A fine ottobre Kask ha diffuso una nota stampa dove venivano presentati i dettagli dei test rotazionali eseguiti secondo i parametri stabiliti dal protocollo Kask Rotational Impact WG11 Test. Teatro di queste verifiche il Newton Lab di Milano, laboratorio di prova certificato e indipendente.
Il medesimo laboratorio ha ospitato le prove eseguite da Rudy Project. Il marchio trevigiano adotta uno standard che al 95% è sovrapponibile a quello di Kask.
Qui sotto la nostra news.
Rotational Impact WG11 Test: i test firmati Kask sugli urti rotazionali
Ma cosa sta succedendo?
I test rotazionali, al momento, non sono soggetti ad una normativa ben precisa e non fanno parte delle prove richieste per ottenere l'omologazione europea CE EN 1078.
QUI tutte le prove d'impatto ed i dettagli delle varie certificazioni.
Di conseguenza c'è un vuoto legislativo che il il CEN (European Committee for Standardization) con il Comitato Tecnico CENTC 158 Working Group 11 (da qui l'acronimo WG11) sta cercando di colmare. La prospettiva è quella di individuare regole chiare e condivise entro la fine di quest'anno.
È evidente però che qualcosa sta cambiando. Lazer, ad esempio, ha sviluppato il KinetiCore sistema di protezione proprietario abbandonando di fatto Mips.
L'italiana MET, una delle poche realtà al mondo ad eseguire internamente i test rotazionali, siede al tavolo di lavoro europeo e continua a proporre caschi dotati di sistema Mips.
Il dibattito è ancora aperto e le stoccate non mancano...
Di seguito rilanciamo in forma integrale la nota di chiarimento diffusa da Mips che in sostanza risponde a quando diffuso da Kask.
In attesa di una norma sui test rotazionali...
G.B.
Mips è a conoscenza delle recenti discussioni sui media che mettono in dubbio l'efficacia delle forme della testa utilizzate nei nostri test sui caschi, in particolare sulla presentazione di WG11 come protocollo di test del movimento rotatorio.
Vogliamo essere chiari sul fatto che qualsiasi riferimento al WG11 come metodo di prova autonomo per il movimento rotatorio è falso e fuorviante. WG11 non è un metodo di prova accertato, né è uno standard di prova assordato, non ha un logo per l'uso nel mercato, indipendentemente dal suo aspetto sui caschi.
Il WG11 è un gruppo di lavoro completamente indipendente di persone provenienti dai brand di caschi e diversi background accademici in Europa, che lavorano tutti insieme sotto il Comitato Europeo per la Standardizzazione per sostenere e migliorare i metodi di test del casco.
Mips si impegna a far progredire la tecnologia dei caschi seguendo con rispetto il procedimento scientifico. Prendiamo molto sul serio qualsiasi affermazione secondo cui i nostri metodi di test non soddisfano i più elevati standard scientifici.
La forma della testa Hybrid III, che Mips ha utilizzato nei suoi test sui caschi, ha un coefficiente di attrito (CoF) più elevato rispetto alla forma della testa EN960, il che significa che è meno probabile che scivoli su un'altra superficie facilmente. Un casco con tecnologia Mips non smette di funzionare se il CoF è basso. Negli studi comparativi, i nostri dati di test mostrano che questa differenza nel CoF non è correlata a una diminuzione dell'efficacia del sistema Mips.
Mips ha condotto test interni con un casco da bici generico. Il casco e la forma della testa sono stati fatti cadere a una velocità di 6,2 metri al secondo contro un'incudine a 45 gradi ricoperto di carta vetrata.
Abbiamo utilizzato lo stesso modello di casco con e senza il sistema Mips, confrontando la riduzione del valore di Peak Linear Acceleration – Apice di accellerazione lineare (PLA), Peak Rotational Acceleration – L’apice della accellerazione rotazionale in (PRA), Peak Rotational Velocity – Apice della velocità rotazionale (PRV) e Brain Injury Criteria – Criteri di danni cerebrali (BrIC). Dove PLA, PRA, PRV e BrIC descrivono tutti le forze e l'energia che un sistema Mips è in grado di affrontare e ridurre. I valori sono visibili nella tabella sottostante.
I risultati mostrano chiaramente che i caschi con e senza il sistema Mips hanno riduzioni simili utilizzando la forma della testa Hybrid III rispetto alla forma della testa EN960. Il sistema Mips è stato valutato anche in studi esterni in cui il CoF è stato ridotto rispetto alla forma della testa Hybrid III (Bonin et al. 2022. https://doi.org/10.1007/s10439-022-02961-w).
La posizione di Mips, dopo anni di ricerca scientifica, è che la forma della testa Hybrid III imita più da vicino la testa umana rispetto all'EN960, nonostante la differenza di CoF.
Ci sono altre caratteristiche, come il momento di inerzia, la massa complessiva e la conformità della pelle che influenzano la capacità di una forma della testa di imitare al meglio il cranio umano ed il suo comportamento in caso d'impatto.
In Mips, crediamo di dover fare un passo oltre la forma della testa EN960, che è stata sviluppata più di 40 anni fa esclusivamente per i test di impatto lineare.
Quando è stato convocato il WG11, la forma della testa EN960 non era considerata la migliore rappresentazione della testa umana, specialmente nei test per il movimento rotatorio.
A quel tempo, il miglior candidato era la testa Hybrid III. La necessità di ulteriori progressi nelle forme della testa era chiara. Da allora il WG11 ha deciso di sviluppare una nuova forma della testa per tenere conto di tutti gli aspetti, tra cui massa, momento di inerzia, centro di gravità, forma, influenza del collo e CoF.
I metodi di test Mips sono in costante miglioramento sulla base di nuovi dati scientifici e sulla comprensione di scenari di incidenti reali. Facciamo parte del WG11 di altri gruppi di standardizzazione in Europa e negli Stati Uniti che di conseguenza influenzano il nostro lavoro.
Questo è uno dei motivi per cui abbiamo stabilito la nostra tecnologia sulla forma della testa Hybrid III e perché inizieremo a utilizzare la nuova forma della testa WG11 non appena sarà pronta.
Per maggiori informazioni: mipsprotection.com
Qui tutte le news, gli approfondimenti ed i nostri test riguardanti caschi Mips.
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Redazione BiciDaStrada.it
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