi soldi.
Nel mio caso sulla L ho dovuto avanzare un po' la sella per compensare un reach più lungo del solito. Di contro, lo stack più elevato mi ha consentito di stare in una posizione un po’ più rilassata. Volendo avrei potuto pedalare anche senza spessori.
Se invece avessi voluto una posizione più aggressiva, avrei dovuto optare per la M, ma forse mi sarebbe servito un attacco almeno 1 cm più lungo.
– Cura costruttiva: 9,5
Il telaio CFR è quello più leggero e realizzato con il carbonio più pregiato di casa Canyon.
In taglia M il peso dichiarato è di soli 730 grammi (nella versione Stealth che vede in queste foto. La colorazione Cold Crystal pesa circa 30 grammi in più).
Rispetto al modello precedente le linee non sono state rivoluzionate, ma ora le tubazioni sono più squadrate e aerodinamiche. Tra gli aggiornamenti degni di nota c’è il passaggio cavi completamente integrato e il riposizionamento della chiusura del reggisella, che ora si trova sotto lo snodo sella, più nascosta.
Importante anche l’ampliamento del passaggio ruota, che può ospitare ufficialmente gomme fino a 700x32, ma in occasione del mondiale gravel abbiamo visto che teoricamente ci si può spingere oltre. Questa bici, infatti, è stata usata da Van der Poel e da Vermeersch proprio in occasione della prova iridata svolta in Veneto, con gomme gravel 700x33.
Parte integrante del nuovo progetto è anche il cockpit CP0018, che al netto dei problemi avuti dopo il lancio dell’Aeroad (ora risolti con un aggravio di peso di 30 grammi), a mio avviso è un componente molto valido.
L’aspetto interessante del manubrio CP0018 è che permette di variare la larghezza di 2 cm per parte senza dover cambiare piega.
E, inoltre, di modificare l’altezza di 1,5 cm senza dover segare lo stelo della forcella.
Per capire meglio come funziona date un’occhiata a foto e video qui in basso.
– Componentistica utilizzata: 9
L’allestimento della nuova Canyon Ultimate CFR Di2 in versione Stealth è orientato alla ricerca della massima leggerezza. Una scelta che sarà apprezzata dai grammomaniaci, ma che a mio avviso sacrifica qualcosa in termini di guidabilità e comfort.
Sul gruppo Shimano Dura Ace 12v c’è poco da dire. Funziona molto bene e rispetto alla versione a 11v ha una migliore ergonomia delle leve e una frenata più silenziosa e potente.
Azzeccata per il tipo di bici è anche la scelta dei rapporti: 52-36 sull'anteriore e 11-30 sul posteriore.
Vi facciamo notare che la bici in test era sprovvista di powermeter integrato nella guarnitura (probabilmente per motivi di disponibilità), ma che le specifiche tecniche della bici lo prevedono di serie.
Le ruote Dt Swiss Mon Chasseral sono leggerissime (peso dichiarato 1.266 grammi) e sul ripido si fanno apprezzare. Hanno però un canale interno piuttosto stretto per gli standard moderni, da 18 mm, e il profilo da 24 mm sacrifica qualcosa in termini di aerodinamica, ma soprattutto di estetica.
All’insegna della massima leggerezza è anche la scelta delle gomme Schwalbe Pro One TT Evo, che di contro sono un po’ delicate per l’uso “quotidiano”.
Un discorso a parte merita la sella Selle Italia SLR C59, bellissima e leggerissima (solo 61 grammi). Grazie alla capacità di flessione del carbonio è molto più comoda di quanto si possa immaginare, ma è ovvio che la completa assenza di imbottitura non la rende ideale per chi vuole fare tante ore in sella.
Molto valido, come abbiamo già detto, il manubrio integrato CP0018: è rigido quanto basta e con un’ergonomia ottima. Interessante anche il supporto specifico per ciclocomputer stampato in 3D, sempre firmato Canyon (non compreso nel prezzo).
Canyon sono anche i portabborraccia in carbonio, che però non mi hanno entusiasmato: sono leggerissimi, ma non “fasciano” a sufficienza le borracce, col rischio di vederle saltare sulle strade sconnesse o comunque di provocare un po’ di fastidioso rumore.
– Peso bici: 10
Il peso rilevato in taglia L, senza pedali, ma con due portaborraccia e supporto per ciclocomputer, è di 6,360 kg. In questo allestimento è una delle bici più leggere sul mercato. Con i pedali siamo sotto i famigerati 6,8 kg UCI.
Per la cronaca, visto che l'ho usata anche con assetto diverso, il peso della bici completa di pedali Favero Assioma Duo, con sella S-Works Romin Mirror, ruote Shimano Dura Ace C36 e gomme Pirelli P Zero TLR 700x28 è di 7kg esatti (foto sotto).
– Prezzo: 7,5
Il prezzo della nuova Canyon Ultimate CFR Stealth (già dotata di misuratore di potenza Shimano) è di 10.499 euro. E’ chiaro che parliamo di cifre importanti, ma considerando l’allestimento siamo parecchio sotto i prezzi dei marchi più blasonati.
Se poi volete puntare sul rapporto qualità/prezzo, ci sono sicuramente degli allestimenti più interessanti. Ne avevamo parlato nell’articolo qui sotto:
– Garanzia sul telaio: 9
La garanzia su telaio, forcella e tutti gli altri componenti prodotti da Canyon è di 6 anni.
In aggiunta, nei primi 3 anni dall’acquisto, l’azienda tedesca offre un servizio di crash replacement che permette di sostituire i componenti della propria bici a prezzi ribassati in caso di rotture fuori garanzia.
QUI trovate tutti i dettagli e anche i prezzi per i crash replacement dei vari prodotti.
Voto finale (da 1 a 10): 9,07
2 – Comportamento in salita
La salita è il suo pane, come d’altronde ci si poteva aspettare.
Non è solo una questione di leggerezza, ma di rapporto rigidità/peso, davvero superlativo. Si accelera con grande facilità e invita costantemente a rilanciare l’andatura, anche se la gamba non è eccezionale.
E’ un mezzo capace di esaltare le doti degli scalatori, ma anche di richiedere meno fatica sul ripido a chi scalatore non lo è proprio. Quando si mette insieme tanto dislivello non è mica roba da poco…
Voto finale (da 1 a 10): 9,5
3 – Comportamento in discesa
E’ una bici da corsa e come tale va gestita. E’ agile e precisa nei cambi di direzione, ma il peso molto contenuto e le geometrie racing richiedono di prenderci il giusto feeling prima di portarla al limite.
Nel complesso è migliore della versione precedente e montandola con gomme tubeless 700x28 la confidenza aumenta in modo considerevole.
Con le ruote Shimano Dura Ace C36 con canale più largo e qualche grammo più pesanti diventa davvero divertente: non perde nulla in termini di agilità, ma è molto più stabile e prevedibile. Personalmente le avrei scelte anche per il montaggio di serie, ma sono punti di vista…
Voto finale (da 1 a 10): 8,5
4 – Comportamento in pianura
Non ha una forte vocazione aerodinamica, ma la nuova Canyon Ultimate CFR in pianura va oltre le aspettative, non tanto per la facilità nei cambi di ritmo, che ci si poteva attendere visto il peso contenuto di telaio e ruote, ma nella capacità di mantenere la velocità.
Mi sono trovato spesso a viaggiare a 33-34 km/h con poco sforzo. Per essere precisi, ben sotto i 200 watt. Chi ha il misuratore di potenza sa cosa intendo.
Con ruote ad alto profilo sarebbe meno “da scalatori”, ma diventerebbe uno dei mezzi da competizione più versatili sul mercato.
In termini di comfort, la versione in test offre il minimo sindacale, ma parliamo pur sempre di una bici da gara e di un allestimento estremo, quasi da cronoscalata.
Come già detto, montando ruote con canale più largo, gomme tubeless da 28 mm, una sella “normale” anziché in carbonio, i miglioramenti sono sbalorditivi.
E per fare uno step in più ci sarebbe da valutare anche il reggisella arretrato disponibile sui modelli CF SLX e SL.
Insomma, mi aspetto che in altri allestimenti il comfort di partenza sia nettamente superiore.
Voto finale (da 1 a 10): 9
VOTO COMPLESSIVO (da 1 a 10): 9,01
Nuova Canyon Ultimate CFR: in conclusione
La nuova Canyon Ultimate CFR Stealth è una bici da competizione estremamente versatile. Nell’allestimento che abbiamo testato sarà oggetto del desiderio per i grammomaniaci. In altre versioni è la bici da corsa buona in ogni situazione.
Leggerissima e fortemente votata alla salita, ha di bello che nel complesso garantisce anche un ottimo livello di comfort e una buona guidabilità. Caratteristiche, queste ultime, che potrebbero essere ulteriormente migliorate con scelte di componenti un po’ diverse.
Personalmente, il mio allestimento ideale sarebbe stato questo, ma con ruote e sella della versione CFR eTap. Tutto dipende, ovviamente, dalle esigenze personali di ogni utente.
Se andiamo a vedere i montaggi di gamma intermedia, possiamo considerarla la bici “definitiva”, cioè quella buona per chi cerca un mezzo leggero, dal prezzo accessibile e valido per fare un po’ tutto…
Per maggiori informazioni: canyon.com
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Sull'autore
Nicola Checcarelli
Passione infinita per la bici da strada. Il nostro claim rappresenta perfettamente il mio amore per le due ruote e, in particolare, per la bici da corsa. Ho iniziato a pedalare da bambino e non ho più smesso. Ho avuto la fortuna di fare della bici il mio lavoro, ricoprendo vari ruoli in testate di settore, in Regione Umbria per la promozione del turismo in bici, in negozi specializzati. Con BiciDaStrada.it voglio trasmettervi tutta la mia passione per le due ruote.