Uscire in bici con il freddo. 10 consigli per soffrire meno e allenarsi bene
Nicola Checcarelli
Uscire in bici con il freddo. 10 consigli per soffrire meno e allenarsi bene
Nicola Checcarelli
Uscire in bici con il freddo, quello intenso, non è facile.
Le pedalate sono meno piacevoli e, anche gli agonisti evoluti che vogliono svolgere allenamenti di qualità, trovano maggiori difficoltà perché la muscolatura lavora in modo meno efficiente e l'organismo consuma parecchie energie per mantenere la temperatura corporea.
Quando le giornate sono davvero gelide, e magari la percezione del freddo è acuita da vento o umidità, potrebbe essere più proficuo dedicarsi ad una sessione di allenamento indoor.
Invece, se proprio non volete cedere all'utilizzo dei rulli, è importante mettere in pratica alcuni utili accorgimenti per uscire in bici senza soffrire.
Di seguito trovate 10 consigli per allenarsi in modo proficuo anche in condizioni (quasi) impossibili.
1- VESTIRSI NEL MODO GIUSTO
Scegliere abbigliamento di qualità è il modo migliore per affrontare temperature glaciali. In questo articolo non approfondiamo ulteriormente l'argomento, perché ne abbiamo già parlato qui.
Vi ricordiamo solamente che, oltre a scegliere abbigliamento di buona qualità, è importante indossare i capi più adatti alle condizioni meteo, senza vestirsi troppo, né troppo poco.
2- PROTEGGERE BENE BOCCA E COLLO
E' un'accortezza semplice ma davvero importante, soprattutto nelle giornate di vento forte. Vi permetterà di attenuare la sensazione di freddo, ma soprattutto di limitare l'inalazione di aria gelida, che può facilitare l'insorgere di infiammazioni alle alte vie respiratorie.
3- ALLENARSI NELLE ORE CENTRALI DELLA GIORNATA
Se gli impegni familiari e di lavoro lo consentono, il momento migliore per pedalare in inverno è tra le 11,30 e le 14,30.
In questa fascia oraria le temperature sono leggermente più miti: quando fa molto freddo anche pochi gradi incidono sulla qualità dell'allenamento.
4- NON ESAGERARE CON LA DURATA DELL'ALLENAMENTO
In condizioni estreme non ha senso avventurarsi in uscite di lunga e lunghissima distanza. Meglio 2 ore fatte bene, piuttosto che tornare dopo 4 o 5 ore di bici completamente congelati.
A molti amatori piace "imitare" i pro', che nel periodo invernale accumulano grossi volumi di lavoro, ma non dobbiamo dimenticare che loro lo fanno per mestiere e, nella maggior parte di casi, in questi periodi dell'anno si trasferiscono in luoghi più miti e adatti all'allenamento (Canarie, Mallorca, ecc...).
5- EVITARE LUNGHE SALITE
Una volta raggiunta la vetta ci saranno da affrontare discese altrettanto lunghe, in cui è facile infreddolirsi, soprattutto dopo aver sudato in salita.
Pedalando tanti chilometri in discesa anche mani e piedi si ghiacciano e, quando le temperature sono molto basse, è difficile riportare il fisico "in temperatura".
6- SCEGLIERE I PERCORSI IN MODO INTELLIGENTE
Se non volete assolutamente rinunciare ad allenarvi in salita, pianificate il percorso delle uscite in modo intelligente.
Nei limiti del possibile, cercate di salire dai versanti in ombra (per sudare meno) e affrontare le successive discese dai versanti più esposti al sole.
E' un'accortezza per nulla banale, poiché la differenza di temperatura tra zone di sole e di ombra può essere notevole e, inoltre, nelle discese al sole è minore il rischio di trovare tratti ghiacciati o viscidi.
7- PRESTARE ATTENZIONE ALLE ZONE D'OMBRA
Ci riallacciamo direttamente a quanto spiegato al punto precedente, perché nelle zone meno esposte al sole è possibile trovare tratti di strada ghiacciata, in particolare se uscite di primo mattino.
Nelle giornate più rigide fate sempre attenzione in discesa, poiché anche se le strade sono asciutte è sufficiente un rigagnolo d'acqua ghiacciata per finire a terra.
8- PREVEDERE 1 O 2 (IN BASE ALLA DURATA DELL'USCITA) SOSTE
Fermarsi in un bar a bere un cappuccino o un the bollente aiuta a riscaldare l’organismo.
Se siete in compagnia, inoltre, è anche un buon modo per scambiare quattro chiacchiere e godersi ancora di più l'uscita.
Evitate, però, di fermarvi in cima alle salite poiché ripartire in discesa dopo una sosta, con il sudore che si è ghiacciato sulla pelle, è una delle cose peggiori che si possa fare.
Una volta in vetta, meglio mettere una mantellina, iniziare subito a scendere e fermarsi al termine della discesa.
9- UTILIZZARE UNA CREMA RISCALDANTE, NON SOLO SULLE GAMBE
Mantenere caldi i muscoli delle gambe va bene, ma è importante concentrasi anche su altre parti del corpo a rischio, come ad esempio la tibia e la parte bassa del ginocchio, che sono molto esposte alla ventilazione e non beneficiano di un'abbondante irrorazione sanguigna.
Un po’ di crema riscaldante anche sui fianchi e sulla parte bassa della schiena vi aiuterà a mantenere più caldo tutto l’organismo.
Fate attenzione, però: utilizzate la crema solo se le giornate sono veramente fredde e non si prevede un forte sbalzo termico, altrimenti poi vi farà soffrire il caldo...
10- MANGIARE PIU' DEL NORMALE DURANTE L'ALLENAMENTO
Allenarsi con temperature molto rigide richiede al fisico un dispendio energetico aggiuntivo per mantenere costante la temperatura corporea.
Si consumano più calorie ed il rischio di crisi di fame aumenta di parecchio.
Se non rinunciate mai a pedalare, in questo articolo abbiamo parlato di come vestirsi per uscire in bici d'inverno.
Qui invece trovate altri consigli tecnici pubblicati su BiciDaStrada.it
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Sull'autore
Nicola Checcarelli
Passione infinita per la bici da strada. Il nostro claim rappresenta perfettamente il mio amore per le due ruote e, in particolare, per la bici da corsa. Ho iniziato a pedalare da bambino e non ho più smesso. Ho avuto la fortuna di fare della bici il mio lavoro, ricoprendo vari ruoli in testate di settore, in Regione Umbria per la promozione del turismo in bici, in negozi specializzati. Con BiciDaStrada.it voglio trasmettervi tutta la mia passione per le due ruote.