Simon Yates sull’Alpe di Mera ha mostrato di essere il corridore più in forma di questa seconda parte di Giro.
Lo stesso Bernal, dopo l’arrivo, ha dichiarato che in queste ultime tappe si dovrà difendere, perché l’inglese in questo momento è più forte di lui.
E, attenzione, non è tanto Bernal ad andare più piano (ad eccezione della piccola crisi di Sega di Ala), ma è Yates ad essere cresciuto tanto di condizione.
A confermarlo ci sono i dati di scalata da record registrati ieri sulla salita dell’Alpe di Mera, 9,7 km al 9% di pendenza media.
Eccezionale è in particolare il valore relativo alla VAM, che è sui livelli di quella fatta registrare da Pogačar nella straordinaria crono del Tour 2020, seppure in contesti diversi (al Tour la salita era più breve, ma arrivava al termine di una crono, al Giro la salita era molto più lunga e si trovava a fine tappa).
Per i meno esperti, ricordiamo che VAM l’acronimo di Velocità Ascensionale Media, ovvero rappresenta il dislivello che un ciclista è in grado di coprire in un’ora e costituisce un dato piuttosto intuitivo per fare dei confronti.
Più un ciclista va forte, più la VAM è alta.
A influenzare il valore della VAM sono la pendenza e la lunghezza della salita.
Più è alta la pendenza, più è facile ottenere un valore elevato.
Più è lunga la salita (dunque lo sforzo), più difficile sarà mantenere una VAM elevata. Un scalata di circa 30’, come l’Alpe di Mera, fornisce un valore molto attendibile.
Per estrapolare i numeri della salita finale abbiamo preso in considerazione il segmento Strava “Everesting - Alpe di Mera”, il più simile all’altimetria ufficiale del Giro d’Italia.
Come ormai abbiamo fatto altre volte, siamo partiti dai dati del nostro straordinario Damiano Caruso, l’unico tra i primi della classifica a scaricare con regolarità i dati sul proprio profilo Strava.
Caruso ha scalato questo segmento in 29:08”, con una VAM di 1.787 metri/ora (una delle sue migliori prestazioni in questo giro, confermata anche dal wattaggio medio di 410 watt, ovvero circa 6,1 watt/kg).
Yates ha impiegato 32 secondi in meno di Caruso, dunque circa 28:36”.
Da questo dato possiamo ricavare una VAM di circa 1.830 metri/ora, un dato eccezionale per il ciclismo moderno.
Per fare un confronto, basti pensare che Bernal sullo Zoncolan aveva fatto registrare un valore di 1.750 m/h, anche se su una salita più lunga di circa 10 minuti e al termine di una tappa con altimetria un po’ più impegnativa.
Qui sotto trovate proprio i dettagli della scalata di Bernal sullo Zoncolan:
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Sull'autore
Nicola Checcarelli
Passione infinita per la bici da strada. Il nostro claim rappresenta perfettamente il mio amore per le due ruote e, in particolare, per la bici da corsa. Ho iniziato a pedalare da bambino e non ho più smesso. Ho avuto la fortuna di fare della bici il mio lavoro, ricoprendo vari ruoli in testate di settore, in Regione Umbria per la promozione del turismo in bici, in negozi specializzati. Con BiciDaStrada.it voglio trasmettervi tutta la mia passione per le due ruote.