La Orbea Gain Carbon è la nuova bici a pedalata assistita lanciata dal marchio basco a inizio 2023. Si caratterizza per l’uso del sistema di assistenza Mahle X20, uno dei più leggeri sul mercato, ma soprattutto per l’adozione di una batteria più grande rispetto alla maggior parte dei competitor.
Abbiamo avuto la possibilità di provare a lungo, anche sulle Dolomiti, la versione Gain Carbon M30i, cioè quella equipaggiata con Shimano 105 Di2, e vi possiamo già anticipare che ci ha sorpreso (in positivo) sotto diversi punti di vista.
Nel video qui sotto abbiamo raccolto le impressioni in sella e le tre caratteristiche distintive. Di seguito trovate il nostro consueto test completo.
1- Dettagli tecnici telaio
– Geometria: 9,5
La maggior parte delle bici Orbea si distingue per geometrie molto equilibrate e anche questa Gain Carbon non fa eccezione. L’impostazione si colloca a metà strada tra una endurance e una bici da corsa classica, con un reach piuttosto lungo, ma anche uno stack pronunciato.
L’angolo della forcella è molto aperto. L’interasse è abbondante, ma non esagerato considerando che si tratta di una e-Road bike potenzialmente utilizzabile anche su sterrati leggeri. Da segnalare anche il drop del movimento centrale aumentato rispetto alla versione precedente e il trail della forcella specifico per ogni taglia: due aspetti che si ripercuotono positivamente sulla guidabilità.
La bici è disponibile in 6 misure e qui sotto trovate la tabella nel dettaglio:
– Assetto in sella: 10
Sono alto 183 cm, pedalo a 77,5 cm e sulla L mi sono trovato sin da subito alla perfezione, anche grazie alla possibilità in fase di ordine (grazie al programma MyO), di personalizzare la tipologia di manubrio e il modello di sella.
L’impostazione è rilassata, ma non troppo, come giusto che sia su una bici di questo genere. Il resto lo fa la bontà delle geometrie.
– Cura costruttiva: 9,5
La Orbea Gain Carbon M30i è realizzata con fibra di carbonio OMR e consente un passaggio ruota fino a 35 mm, con la possibilità in fase di orinazione di scegliere una gomma da strada o una gravel.
La bici è molto curata e presenta tante soluzioni interessanti, che in perfetto “stile Orbea” offrono il giusto equilibrio tra estetica e funzionalità.
Un esempio in questo senso è rappresentato dal passaggio cavi semi-integrato ICR Plus, che è gradevole all’occhio, ma non complica le operazioni di manutenzione e consente di cambiare con facilità attacco o manubrio in caso di necessità.
Tra le chicche segnaliamo l’integrazione delle luci anteriore e posteriore, alimentate direttamente dalla batteria del motore, e la presenza di serie degli shifters di Mahle posizionati sulla piega, che permettono di modificare l’assistenza senza togliere le mani dal manubrio. Un bel plus in termini di usabilità e sicurezza.
Ricordiamo che rispetto alla versione precedente, il nuovo motore X20 consente di smontare con facilità la ruota posteriore in caso di necessità, senza dover staccare alcun cavo.
Il voto è alto perché tiene conto anche delle possibilità di personalizzazione offerta da Orbea tramite il programma MyO, sia per quanto riguarda la grafica, sia per la scelta dei componenti (in alcuni casi con sovrapprezzo). In un’epoca in cui quasi tutto è standardizzato, questo è davvero un bel valore aggiunto rispetto alla maggior parte dei competitor.
– Componentistica utilizzata: 8
La Orbea Gain Carbon M30i è uno dei modelli d’ingresso alla piattaforma elettrica con telaio in carbonio e sfrutta una componentistica funzionale e affidabile.
Il gruppo è lo Shimano 105 Di2 a 12 velocità con guarnitura 50-34 sull’anteriore e cassetta 11-34 sul posteriore.
Le ruote in alluminio hanno mozzi Mavic e cerchi TLR equipaggiati con gomme Pirelli PZero TLR da 30 mm (anche se durante il test li ho usati con camera d’aria). Una nota di merito la spendiamo per i dischi Galfer (160 mm sia all’anteriore che al posteriore), che in abbinamento all’impianto Shimano si sono mostrati sempre potenti, affidabili e silenziosi.
Manubrio e attacco sono firmati Orbea: hanno un’ottima ergonomia e consentono il passaggio nascosto dei cavi.
Se guardiamo al rapporto qualità/prezzo, probabilmente è proprio la versione su cui metterei gli occhi in caso di un possibile acquisto.
Ci sono allestimenti che consentono di risparmiare un po’ di peso, ma serve davvero su una e-road bike. Probabilmente la spesa più elevata potrebbe essere giustificata più dal gusto estetico che dal peso più contenuto.
– Autonomia batteria: 10
E’ il vero elemento distintivo di questa e-Road bike.
La scelta di montare una batteria interna da 350Wh è vincente. E’ vero, comporta un aggravio di peso di circa 800 grammi, che però è ampiamente compensato dall’aumento considerevole dell’autonomia.
Dare riferimenti è sempre difficile, ma cerco di fornirvi qualche numero.
Peso 67 kg e utilizzando la bici esclusivamente con il livello di assistenza 2 (quello intermedio, identificato dalla luce arancione) sono riuscito a superare circa 3.000 metri di dislivello. 800-1.000 metri in più rispetto ad una batteria da 250Wh.
Attenzione, questi dati sono stati rilevati con le impostazioni di serie. Personalizzando l’erogazione del motore si può migliorare o peggiorare l’autonomia.
Per chi vuole ancora di più è previsto un range extender da 171 Wh da applicare al posto del secondo porta borraccia, che incrementa l’autonomia di un altro 20%. Tramite MyO si può richiedere l’applicazione del range extender già in fase di ordine con un sovrapprezzo di 499 euro.
– Interfaccia App e personalizzazioni: 10
Orbea ha lavorato in sinergia con Mahle per ottenere un motore in grado di fornire il giusto equilibrio tra potenza e autonomia, in particolare in un range di pedalata compreso tra le 75 e le 95 rpm. Personalmente mi sono trovato molto bene con le impostazioni di serie, anche se per i miei gusto il livello 3 è fin troppo potente.
Il bello, però, è che tramite l’App Mahle My Smart Bike è possibile personalizzare potenza e velocità di risposta di ogni livello, oppure scegliere tra 4 modalità d’uso già preimpostate. Il tutto in maniera estremamente semplice e veloce tramite smartphone. Grazie all’ultimo aggiornamento, infatti, tutte le impostazioni possono essere trasferite via Bluetooth dal telefono alla bici.
– Peso bici: 8
La Orbea Gain Carbon M30i pesa 12,6 kg in taglia L, senza pedali.
Non è tra le e-road bike più leggere sul mercato, ma l’aspetto interessante è che questo non incide sulla guidabiità del mezzo. Anzi, come vedremo tra poco, forse è un vantaggio.
– Prezzo: 7
Questa versione ha un prezzo di listino di 6.299 euro.
Non basso in senso assoluto, ma non esagerato e assolutamente concorrenziale rispetto ai competitor e all’allestimento utilizzato. E soprattutto rispetto alle prestazioni offerte.
Chi vuole spendere meno può orientarsi sulla versione con telaio in alluminio, che parte da 2.999 euro, ma non ha né lo stesso motore né le stesse caratteristiche.
– Garanzia sul telaio: 10
Orbea garantisce telai e forcelle a vita.
La garanzia è applicabile solo sul primo acquirente, che deve aver compilato la registrazione online entro 30 giorni dall’acquisto della bicicletta o telaio. QUI trovate tutti i dettagli.
Voto finale (da 1 a 10): 9,1
2 – Pedalata ed erogazione di potenza in salita
Come abbiamo già detto in occasione di altri test, il motore Mahle X20 ha fatto un significativo passo in avanti rispetto all’X35.
Ciò è stato possibile grazie all’introduzione dei sensori di coppia e di cadenza nel movimento centrale, che permettono di modificare la potenza in base alla pedalata del ciclista.
In pratica l’erogazione di potenza è direttamente proporzionale ai watt applicati sui pedali, almeno per i primi due livelli di assistenza. In poche parole, all’aumentare della spinta del ciclista, aumenterà anche la potenza erogata dal motore, che però cresce in maniera sempre progressiva, senza strattoni, regalando una sensazione molto naturale.
Diverso è il comportamento del livello 3, fin troppo potente, che però è pensato solo per pendenze estreme o quando serve rientrare a casa in modo veloce. Insomma, a mio avviso va usato solo in condizioni di vera necessità.
Le possibilità di personalizzazioni offerte dall’App fanno il resto, permettendo ad ogni ciclista, in base al proprio peso e al proprio livello di allenamento, di trovare il setting migliore per le proprie esigenze.
Voto finale (da 1 a 10): 10
3 – Comportamento in discesa
E’ uno dei punti di forza di questa Orbea Gain Carbon rispetto ad altri modelli equipaggiati con motore sul mozzo.
Il peso si sente, ma non troppo, e nel complesso la bici risulta più agile e maneggevole della media, mantenendo una grande stabilità alle alte velocità. Si guida in modo diverso rispetto ad una bici “tradizionale”, ma è divertente e sicura.
Credo che il merito sia delle geometrie azzeccate, ma anche della batteria più grande, che bilancia il peso del motore e rende la bici più equilibrata.
Voto finale (da 1 a 10): 9
4 – Comportamento in pianura
La bici si pedala con fluidità anche oltre i 25 km/h, cioè quando il motore "stacca", senza rumorosità o trascinamenti. Non è una sorpresa, visto che avevamo già provato il motore Mahle X20.
La particolarità della nuova Gain Carbon è la gradualità con cui il motore si attiva e disattiva, un aspetto su cui l’azienda basca ha investito molto e che su strada trasmette sensazioni molto positive. In soldoni, il motore non stacca bruscamente una volta raggiunti i 25 km/h, ma l’erogazione della potenza cala gradualmente, “accompagnando” il ciclista verso andature più elevate.
Il comfort è buono, anche se sotto questo punto di vista si potrebbe fare un ulteriore passo avanti utilizzando la bici in configurazione tubeless.
Voto finale (da 1 a 10): 9
VOTO COMPLESSIVO: 9,3
Orbea Gain Carbon M30i: in conclusione
La Orbea Gain Carbon M30i è una e-Road bike che mi è piaciuta molto.
La batteria più capiente aumenta un po’ il peso, ma a mio avviso potrebbe rappresentare il futuro di questa tipologia di bici, in cui l’autonomia e la libertà di utilizzo sono sicuramente più importanti della spasmodica ricerca della leggerezza.
Le sue caratteristiche distintive sono autonomia e guidabilità superiori alla media della categoria, unite ad una erogazione molto fluida della potenza.
Senza dimenticare le possibilità di personalizzazioni offerte dal programma MyO, un’opportunità che mi piace molto e che ci tengo sempre a sottolineare quando si parla delle bici Orbea.
Per maggiori informazioni: orbea.com/it-it/