Dopo avervela presentata qualche mese fa, abbiamo testato per diverso tempo la sella Brooks Cambium C13, sia su strada che in gravel.
Inizio subito dicendo che preferisco le selle con foro centrale, perché ancora riesco a mantenere una posizione piuttosto bassa sull’anteriore e dunque con una certa pressione nella zona perineale, per questo personalmente sceglierei la versione C13 Carved.
Detto questo, però, devo ammettere che la Cambium C13 si è rivelata una piacevole sorpresa.
Non è solo un’icona di design, ma è anche molto comoda e con caratteristiche tecniche di notevole interesse.
Vi ricordiamo che per i test relativi alle selle non diamo voti, poiché si tratta di un accessorio molto personale, dove la componente soggettiva gioca un ruolo determinante.
Dettagli tecnici
La Cambium C13 è il modello più corsaiolo dello storico marchio inglese, oggi proprietà di Selle Royal.
Lo stile richiama quello delle iconiche selle di tanti anni fa, che i ciclisti di vecchia data ricorderanno con un po' di nostalgia, ma forma e materiali sono pensati per garantire comfort e un peso accettabile.
L’elemento distintivo è senza dubbio il rivestimento realizzato in gomma naturale vulcanizzata ricavata dagli alberi. La gomma asseconda l’anatomia del ciclista e, soprattutto, permette un alto livello di assorbimento delle vibrazioni, che ci è sembrato superiore rispetto alle imbottiture tradizionali.
Il rivestimento in nylon, inoltre, la rende impermeabile e resistente agli agenti atmosferici.
La parte posteriore è arrotondata, mentre la zona di appoggio è piatta.
Una forma che Brooks ha pensato per chi pedala con un’impostazione in sella piuttosto aggressiva e, in effetti, risulta comoda anche se usata con tanto dislivello sella/manubrio.
Materiali
Del rivestimento in gomma naturale vulcanizzata vi abbiamo appena parlato.
Il carrello, invece, è una struttura chiusa in carbonio, con l’obiettivo di contenere il peso, che in realtà non rappresenta esattamente il punto di forza di questo modello.
I binari in composito, come ormai succede su quasi tutte le selle, non sono tondi, ma squadrati di dimensione 7×9 mm e su alcuni reggisella (quelli dotati di “conchiglie” laterali) richiedono i supporti di fissaggio specifici per il carbonio.
Gli iconici rivetti posizionati sulla parte posteriore, che da sempre identificano Selle Brooks, sono in alluminio anodizzato.
Misure disponibili
La sella Brooks Cambium C13 è disponibile in due diverse larghezze: 145 o 158 mm.
Il test è stato eseguito con quella da 145 mm, che a nostro avviso è in grado di soddisfare la maggioranza dei ciclisti, ad eccezione di quelli che necessitano di una seduta davvero ampia.
Non si tratta di un modello short ed in entrambi i casi la lunghezza è di 275 mm.
Per chi desidera maggiore comfort nella zona perineale, in gamma esiste anche la versione C13 Carved, dotata di foro centrale (foto sotto).
Peso
La leggerezza non è il punto di forza della Cambium C13.
Il peso rilevato in misura 145 mm è di 287 grammi. Non è esagerato, ma almeno 100 grammi in più dei modelli con scafo in carbonio dei principali competitor.
Il peso massimo dell’utilizzatore, invece, è di 100 kg.
Chi sceglie questa sella lo fa sicuramente per altri pregi che, detto tra noi, sono parecchi.
Prezzo
La Cambium C13 e la Cambium C13 Carved hanno entrambe un prezzo di 200 euro.
Esistono anche modelli simili, e più economici, ma con pesi decisamente superiori.
Il test su strada
Ho utilizzato la sella Brooks Cambium C13 per oltre due mesi, alternandola tra diverse bici da strada e gravel.
Partiamo dalla forma.
Ho un bacino stretto e in genere preferisco selle di larghezza inferiore ai 140 mm, ma devo ammettere che la linea affusolata di questa Cambium C13 mi ha permesso di trovare sin da subito il feeling giusto. Anzi, il fatto che si vada a stringere piuttosto velocemente dal retro verso il centro e la punta dà l’impressione di lasciare la gamba più libera, permettendo una pedalata estremamente naturale. Insomma, anche la sella da 145 mm si può adattare perfettamente a chi ha bacino stretto.
Il montaggio è semplice e prendendo come riferimento il BRP (ovvero il centro anatomico della sella), non richiede aggiustamenti diversi dal solito in termini di altezza o arretramento. Tenete presente che i binari del carrello sono lunghi, ma non lunghissimi, e questo può essere un piccolo limite per chi è abituato a tenere la sella tanto avanti o tanto indietro.
Sin dalla prima uscita mi ha sorpreso per il comfort, anche sulle lunghe distanze. L’ho trovata comoda sia con impostazioni più rilassate, tipiche della bici gravel, sia con posizioni più aggressive caratterizzate da tanto dislivello/sella manubrio.
Il rivestimento in gomma naturale fa davvero quello che promette, ossia asseconda i movimenti del ciclista e allo stesso tempo assorbe le vibrazioni provenienti dal terreno. Un plus importante soprattutto se la si utilizza su bici gravel.
Spiegare la sensazione trasmessa da questa particolare cover è piuttosto difficile, ma potrei dirvi che, anche se sicuramente più rigida e meno “adattativa”, ricorda in parte le selle stampate in 3D.
La seduta flat, la lunghezza di 275 mm e anche la tipologia di materiale, permettono di muoversi con facilità avanti e indietro, aiutando chi in sella fa fatica a tenere una posizione fissa o magari si sposta in punta nei momenti di massimo sforzo.
Chiudiamo questa recensione parlando di robustezza e longevità.
Poco più di due mesi di utilizzo non sono sufficienti per dare un giudizio, ma il rivestimento water proof e il peso non così contenuto mi hanno dato l’impressione che questo modello sia meno soggetto all’usura e alla deformazione (soprattutto nella zona di appoggio) rispetto a modelli più leggeri.
Per maggiori informazioni: brooksengland.com
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Sull'autore
Nicola Checcarelli
Passione infinita per la bici da strada. Il nostro claim rappresenta perfettamente il mio amore per le due ruote e, in particolare, per la bici da corsa. Ho iniziato a pedalare da bambino e non ho più smesso. Ho avuto la fortuna di fare della bici il mio lavoro, ricoprendo vari ruoli in testate di settore, in Regione Umbria per la promozione del turismo in bici, in negozi specializzati. Con BiciDaStrada.it voglio trasmettervi tutta la mia passione per le due ruote.